Capitolo 26

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Jess's POV

-VAI A PARIGI?!- strillai al telefono.
Emily rise e mi ripeté per la seconda volta quello che le aveva detto Harry quel pomeriggio.
-Quindi tua nonna ha davvero intenzione di rimpiazzare Elise?- le chiesi sedendomi sul bancone della cucina e aprendo con l'altra mano il frigorifero.
-No, ci andremo tutte e due... Da quello che ho capito.-
-Meglio che averla contro per il resto della vita.- commentai ridendo.
-Addirittura?- mi chiese ridacchiando lei.
Le raccontai anche della mia giornata con Niall e lei mi disse anche che avrebbe parlato presto con Louis.
-Non puoi capire quanto mangi quel ragazzo! Avrà ordinato...- stavo commentai tra una risata e l'altra, ma mi bloccai quando sentii dei rumori dall'altra parte del telefono.
-NO! LOUIS!- esclamò Emily.
-Jess?-
-Ciao.-
-Ti aspettavo oggi... Qui a casa.-
-Anche io, ma fuori da scuola.- risposi subito con voce fredda.
Louis sbuffò una risata.
Che io ricambiai con un respiro rumoroso.
-Sei stata con quel tipo tutto il giorno?- mi chiese poi borbottando.
-Quel tipo è un mio amico ed ha un nome.-puntualizzai.
-Jess, non me ne fotte un cazzo. Sei la figlia del sindaco, hai tutti i paparazzi addosso e cosa fai? Te ne vai in giro con un altro tipo? Se permetti non mi sta bene.-
-Appunto, non sta bene a te! Però a me deve andare bene che tu te ne vada così senza dire niente, vero?!-
-Ma non ero con un'altra ragazza!-
-Santo Dio, Louis ero con Niall! Ci siamo ritrovati soli come due idioti e allora gli ho fatto visitare la città, non ci trovo nulla di male!-
-E la foto dove siete abbracciati?-
-Cosa?! Quale foto?!-
Lui rise.
Harry entrò in cucina aprendo il frigorifero e io scesi dal bancone avvicinandomi alla finestra.
Poco dopo mi picchiettò sulla spalla.
-Harry non è il momen...to.-
L'immagine di Niall che mi circondava le spalle mentre scattavamo la foto alla Statua della Libertà si trovava sul cellulare che teneva in mano e io lo guardai incredula.
-Ah bene, c'è anche lui?-
Questo era troppo.
-SÌ LOUIS! VIVE QUI, RICORDI?!-
Non gli diedi il tempo di rispondere e chiusi la chiamata afferrando il cellulare di Harry.
-"La signorina Payne punta in alto!"?-
Esclamai leggendo il titolo dell'articolo.
Harry ridacchiò.
-Piantala.- sbottai sedendomi sul tavolo.
-"Jessica Payne, brillante figlia diciassettenne del nostro sindaco punta sempre piú in alto nelle sue situazioni amorose. Ieri il nipote di Miuccia Prada e oggi il modello irlandese Niall Horan. Cosa avrà in mente la piccola Payne?
Di solito é il suo affascinante fratello a fare cose losche."- lessi tutto d'un fiato.
Harry tossí cercando di non ridere, ma fallí miseramente beccandosi delle occhiatacce da parte mia.
-Andiamo, é un pessimo articolo! Sembra scritto da una bambina di terza media!- mi disse riprendendosi il cellulare.
-COSE LOSCHE?! MANCO FOSSI SUL PUNTO DI SPOSARMI CON LOUIS!- esclamai arrabbiata.
Harry mi accarezzó una guancia.
-Per esperienza, non ci pensare.- mi disse gentilmente.
Mi morsi la lingua annuendo... Per una volta era carino.
Mi sorrise e usci dalla cucina.
-Oh, io richiamerei Louis.- mi gridó poi dal corridoio.
Alzai un angolo della bocca in un sorriso e ricomposi il numero.
Quando Louis rispose mi scusai per avergli attaccato in faccia e anche, mio malgrado, per aver passato la giornata con Niall.
Sentii la porta sbattere e vidi Liam arrivare in cucina alla svelta.
Era parecchio nervoso ed evitai d'infastidirlo mentre ero ancora al telefono, decidendo di chiedergli cosa fosse successo con Clarissa più tardi.

