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Mi dirigo in fretta verso casa mia.

Dopo quasi quattordici ore di volo di ritorno dall'italia mi sento come se un treno mi fosse passato addosso oltre al fatto che il jet lag mi ha assolutamente distrutta.

Non vedo l'ora di spogliarmi, fare un bel bagno nella mia vasca e infine andare a dormire nel mio amato letto che tanto mi è mancato in questi giorni.

Appena apro la porta trovo una delle domestiche che si occupa subito di darmi il bentornato e di prendere le mie valigie per sistemare tutto.

Vado subito al piano di sopra nella mia stanza e successivamente mi dirigo verso il bagno.

Dopo circa quarantacinque minuti di puro relax ritorno di sotto per mangiare dove sul tavolo trovo una meravigliosa pizza ad aspettarmi, ovviamente nulla di paragonabile a quella che ho mangiato in Italia.

Porto la piazza con me sul divano e accendo la TV continuando a mangiare mentre cerco una delle mille serie TV su Netflix che avevo cominciato tempo fa ma che per questioni di tempo non avevo mai trovato né la voglia né il tempo di concluderne almeno una.

Solo dopo due ore mi rendo conto di essere crollata sul divano con un film in sottofondo che continuava a scorrere mentre io dormivo.
Allora spengo la TV rassegnata e cercando di non cadere giù per le scale dalla stanchezza, mi dirigo verso la mia camera e in meno di dieci minuti crollo in un sonno profondo.

                               *

Nonostante tutto la sveglia suona regolarmente alle sette in punto costringendomi a svegliarmi una volta per tutte e alzarmi dal letto.

Dopo aver fatto una colazione velocissima mi dirigo in ufficio e quello che vedo appena entrata non è nient'altro che il disastro più totale.

Sono tutti fuori controllo e l'ordine che avevo lasciato una settimana fa prima di partire, ora sembra solo un lontano ricordo.

Salgo velocemente nel mio ufficio all'ultimo piano quantomeno per evitare di continuare a vedere questo straziante spettacolo.

Fortunatamente il mio ufficio è rimasto come lo avevo lasciato.
Almeno il fatto che nessuno sia entrato qui dentro in mia assenza mi rassicura.

Controllo ogni angolo e fortunatamente è tutto perfetto.

Così decido di sedermi davanti alla scrivania e cominciare a lavorare per recuperare il lavoro che avevo accumulato durante la mia settimana all'estero.

Dopo un po' sento bussare alla mia porta e dopo aver dato il consenso di entrare vedo spuntare Lily.

"Ehii Blair! Finalmente sei tornata! È stato un incubo senza di te" dice quasi esasperata strappandomi una risata.

"Ad ogni modo, oltre che per salutarti sono venuta a dirti delle cose molto importanti che..." abbassa improvvisamente il tono della voce " mi è stato detto di trattare con massima riservatezza"

"Di ché si tratta?" Chiedo alzandomi e andando più vicino a lei.

"Il Signor Waud, che di solito fa fare le chiamate di lavoro al suo assistente, stavolta ha chiamato di persona e sembrava anche abbasstanza preoccupato, e ha chiesto insistentemente di parlarti per tutta la settimana, io gli ho detto che non c'eri e mi ha pregato di avvisarlo quando saresti tornata"

"Dove vuole vedermi?" Sono ancora arrabbiata con lui da quando mi ha letteralmente chiuso la telefonata in faccia mentre stavo parlando.

"Mi ha detto che ti chiamerà lui stesso per evitare inconvenienti" dice alzando le spalle dubbiosa.

"Vabene ora puoi andare, grazie" dico accompagnandola verso l'uscita.

In mezzo a tutto questo caos ci mancava solo un appuntamento segreto con Mason Waud.

Perfectly WrongWhere stories live. Discover now