"Non dovrai toccarmi per nessun motivo"

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Can era un ragazzo molto sveglio e come Kiraz quando voleva una cosa la otteneva.
Senza esitare il giorno dopo si nascose dietro la casa della fanciulla, pensando di scoprire qualcosa su Osman ma nell'intento Kiraz lo vede e gli chiese spiegazioni.
"Scusa, per caso mi stavi spiando? Lo sai che esiste la privacy? Anche da piccola te'ho detto mille volte che non devi spiare le persone!" gli disse rimproverandolo.
"A te che cosa importa? Io sto andando a scuola tranquillamente, sei tu chei hai distratto" le rispose con arroganza.
"Che cosa vuol dire? Io ti ho distratto? Guarda che questa è casa mia" gli disse con tono arrabbiato e scontroso.
"Ah sì? Non sai che cosa vuol dire? Non hai capito che volevo intendere che la tua bellezza mi ha distratto e comunque rispondi ad una domanda, io per te sono attraente? chiese  tentando la sorte.
"No, tu per me non sei per niente attraente, forse lo potresti essere per Demet ma non di certo per me. Adesso vai a scuola non fare aspettare la tua principessa. Vai ti prego non voglio farti perdere un minuto di piú." iniziò a dire senza fermarsi per un secondo.
"Sei logorroica Kiraz non lo capisci? Che ti credi che mi puoi comandare? Credi che sono ancora quel bambino innocente? Io faccio quello che dico io e questo che sto per fare, ricordato che é solo per colpa tua". disse prendendo dalla tasca un paio di manette con dei cuoricini sopra e agganciandoli ai loro polsi.
"Scusa ma che credi di fare? Perchè mi hai ammanettato a te? Da dove hai preso queste manette?". chiese pensando che la volesse sedurre.
"Stai zitta e fai poche domande" le chiese gentilmente.
Can aveva preso quelle manette da casa di Kiraz quando la scoprì essere a casa e non con suo nonno, diciamo che in un certo senso lo attiravano un sacco.
Kiraz non poteva crederci, quelle erano manette di sua madre e di suo padre e Can gliele aveva rubate.
"Can, dove hai intenzione di portarmi?" chiese sperando una risposta logica.
"Kiraz, dobbiamo firmare un contratto, quindi poche domande e più azione" rispose.
"Che cosa? Un contratto? E perché? Mi vorresti spiegare per favore?
"Si certo, dovrai fingere di stare con me per qualche mese, fino a quando io e Demet non ci metteremo insieme" le disse guardandola dritto negli occhi.
"Io fingere di essere la tua fidanzata e perché mai dovrei?" gli chiese  curiosa.
"Kiraz se riuscirai a portare a termine il contratto giuro che ti lascerò in pace per il resto della tua vita" le disse sperando un sì.
Kiraz pensó di accettare inizió a mettere una regola di preciso:
"La mia prima regola é che non dovrai toccarmi per nessuna ragione, a meno che non te lo permetto io".
"Sono daccordo, iniziamo a mettere delle regole ben precise" rispose ironicamente.

Love is in the air - La favola di Kiraz e CanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora