Incatenato all'Amore

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I suoi occhi... più li osservo e più mi sembra di trovarmi in paradiso, non posso fare altro che guardarli e sprofondarci all'interno. Così profondi, così neri, come due perle preziose facenti parte di un territorio sacro a cui pochi è concesso il diritto di osservare, e di cui io certamente non faccio parte. Sono più come un ladro che è riuscito a superare le barriere di sicurezza e ora si ritrova a perdersi al loro interno nel modo più sbagliato ed eccitante di sempre.

«Vorrei solo... vorrei solo che le persone sappiano apprezzarmi per quello che sono io, non di certo per il mio aspetto... », oramai ho perso il filo del discorso da un bel pezzo, non so più dire se quello che sta uscendo dalle mie labbra sia solo un grande ammasso di stronzate o semplicemente una frase sincera detta a seguito di un discorso ben ragionato e di cui non ricordo più nulla.

Passo lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, schiuse solo per far rilasciare un fragile sospiro e la lingua tra di esse, per poi scendere alla sua mascella, così delineata, rifinita, sembra la perfetta rappresentazione di un angelo, e il suo fisico, così ben scolpito, che sembra quasi Dio abbia scelto di scolpirlo da sé come segno della sua esistenza.

Rialzo lentamente lo sguardo, sicuro che se avessi continuato a scendere non avrei resistito alla tentazione di saltargli addosso, e lo riporto all'interno del suo mare nero come la pece ma lucente più della luce stessa. Inconsciamente trattengo il labbro tra i denti e la mia mente comincia a proiettare scene per niente caste, che mi portano ad arrossire vistosamente e a spostare la mia attenzione da lui alle mie mani poggiate mollemente sulle gambe.

Inumidisco quasi involontariamente le labbra e non riesco a rimuovere quelle immagini dalla mia testa: le sue mani esperte che ridefiniscono i lineamenti del mio corpo; le sue labbra che poggiano sulla mie pelle nuda e calda e ne prendono il sapore; la sua lingua che traccia una scia umida e solleticante su tutto il corpo. Rabbrividisco a queste immagini e avverto del calore provenire dal basso ventre; spalanco gli occhi dalla sorpresa e raddrizzo la schiena, tutto in un nanosecondo. Già solo cercare di nascondere i miei sentimenti per non essere preso in giro è difficile, se ora si accorge di avermi procurato un erezione con nulla per me è la fine!

Molto cautamente sposto le mani più vicine al bacino e mi sporgo di più verso di lui con la schiena, ma il suo bacio improvviso mi blocca lasciandomi senza fiato. Si scosta leggermente dalle mie labbra per guardarmi negli occhi, sorride di sbieco e mi lascia sempre più stregato da lui.

«Se ti può consolare, io ti ho sempre ammirato... - un bacio - come persona... - un altro - e mi hai sempre mozzato il fiato coi tuoi modi di fare.» Ogni parola detta sembra uscita dalla mia mente, dalla mia pura e semplice fantasia mentre nella testa provavo a simulare una possibile dichiarazione. Di certo non è l'esatto modo in cui l'ho sempre immaginato, o sperato, ma le parole sono esattamente queste, e bastano a lasciare il mio cuore cadere in un precipizio alto metri e metri con la mente completamente offuscata in un infinito loop in cui penso e ripenso solo alle sue parole, mentre si avvicina sempre più al mio corpo.

Un altro bacio, pieno di emozioni: passione; eccitazione; timore e coraggio. Tutte insieme e mescolate perfettamente in unico e semplice bacio bagnato; bisognoso di attenzioni che riceve immediatamente.

I leggeri ansimi rilasciati dalle nostre labbra, mentre lentamente ci avviciniamo sempre di più; ci esploriamo con le mani nei luoghi più intimi e nascosti di noi, ci scambiamo sguardi complici, carichi di ardente passione che potrebbe bruciare chiunque, ci spogliamo e continuiamo a baciarci senza più alcuna parola di mezzo.

Solo noi, i nostri corpi, le nostre essenze, le nostre anime, e i nostri cuori che battono all'unisono mentre realizziamo i nostri desideri più profondi. Così credevo... o forse speravo.

Il mio corpo si lascia immediatamente andare sotto il suo tocco esperto, e ben presto dei forti gemiti abbandonano le mie carnose labbra.

