Capitolo cinque: la prima battaglia

3 0 0
                                    

Estrassi subito la mia ascia intonando il nome di Odino mentre Arvid mi ordinava di rimagnergli sempre il più vicino possibile, cominciarono a venirci addosso soldati inglesi da ogni lato, Arvid continuava a difendermi e ci riuscì egregiamente fino a quando non venne colpito con una freccia sulla nuca, cadendo a terra inesorabilmente, non avevo tempo per piangere la sua morte, lo avrei fatto successivamente, in quel momento dovevo essere freddo e dovevo iniziare a combattere, mi guardai intorno e vidi che tutti i sooldati vichinghi stavano cadendo, il primo ad attaccarmi fu un soldato basso del quale riuscii a vedere solo gli occhi marroni poichè il resto della faccia era coperto dall'elmo, presi l'ascia e parai il primo colpo con lo scudo che avevo fatto in tempo a recuperare dall'ormai deceduto Arvid, mi spostai verso destra e sferrai un colpo d'ascia sul fianco sinistro del soldato che iniziò a schizzare sangue e morì cadendo a terra e lasciando il suo ultimo respiro, molti dicono che dopo aver ucciso per la prima volta ti senti vuoto e senza forza di continuare, al contrario io cominciai a sentire un'energia dentro di me che mi spinse a continuare e a cercare di raggiungere re Harald con l'intenzione di provare a salvarlo, mi feci strada uccidendo altri due o tre soldati fino a quando non raggiunsi il re che era ferito a terra, ma era ancora vivo e riuscì ad ordinarmi di prenderlo in braccio per dirigerci verso le navi dove ovviamente c'era l'equipaggio di riserva lasciato in caso di emergenza, salimmo sulla nave il più velocemente possibile e quest'ultima salpò senza che nessuno diede l'ordine, del grande sercito vichingo erano rimasti circa una trentina di uomini fortunati, tra cui io.

Il diario di Aren JensenDär berättelser lever. Upptäck nu