3.Promesse da mantenere

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O forse avrebbe tenuto tutto dentro un altra volta. in fondo erano solo sciocchezze, paranoie inutili che frullavano solo nella sua testa.
"solo non c'è l'arrosto" rispose tranquillamente.

Connor stava per ribadire qualcosa, ma Scorpius l'interruppe:" hai ragione, quella stronza della Mcgranitt non ha fatto fare il mio piatto preferito" si lamentò versandosi della patate al burro nel piatto.

"vedo che non sei cambiato quest'estate" esclamò una voce femminile dietro di loro. "sempre il solito che spazza via tutto il cibo subito"
il biondo si girò e non potè fare a meno di sorridere davanti a Bella Nott, accompagnata da Selene Derkman
"vedo anche tu non sei cambiata" commentò lui mentre lei si sedeva di fianco ad Albus e Selene si sedeva davanti a lei.
Bella alzò le spalle ridacchiando "ero già perfetta" il gruppetto scoppiò in una risata per il suo tipico egocentrismo.

Mentre Scorpius si ributtò sul cibo, Al colse l'occasione per parlare con le sue compagne di casata. "allora sono andate bene le vacanze?" chiese alla bionda.
Selene sorrise tristemente "piu o meno" mormorò.
Contrariamente dalla sua amica era sempre stata un tipo tranquillo, perciò con lei Albus si trovava sempre a proprio agio.
"i tuoi?" chiese dolcemente.
lei annuì commentando "diciamo che mia mamma in questo periodo non riesce a sopportare mio padre"
abbassò gli occhi staccandoli da quelli verdi del ragazzo "più del solito"
"mi spiace molto" sussurrò piano Al, ma lei alzò di nuovo lo sguardo "non dispiacerti, Bella mi ha invitato quasi tutta l'estate nella sua casa al mare" sorrise, mentre la ragazza mora si girava "mi avete chiamato?"
"stavo dicendo ad Al che Pansy e Theo sono diventati i miei genitori praticamente" Bella rise di gusto alla battuta dell'amica.
"è vero, loro ti adorano. poi mia mamma vuole aiutare Daphne in ogni modo"

"invece la tua estate Al?" chiese di nuovo Selene.
"diciamo che anch'io ho passato meno tempo possibile a casa" confessò il ragazzo sotto lo sguardo compressivo dell'amica "Diana mi ha invitato sempre a casa sua."
"mi spiace veramente" mormorò a sua volta la bionda guardandolo negli occhi
"mi fa piacere che c'è qualcuno che mi capisce" le sussurrò il ragazzo in risposta
"qualsiasi consiglio sulla tua famiglia io sono qui" lo rassicurò Selene accompagnando il suo appoggio con un sorriso sottile, ma sincero.
Albus la guardò grato, mentre lei si girava a conversare con il resto del gruppo.

il solito ozio autunnale pervase tutte le prime settimane: il massimo che i ragazzi facevano erano delle brevi passeggiate negli foglie gialle intorno al lago.

nessuno dei professori aveva ancora iniziato a spiegare cose nuove, riprendendo quelle degli scorsi anni, le attività non erano ancora ricominciate, compreso il quidditch. ma non per questo Diana non era eccitata al idea di ritornare a giocare.
"ho pensato vari schemi, devo solo proporli al mio capitano" concluse eccitata il suo discorso sui prossimi allenamenti.

Albus sbadigliò annoiato da quell'argomento. anche Scorpius e Connor non sembravano eccitati come la ragazza.
"se ce li mostri possiamo aiutarti" commentò il biondo, giocando con la bacchetta.
"così poi me li rubi, grazie ma no Scorp" lo riprese acida la ragazza, mentre lui ridacchiava fiero della sua battuta.
Diana sbuffò "dai, nessuno è eccitato quanto me per questa ripresa" si lamentò buttandosi sulla sedia della biblioteca.
"i griffondoro mi sembrano anche più eccitati di te" commentò seccato Connor, che stava cercando di scrivere il suo tema che avrebbe dovuto finire per il primo giorno di scuola.

in effetti poco più lontano dal loro tavolo, la squadra di quidditch di Griffondoro stava confabulando rumorosamente.
Diana li guardò con occhi luccicanti desiderosa di essere lì con loro fino a che non scorse, cercando di riconoscere ciascuno di loro, una chioma rossa.

aggrottò le sopracciglia girandosi lentamente verso Albus, che stava guardando fuori dalla finestra annoiato.
"Potter, tu non hai mantenuto una promessa" proclamò severamente.
lui si girò di colpo con gli occhi pieni di stupore "impossibile, ricordo ogni mia promessa e le rispetto" rispose indispettito.
"anche quella fatta in treno?" chiese ironicamente Diana.
Albus aggrottò le sopracciglia confuso, alzò la testa come se dovesse cercare qualcosa nella sua testa, ma ad un certo punto i suoi occhi si riempirono di ansia e terrore.

"eh si" annuì lentamente Diana
"no" esclamò lui
"invece sì" ribatte lei indispettita
"ti prego Didi, ti faccio tutti i compiti per il resto dell'anno" la pregò il ragazzo annuendo le mani.
lei lo guardò dall'alto e rispose severamente "no, voglio conoscere i tuoi cugini e i tuoi fratelli."

Scorpius spalancò gli occhi ricordandosi anche lui di quella promessa fatta frettolosamente in treno.
anche Connor aveva fermato la penna, alzando lo sguardo sulla ragazza.

"e li voglio conoscere ora." proclamò decisa Diana contenta di avere attirato l'attenzione di tutti e tre.
"no, fammi trovare il momento giusto, ti prego" la supplicò nuovamente Albus.
lei lo guardò severamente "no. Ora, Albus Severus Potter"
si alzò decisa ed avanzò sicura verso il tavolo rumoroso. Albus si alzò con il viso basso sotto lo sguardo scioccato dei suoi amici.

camminò lentamente dietro la ragazza che invece procedeva rapidamente. arrivati a pochi metri dai griffondoro Diana si fermò guardandolo silenziosamente. fece un respiro profondo per prendere coraggio.
"ehi" esclamò attirando l'attenzione di tutti i ragazzi. sotto i loro occhi Al si sentiva piccolo e insignificante.

"che cazzo vuoi?" rispose infastidito James che si ergeva sopra tutti, mentre sul suo petto brillava la spilletta del capitano.
a quelle parole Albus ritrovò tutto il coraggio nell'odio di quell'essere ripugnante "non sto parlando con te coglione" sputò acidamente.
"e allora vattene" rispose il fratello maggiore dandogli le spalle.

"volevo parlare con Rose." la ragazza dai capelli rossi fuoco si girò verso di lui stupita ed incuriosita, di nuovo il serpeverde ebbe la sensazione di essere inutile al suo confronto. "puoi venire un secondo?" chiese insicuro.
la ragazza si alzò dalla panca su cui era seduta e si avvicinò ai due.

"volevo presentarti la mia migliore amica Diana" sussurrò dopo aver fatto un respiro profondo. Rose gli rivolse uno sguardo stranito, mentre Diana le porgeva la mano "Piacere" la rossa la strinse ancora molto sospettosa "piacere" balbettò
rimasero un attimo in silenzio poi la ragazza chiese " a cosa devo questo piacere?"

Questioni di sangueWhere stories live. Discover now