***
Clarissa's POV

Quella domanda mi aveva colta di sorpresa.
Zayn aveva cambiato espressione: i suoi occhi gentili si erano scuriti lasciando trasparire il suo sospetto.
Cos'avrei dovuto rispondere?
-É un amico.- gli dissi torturandomi le mani.
Zayn sospiró.
-Sapevi che facesse parte degli S2H quando gli hai detto di noi?- mi domandó incrociando le braccia al petto.
-Sí... A dire la verità lui me l'ha detto per propormi di fare parte della sua crew, allora io gli ho detto che facevo già parte di questa, ma senza menzionarne il nome... E lui mi ha chiesto chi mi avesse coinvolta.- gli spiegai.
Lo sguardo di Zayn cambió ancora, divenne nervoso, a disagio, preoccupato e la domanda era: perché?
Cosa gli stava succedendo?
-E tu gli hai detto il mio nome?- mi chiese ansioso.
Scossi il capo.
-Ha iniziato a fare i nomi di alcuni ragazzi e allora gli ho chiesto come facesse a conoscerli. É stata la sua risposta a lasciarmi veramente sconvolta.- ammisi.
Zayn attese in silenzio, guardandomi con più calma.
-Ha detto che questa crew era sua... Prima che qualcuno, un ragazzo, mettesse tutti gli altri ragazzi contro di lui.- sussurrai guardandolo di sottecchi.
Inizió a sospirare rumorosamente.
Ormai le prove erano finite e tutti stavano raccogliendo le loro cose per andarsene, beh, tutti tranne noi.
Eravamo accanto allo stereo, in piedi, distanti l'uno dall'altra e terribilmente fuori posto.
Io mi srntivo fuori posto, a parlare di Liam con lui.
-Pensi che sia io?- mi domandó.
-Ne ho la sensazione... Ma vorrei che mi dicessi quanto mi stia sbagliando.- gli dissi scuotendo il capo, senza guardarlo.
Zayn sospiró prima di allontanarsi da me.
Mi fece segno di seguirlo e ci sedemmo in platea, su due poltrone.
-Io non ho messo gli altri ragazzi contro Liam. Lui ha cercato di metterli contro di me... E puoi immaginare come sia finita.- mi disse guardando il palco in modo assente, ricordando cose che io non sapevo.
-Clary, so che sarà difficile, ma devi credermi: non ho cercato in nessun modo di mandarlo via da quì.- mi disse prendendomi la mano.
Non sapevo davvero a chi credere, Liam mi aveva detto tutto come se sentisse quella vecchia rabbia verso Zayn scottargli la pelle, mentre lui era rimasto abbastanza tranquillo, senza nessuna parola d'odio nei suoi confronti.
-Eravate amici?- gli chiesi.
Sorrise amaramente annuendo.
Mi morsi il labbro.
-Cos'avete scommesso?- gli domandai di nuovo.
Zayn mi guardó con intensità, con uno di quegli sguardi che uccidono ed era un compito facile per i suoi occhi farlo.
Iniziai a mordermi l'interno della guancia e a chiedermi perché dovesse essere tutto cosí misterioso.
-Se te lo dicessi te ne andresti?- mi chiese prima che il mio cuore iniziasse ad andare a mille.
-Perché dovrei andarmene?- gli chiesi scuotendo il capo, sostenendo il suo sguardo.
-Per non soffrire.-
-Cos'avete scommesso?- gli chiesi nuovamente con più autorità.
Zayn mi lasció la mano, appoggió i gomiti sulle ginocchia e si prese la testa tra le mani sospirando.
Passarono cinque minuti. Ogni tanto mi lanciava qualche occhiata, pronto a dirmi tutto, ma poi ci ripensava tornando a torturarsi i capelli con le dita sudate delle mani.
-Soldi.- inizió di punto in bianco riavendo di nuovo la mia attenzione.
-Soldi... E una fuga.-
-Una fuga?-
Zayn si alzó e si piazzó di fronte a me.
-Se vinceranno me ne dovró andare.-
Aggrottai la fronte.
-Scapperesti? Lasciando Cleo qui, da sola?- gli chiesi allarmata.
"Lasciando me qui, da sola?" mi domandai poi.
-Dio, no Clary. Non scapperei come un codardo. Fa parte della scommessa personale di Liam che io me ne vada.-
Ero ancora più confusa.
-Intendi dire che se perdessimo te ne dovresti andare perché Liam non ti vorrebbe qui?- gli chiesi cercando di capire.
Lui annuii.
-E i soldi quanti sono?- domandai di nuovo.
Zayn si passó la lingua sul labbro inferiore.
-5 milioni.-
-AVETE SCOMMESSO 5 MILIONI?!- gridai incredula.
-Siamo quaranta ragazzi con delle difficoltà economiche, un po' di verdoni fanno comodo Clary.- mi rispose.
Io non potevo saperlo.
Vivevo da sempre nel lusso e non avevo mai avuto bisogno di preoccuparmi di soldi.
-Zayn, non avete neanche un centesimo di questi soldi.-
-Per questo dobbiamo vincere!- replicó alzando la voce prima di chinarsi alla mia altezza.
-Non voglio andarmene da qui... Non voglio lasciare te qui.-
Gli presi il viso tra le mani e per un attimo, prima di baciarlo, mi scordai di tutto.
Eravamo solo io e lui, noi e i nostri sentimenti forti.
-Non voglio che tu sia costretto a lasciarmi qui.- gli sussurrai prima di abbracciarlo.
-Non dovró farlo. Noi vinceremo.- mi rassicuró prima che lo stringessi più forte a me e sentissi la certezza di una possibile vittoria più lontana che mai.

***
Jess's POV

-Posso entrare?- chiesi a Liam dal corridoio dopo aver bussato alla sua porta.
-Entra.-
Varcai la soglia della stanza piano e trovai strana la scena di mio fratello che sistemava i vestiti all'interno dell'armadio.
Mi guardó incrociando le braccia al petto.
-Cosa c'é?- mi domandó direttamente.
-Umh... Ti ho visto un po' nervoso in cucina, é successo qualcosa?- gli chiesi timidamente.
Da quanto non avevamo un dialogo di quel tipo? Due anni?
Liam serró la mascella.
-No, tutto benis...-
-Non mentire.- lo interruppi.
Gli occhi marroni di mio fratello si accesero di fastido e cercarono d'intimorirmi, ma con insuccesso.
Mi fece cenno con la testa di chiudere la porta e mi precipitai sul suo letto con la grazia di un elefante subito dopo.
-Dai, racconta.- gli dissi sorridendo davvero contenta del fatto che avremmo avuto una conversazione normale, senza gridarci addosso come sempre.
Liam sbuffó prima di sedersi di fronte a me.
-Sei proprio un'impicciona.- commentó prima di sorridere, scuotendo il capo.
Gli feci la linguaccia prima di chiedergli cosa fosse successo con Clarissa.
-Niente. Con lei... Non é successo niente.- mi ripeté diventando pensieroso.
-Continui a mentire, fratellino.-
-Fratellino? Siamo nati nello stesso momento.- commentó.
-Ma la più matura sono io.- replicai avendola vinta.
-Forza, dimmi che succede.- gli dissi nuovamente tentando di convincerlo.
Liam si alzó dal letto ed inizió a passeggiare nella stanza, silenziosamente.
-C'é qualcosa che mi nascondi?- mi domandó all'improvviso.
-Ehm... Su cosa?-
-In generale. Emily, Louis... Niall...-
"Cose da nascondere?
Emily andrà a Parigi, ma non é un segreto; Louis... beh é successo quello che si aspettavano tutti e con Niall ho buon rapporto d'amicizia." pensai.
Sospirai, -Beh no... Emily andrà a Parigi con Miuccia e penso che sia un'ottima occasione per lei di lasciarsi il passato alle spalle. Niall é un grande amico, oggi ci siamo divertiti un sacco in giro per New York! E... Beh... Con Louis...-
-Qualcosa va storto?- mi domandó subito.
-No, no, al contrario... Siamo più uniti che mai.- dissi sentendomi un'emerita cretina.
Liam inarcó un sopracciglio.
Sentii le guance accaldarsi e vidi un sorriso comparire sul viso di mio fratello.
-Avete fatto sesso?-
-L'amore.-
-É lo stesso... Aspetta l'avete fatto?!-
-Ehm... Sí.-
Sbiancó.
-Cioé tu mi stai dicendo di aver appena perso la verginità? Con il mio migliore amico?-
Annuii ridacchiando.
Liam sospiró un po' di volte.
Era scioccato? Wow.
-Beh, com'é stato?- mi chiese poi.
Inarcai un sopracciglio.
-Vuoi davvero i dettagli?-
-Ripensandoci no.-
Risi prima di tornare a guardarlo.
-E tu? Mi nascondi qualcosa?-
Gli chiesi tornando più o meno seria.
Sospiró di nuovo.
-Sí.- mi disse serio.
-Cose importanti?- gli domandai altrettanto seria.
-Molto impirtanti.-
-Me le vuoi dire?-
-Anche se me ne pentiró.-
-Potrei arrabbiarmi?- gli chiesi diventando curiosa.
-Decisamente, sorellina.- mi rispose lui prima sorridere amaramente.

ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutte/i!!
Lo so, sono sparita per un bel po' e non vi nasconderó la verità dicendovi quanto sono stata impegnata tra scuola e balle varie, la verità: non avevo voglia di scrivere e nemmeno tanta ispirazione.
Mi scuso ancora tantissimo per aver fatto passare cosí tanto tempo, ma adesso sono qui e la storia sta andando avanti ;)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e grazie davvero a tutte. Little White Lies ha quasi 5k visite!
Alla prossimaaa ;*
anniesss__

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