Devil

Capitolo 30

"Assurdo" borbotto continuando a smanettare sul cellulare mentre lo sguardo di Nico resta immobile su di me

"Non dirmi che pensi ancora al risultato di quello stupido esame!" esclama buttandosi sul mio letto

"Potrebbe cambiarmi la vita per sempre" gli ricordo

"Lo hai detto a Damiano?"

Ho fatto l'esame per l'erasmus universitario a New York per gioco, per questo non avevo detto nulla a Damiano

"Sarebbe inutile dirglielo a meno che io non mi classifichi ai primi posti"

"È perché questo non dovrebbe succedere?"

"Ci saranno sicuramente persone molto più qualificate da me"

"Dovresti comunque dirglielo"

Mi sta guardando in quella maniera strana, lo fa sempre, sembra che mi stia cercando di leggere dentro

"Mi dici perché non vuoi parlarne con lui?"

"Perché avrei dovuto parlarne con lui prima di sostenere l'esame"

"Credi che ti avrebbe chiesto di non farlo?" chiede retoricamente

Sbuffo per l'ennesima volta e Nico mi accarezza la spalla come se potesse infondermi un po' di coraggio con quel gesto

"La maturità sarà a breve, voglio concentrarmi su quella, non ho energie per discutere con Damiano di questo argomento"

"Dovrai pur vedere il risultato dell'esame, hai detto che uscirà entro stasera no?"

"Si"

"E credi che nel caso in cui fossi tra i primi potresti nascondere la cosa a lui fino a dopo la maturità? Ti ricordo che mancano due mesi"

"Non fasciamoci la testa prima di rompercela, ok?"

"Come vuoi" fa spallucce

"resti con me finché non esce la classifica?" non voglio stare sola e Nico è l'unico a conoscenza di questa cosa

"Certo" mi sorride girandosi a pancia in su per poi iniziare a smanettare anche lui con il cellulare

"A chi scrivi?" cambio discorso

"È un ragazzo che ho conosciuto in piscina, è molto simpatico, si chiama Samuele"

Da quando ha ripreso a fare nuoto lo vedo molto più felice, credo che gli mancasse scaricare la tensione con lo sport

"Magari potresti invitarlo a uscire con noi sabato sera"

"Non so se è tanto tipo da karaoke"

"Nessuno di noi è tipo da karaoke, ci andiamo per ridere "

"Va bene, glielo chiederò" cede

"Perfetto" batto le mani

Siamo al mare, Damiano sta cercando di scrivere una canzone e io intanto sto leggendo un romanzo di Jane Austen

Sono stata selezionata per l'erasmus, io e Nico lo abbiamo scoperto ieri sera, non lo sa nessun altro

Chiudo il libro e lo metto via, poi mi sdraio di nuovo sul telo

"Sei strana oggi" osserva lui

"Sono solo stanca" sbuffo

"A me sembri pensierosa"

Accidenti a lui e a quanto mi conosce bene

"Lo sai, ho l'esame tra meno di due mesi" dare la colpa di ogni mio problema alla maturità è davvero efficace

"Sai sempre stata brava a scuola, sarà facile" mi rassicura

Non lo voglio lasciare qui per passare un anno all'estero ma so che è un'esperienza che non mi ricapiterà facilmente

In questo periodo ci sono state tante cose che mi hanno confusa e scombussolata, l'unica certezza che ho è l'amore che provo per Damiano

"Devo dirti una cosa" sussurro quasi sperando che lui non mi senta

"Lo sapevo che c'avevi qualcosa, dimme"

"Qualche mese fa, mentre noi eravamo in pausa e tu eri a X factor, ho fatto per gioco l'esame per l'erasmus e ieri ho scoperto di averlo passato"

"Perché non me lo hai detto?" sembra deluso e io odio deluderlo

"Non credevo di passarlo"

"Pensi di partire?"

"Non lo so, darebbero dodici mesi via da te"

Lui è l'unica cosa che mi ferma dal partire

"Credo che ci dovresti andare. Stavi cercando te stessa e questo potrebbe essere un buon modo"

"E noi?"

"Mi hai dato una pausa quando ne ho avuto bisogno, ora sta a me lascarti andare per un po'"

"Grazie" mi sembra l'unica cosa da dire in questo momento

"Ma prima voglio che passiamo la miglior estate possibile, prima che tu parta"

sorrido accarezzandogli la guancia e poi i capelli

"Ti amo" sussurro con una certa tristezza nel tono