Teach me, touch me please [taekook • yoonmin]

Capitolo 1 e Capitolo 2

[Eccoci ad un'altra fanfiction. E' una taekook/yoonmin, composta da 14 capitoli. Anche qui ho deciso di pubblicarne due alla volta per accelerare i tempi. Grazie per chi vorrà di nuovo leggerla e commentarla <3 buona lettura!]

[aggiornamento aprile 2024: i personaggi sono maggiorenni.]

CAPITOLO 1

Finalmente la sua nuova vita stava per cominciare. Un nuovo liceo, un liceo privato, così da superare i problemi avuti nella scuola precedente. La sua timidezza, il suo essere così bravo a scuola, l'avevano reso una vittima fin troppo facile di bullismo. Così i suoi genitori avevano deciso, per il suo bene, di iscriverlo ad una scuola privata per l'ultimo anno. Più rigorosa, certo, ma almeno non doveva temere di finire con la faccia tumefatta un giorno sì e l'altro pure. Si era trasferito da qualche giorno. La nuova scuola era semplicemente fantastica. Elegante, sofisticata e pulita. Anche gli studenti, almeno per il momento, erano tutti gentili. L'unico problema di Jungkook era la sua profonda timidezza. Balbettava quando provava a parlare con una ragazza carina, e non riusciva in alcun modo a sopportare il contatto fisico con gli altri. Alla fine, come tutti i ragazzi della sua età, in pochi giorni si prese una cotta. E non certo per una ragazza qualunque. Yukiko Han Li, di un anno più grande di lui. Bella, alta, gentile con tutti. Ogni volta che la vedeva, arrossiva come un peperone.

E quel giorno, quel particolare giorno, qualcuno si godette la scena con un ghigno sulla faccia.

"Ehy, Jungkook, come ti stai trovando in questa scuola?"

La ragazza gli sorrise, facendo un po' la civetta perché per quanto Jungkook fosse timidissimo era oggettivamente un bel ragazzo.

"Oh, ci-ci-ciao Noona. Molto be-be-bene." Arrossì furiosamente, riempendosi di chiazze rosse non solo sul collo, ma anche sulla faccia e sulle orecchie. Terribilmente imbarazzante.

Quel balbettio inconcludente si concluse con un salutarsi, e Yukiko si diresse verso l'aula della prossima lezione. Una fragorosa risata lo portò a voltarsi e a incrociare lo sguardo con un perfetto sconosciuto.

La prima cosa che notò fu una massa in disordine di capelli azzurri. Un colore insolito per uno studente liceale. La seconda cosa, fu quel sorrisetto sghembo. Di quelli che fanno tremare le ginocchia. La terza, era che stava ridendo di lui.

"Questa è la scena più patetica che io abbia mai visto. Dico davvero. Balbettavi come un coniglietto spaventato."

Jungkook arrossì ancora di più, ma sentì anche una sorta di rabbia sotto pelle. Come si permetteva quel tizio di parlargli in quel modo? Tentò di fare quello che di solito funzionava, la maggior parte delle volte. Provò ad andarsene, superandolo e lasciandolo perdere. Ma chi stava ancora ridendo di lui non era dello stesso parere, e gli bloccò il passaggio.

"Spostati!"

"Ehy ehy ehy, che informale che sei. Non dovresti chiamarmi Hyung?"

Dava proprio per scontato che fosse più grande di lui, nonostante fossero della stessa altezza.

"Hyung, spostati."

Si corresse, sebbene non lo guardasse neanche in faccia.

"Io sono Kim Taehyung."

E lo disse con tono di importanza, dando forse per scontato che lui dovesse sapere chi diavolo fosse.

"Mi fa piacere, ora spostati."

Ma Taehyung non si mosse di un millimetro. Stese il braccio poggiando la mano contro l'armadietto, per bloccargli ancora di più il suo tentativo di andarsene. Lo guardava in maniera insistente, senza distogliere lo sguardo neanche per un secondo.