capitolo settimo

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Ricordo che quando uscii dall'ospedale, la famiglia di Yoongi mi stava aspettando. Suo padre era in sedie a rotelle, sua madre era vestita interamente di nero e sua sorella sembrava persa nei suoi pensieri, con i capelli disordinati e un aspetto terribile.

- Bastardo! - mi urlava sua madre, dei dottori che provavano a parlarle e lei che li spingeva via, finché non chiamarono la sicurezza - il dottore ha raccontato tutto! Bastardo, è colpa tua! -

Avevo rivelato al dottore e alla polizia che ero stato io a comprare la droga e a convincerlo a prenderla, forse per dargli la dignità di andarsene con l'immagine di ragazzo maturo. Perché sapevo la verità e non volevo più mentire. E perché avevo amato Yoongi e l'avevo perso e il pensiero che fossi stato io a uciderlo non se ne sarebbe mai andato, nemmeno negli anni a venire, nemmeno una volta cambiata vita totalmente.

Quando provai ad andare al funerale, mi buttarono fuori e stetti tutto il tempo della cerimonia seduto fuori la chiesa, aspettando. Quando fecero uscire la bara, un'economica bara in mogano, ebbi un fremito per tutto il corpo, mi girò la testa e iniziai a urlare, caddi a terra e sbattei i pugni, la famiglia che mi guardava a metà tra come si guarda un pazzo in mezzo alla strada e come si guarda un tuo caro perdere la testa. Di nuovo, mi ritrovai in ospedale, dopo avere avuto una crisi isterica e aver perso i sensi davanti a tutti.

Ma è la cosa più difficile possibile, arrivare alla conclusione più reale che si cerca di annullare. è come bere una medicina amara da bambini e poi cercare di risputarla quando i genitori non ti guardano più. è come ricevere una coltellata in pieno petto e, ancora sveglio, guardi lentamente il sangue uscire e la vita seguirlo.

Metto in ordine i miei pensieri.

Quella copia di Persuasione, che è sempre stata mia. Le sigarette, che non sembravano mancare mai. Le informazioni che non mi aveva mai dato. La Dance Up! fuori da casa sua, che sembrava inabitata. Che, in realtà, era casa mia. Se Yoongi, quello vero, fosse stato ancora vivo, avrebbe avuto ventitré anni.

Forse è peggio che ricevere una coltellata. è qualcosa di più subdolo, più cattivo, più doloroso. Immaginate di svegliarvi una mattina e colui che avete amato con tutti voi stessi se ne sia andato, non lasciando nulla dietro di sé, solo ricordi e solo i ricordi migliori. Immaginate non poter fare nulla a riguardo, solo accettarlo, lasciarlo andare e vederlo sparire per sempre dalla vostra vita. Immaginate che colui che avete amato è un rimasuglio di quella sostanza che avete preso a quindici anni, che ha ucciso il vostro miglior amico e che vi ha distrutto la mente, immaginate, solo per un attimo, che colui che amate, che avete baciato così tante volte, con cui avete fatto l'amore, con cui avete passato i migliori momenti dopo anni, semplicemente non esiste.

Le sigarette non mancavano mai, solo quelle che fumavo io. La copia di Persuasione me la sono riportata a casa e non me l'ha mai chiesta indietro. Non c'erano informazioni da dare, solo quelle che mi davo io stesso, solo quella casa che era, oh Dio, era casa mia. La Dance Up.

Yoongi non è Yoongi, non lo è mai stato, Yoongi è la sua copia. La copia di sé stesso anni prima.

E l'ho creato io.

Io, cervello marcio, io, disgustoso, io insulso, ho creato l'uomo che amo, ho ricreato l'uomo che ho amato da ragazzino. Mi sono creato momenti con lui, i momenti che non ho mai potuto vivere, perché ce li avevano portati via. Gli ho detto a parole quello che credevo ci avrebbe distrutti da bambini e ci ha uniti ancora di più. Gli ho detto che l'amo. Lui, però, non l'ha mai fatto.

Hayoon, perdonami. Yoongi, reale e irreale, soprattutto tu, perdonami. Perché ho deciso di non continuare.

*
Immaginate che ogni luce attorno a voi si spenga all'improvviso, che nulla rimanga se non pura, dura oscurità, che vi circonda impietosa e voi non potete vedere nulla, ma sentite tutto. Sentite la vostra paura, la fiutate, riuscite persino a toccarla, ma è come se i vostri occhi fossero incapaci di aprirsi, perché l'oscurità ha preso tutto, avida, cattiva, affamata. E ha preso voi, che non siete riuscite a fermarla e che ora vi stringe fra le sue braccia come la signora Morte stessa.

mors non accipit excusationes / yoonkookWhere stories live. Discover now