Mai e poi mai si è palesato un simile scenario all'interno della mia immaginazione, e ora sembra così surreale da sembrare quasi un sogno come annuncio della mia imminente morte o ancora un brutto scherzo di cui non voglio vedere la fine. Ma ogni pensiero, ogni dubbio, viene dissipato all'istante da lui, le sue mani, le sue labbra, la sua lingua, e il suo bacino che ora continua a strusciarsi col mio trasportandomi in un'altra dimensione; fatta solo di adrenalina ed eccitazione. Ogni singola cosa di lui mi manda in estasi e mi fa sentire come fossi in paradiso.

«K-kyung joon», ansimo sempre più smanioso di andare oltre, perché a dispetto di tutto, questo non mi basta. Voglio sorpassare il limite, non importa il tempo impiegato a lasciarmi andare, non importa se sto andando contro a tutto ciò che ho appena rivelato, solo a lui. Voglio andare oltre, superare la soglia, cogliere il momento, prendere ciò che mi spetta di diritto da più di due anni. Voglio lui e lui solamente, al mio fianco, ora e per sempre.

Per quello che è sembrato un millesimo di secondo mi è parso di vedere un ghigno sul suo volto, ma il tutto si è dissolto all'istante nel momento in cui si è insidiato in me, cogliendomi di sorpresa, e lasciandomi un misto di dolore e lussuria che non fanno altro che spezzarmi il respiro e mandarmi scariche di adrenalina per tutto il corpo.

«Oh Seokjin, non sai per quanto tempo ti ho immaginato sotto di me a urlare il mio nome», ringhia facendomi giungere al limite dell'eccitazione, e arrossisco al solo immaginare le mie condizioni attuali, ma dura poco. A ogni secondo che passa le sue spinte aumentano divenendo sempre più precise e veloci, portandomi a stringere le gambe e spalancare la bocca per rilasciare un acuto gemito quando colpisce la prostata, e continua, la velocità aumenta, ancora e ancora, riempiendo le mie orecchie dei suoi gemiti bassi e rochi.

È forse questo il paradiso?

«A-ancora» urlo in preda alla confusione dovuto all'arrivo dell'imminente orgasmo, «s-sto per venire, c-continua, p-più v-velo-ce», urlo ancora a fatica con la testa all'indietro e la schiena sollevata per sentirlo meglio.

«Anch'io», risponde a sua volta colpendo in maniera ancora più veloce e forte la prostata, facendomi urlare dal piacere il suo nome mentre mille scosse invadono il mio corpo, venendo, io, tra i nostri petti e lui al mio interno.

Rimaniamo fermi in quella posizione per un tempo che pare infinito a riprendere fiato. Titubante gli avvolgo le braccia intorno al bacino stringendolo sempre più a me e inalando il suo buon profumo, paragonabile a quello del paradiso, da cui sono sempre più certo provenga lui.

«Kyung joon» lo chiamo, quasi in un sussurro.

Ho sempre fatto di tutto pur di avere anche un semplice sguardo o cenno qualsiasi da parte sua. Per una volta nella vita, finalmente, posso avere qualcosa che ho sempre desiderato così ardentemente, e farò qualsiasi cosa purché rimanga per sempre al mio fianco.

«Hm, dimmi piccolo», risponde subito avvicinando una mano alla testa per accarezzarmi i capelli in un gesto intimo, riempiendomi di pura felicità.

«Ti amo»

Le due parole più semplici e complesse di questo mondo dette per egoismo e riservate solo a lui, perché l'ho amato dal primo istante.

In silenzio e immobile, così è rimasto per qualche secondo, ma ore per il mio cuore traboccante di speranze e aspettative. E dopo aver rilasciato una fragile, quasi impercettibile, risata risponde rendendomi l'uomo più felice al mondo, «Anch'io, Seokjin» e allora nel petto, il cuore riprende a battere veloce e irregolare per la gioia e la serenità appena ricevuta. Lo stringo più vicino a me e gli lascio un bacio a fior di labbra sorridendo di cuore come mai prima d'ora. 

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⏰ Dernière mise à jour : Apr 21, 2023 ⏰

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𝐇𝐞𝐥𝐥 - [𝚃𝚊𝚎𝚓𝚒𝚗]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant