𝒫𝓇𝒾𝓂𝒶 𝓅𝓇𝑜𝓋𝒶

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Ben presto il Sole si fece spazio nel cielo, ricordo bene cosa provai nel momento in cui raggiunsi il luogo segreto in cui si sarebbero riuniti i candidati-Hunter. Inutile dire che ero fortemente deluso: non solo era stato terribilmente facile raggiungere il posto, in più tutti i novantotto arrivati prima di me avevano un'aria noiosa, sembravano tutti decisamente più deboli di me. L'unico che effettivamente si distingueva dalla massa era il numero 44, Hisoka, al tempo mi ero fatto un'idea sbagliata di lui, però feci bene a tenerlo alla larga data la mia inesperienza. Se la memoria non mi inganna, aspettammo tuuuutto il giorno prima dell'inizio dell'esame. Fu davvero seccante tutta quella attesa, col senno di poi posso dire che perlomeno è stata ripagata. Uno degli esaminatori ci spiegò le regole della prima prova, e, con sollievo, potei usare lo skateboard che avevo portato con me. Modestamente sono molto portato a fare il minimo e ricavarne il massimo. Solo una volta avviata la prima prova avvistai finalmente un mio coetaneo, numero 405, non che fossi sorpreso, o meglio non che mi sentissi superiore agli altri a tal punto di credere impossibile la presenza di un altro dodicenne a un esame simile. Anzi la cosa mi confortò parecchio: non scorderò mai la sensazione di non essere totalmente fuori luogo che solitamente mi accompagnava. Le parole di mio fratello Illumi ben presto riecheggiarono nella mia mente "...Killua tu sei un assassino, tu non puoi avere amici..." e in men che non si dica tutte le insicurezze presero il sopravvento. "Chi mai vorrebbe essere tuo amico?" "Tu non piaci alle altre persone." "Tu non meriti rispetto." "Tu sei solo un assassino.", una gran confusione metteva a soqquadro i miei pensieri, non sapevo proprio come reagire, che stupido. Per mia grande fortuna mi fu sufficiente incrociare lo sguardo di quel ragazzo, Gon Freecss, per ristabilire l'ordine. Vidi nei suoi occhi scuri qualcosa che non avevo mai visto da nessun'altra parte, e, sinceramente dubito che sarei in grado di esprimermi adeguatamente, se proprio dovessi descriverli direi "puri". Per me era la quotidianità avere a che fare con persone di merda, io stesso lo sono, persone che uccidono senza il minimo rimorso, a cui non frega assolutamente niente degli altri. Lui invece era l'unico ad avere queste parvenze illibate, appartenenti a chi avrebbe pietà pure del suo peggior nemico. Quella è stata, da quanto ricordi, la prima vera volta in cui ho sentito la necessità di condividere un'importante parte della mia vita con qualcuno, piuttosto insolito per una bestiaccia solitaria qual ero io. Dopo tanti anni quel tedioso senso di insoddisfazione interna si era fatto più fioco, è sempre bello ripensare a dove tutto ha avuto inizio.

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⏰ Last updated: Mar 18, 2022 ⏰

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Quanto costa la felicità? - 𝓗𝓾𝓷𝓽𝓮𝓻 𝔁 𝓗𝓾𝓷𝓽𝓮𝓻Where stories live. Discover now