Capitolo 19.

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All'uscita di scuola, tra la folla di tutti gli studenti, si trovavano Minho e Jisung, che erano come al solito insieme a chiacchierare.
-"Allora, oggi esci?" Chiese il castano, fermandosi a guardare il più basso. Quest'ultimo ci pensò un po' su, e si ricordò dell'impegno con Jooyeon. Così, cercò di trovare una scusa velocemente.
-"Aish, vorrei, ma avevo già detto a Felix di uscire." Disse, stranamente convincendo l'altro.

-"D'accordo d'accordo... cose da passivi, immagino." Ribatté Minho scoppiando a ridere.
-"Ma stai zitto!" Rispose quindi Jisung ridacchiando, dando un colpetto sulla spalla del suo ragazzo.

-"Basta, io me ne vado." Annunciò scherzosamente il corvino, girandosi, ma il castano lo tirò per il polso e lo fece girare nuovamente verso di lui.
-"Stai forse dicendo che non è vero? Sai, non era molto tempo fa che tu eri sotto di me mentre-"
-"OK OK HO CAPITO." Esclamò Jisung con le guance rosse ed un broncio sul viso.

A quella sua reazione, Minho si intenerì e gli arruffò i capelli.
-"Sei adorabile." Commentò sorridendo.
-"Lo so, grazie." Rispose il più basso scherzosamente.

Dopodiché, i due ragazzi si separarono e tornarono alle proprie case.
Jisung si buttò sul letto e prese il telefono.

Me
Stronzetto, oggi per che ora ci vediamo?

Ciuffo rosa🤪
Smettila con questo soprannome, gnomo
Per le 16 va bene?

Me
TU NON MI DICI COSA FARE
Va bene :3

Ciuffo rosa🤪
Facciamo che non commento, o potrei risultare volgare
Ci vediamo sotto casa tua. E non fare ritardo, principessa. ;)

Jisung ridacchiò a quel soprannome: era lo stesso nomignolo che utilizzava Minho quando avevano iniziato ad uscire assieme.

Me
Sisì, a dopo

Inviato il messaggio, Jisung lasciò il telefono sulle coperte e si diresse immediatamente all'armadio. Decise di indossare un paio di jeans neri strappati, nonché i suoi preferiti, ed un maglione del medesimo colore. Si sistemò per bene e si rilassò un po' in attesa delle 16 guardando il telefono.

Quando finalmente sentì il citofono, indossò velocemente le scarpe ed aprì la porta, ritrovandosi la figura di Jooyeon di fronte a sé con un sorriso smagliante stampato sulle labbra.

Jisung rimase a guardarlo: sembrava essersi preparato per bene. Era davvero affascinante, più del solito, forse come quella sera al ballo della scuola. Indossava un paio di jeans chiari ed una camicia bianca coperta da una giacca di pelle.

-"Heyla. Puntuale, mi sembra un sogno." Disse quindi il più alto ridacchiando.
-"Già, sappi che non riaccadrà molto spesso." Ribatté quindi il corvino, ridacchiando a sua volta.
I due ragazzi si allontanarono da casa ed iniziarono a passeggiare per le vie della grande Seoul senza una meta precisa, trascorrendo il tempo a chiacchierare.

Nel frattempo, anche Minho era uscito. I suoi genitori gli avevano detto di fare la spesa per loro, essendo che erano entrambi a lavoro, e così fece. Si diresse al supermercato (che era piuttosto grande) ed andò alla ricerca di ciò che era riportato su un foglietto dato appunto dai suoi genitori.

Tra gli scaffali, sentì qualcuno chiamare il suo nome.
-"Oh, hey Minho!" Esclamò. Era una voce molto familiare per lui. Quest'ultimo quindi alzò la testa e vide la figura di Lee Felix di fronte a sé.

-"Oh, hey Felix!" Esclamò quindi a sua volta, con un sorriso sul volto. Restò a pensare per qualche secondo, e subito si rese conto di cosa era appena accaduto, tornando serio. "Aspetta, Felix?" Domandò confuso quindi. "Sei con Jisung?" Chiese successivamente.

-"Jisung? No, sono con Hyunjin." Disse, facendo quindi segno al ragazzo di avvicinarsi.
-"Cosa? Lui mi ha detto che doveva uscire con te..." Disse poi. All'espressione confusa del biondino, si rese conto che Jisung gli aveva mentito. Rimase immobilizzato.

-"Non so perché te l'abbia detto... in ogni caso, se lo stai cercando, credo di sapere dove puoi trovarlo." Disse Felix attirando finalmente l'attenzione dell'altro.

Minho pagò velocemente quelle poche cose che era riuscito a prendere ed uscì di corsa dal supermercato. Aveva uno strano presentimento. Si diresse quindi dove il suo amico gli aveva suggerito, e nel giro di qualche minuto si ritrovò davanti ad una caffettiera colorata di verde.

I due ragazzi erano lì seduti ad uno dei tavoli più vicini alla porta. La mano di Jooyeon era scivolata sulla coscia dell'altro, che rimase a fissarla imbarazzato senza dire nulla. Lo sguardo del più alto, invece, era fisso sul bellissimo viso di Jisung.

-"Hai perso la scommessa, ricordi?" Sussurrò Jooyeon con un sorrisetto sul viso. Il corvino quindi portò lo sguardo sull'altro ed annuì lentamente.
-"Baciami." Disse semplicemente il ragazzo dal ciuffo rosa.
A quelle parole, Jisung rimase immobilizzato.

Baciarlo? Non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. Erano amici, era tutto così perfetto... o era tutto un inganno?
-"Jooyeon, n-non..." Mormorò il più basso. "Ho un ragazzo, lo sai benissimo... non posso, non voglio farlo."
-"Non puoi controbattere. Sei stato tu a sfidarmi e sei stato tu a perdere. Ora ne paghi le conseguenze." Ribatté l'altro avvicinandosi sempre di più al volto del corvino, che era rimasto del tutto immobile, non sapendo che cosa fare.

A quel punto, l'attenzione di tutti venne rivolta sulla porta che si spalancò immediatamente, dalla quale uscì proprio Lee Minho. E subito lo vide poco distante da sé. Han Jisung, seduto incredibilmente vicino all'ultima persona che si sarebbe aspettata. Jooyeon. Una delle sue mani erano sulla guancia destra di Jisung, leggermente colorata di rosso, mentre l'altra si trovava sulla sua coscia. I loro sguardi incrociati. I loro visi a qualche centimetro di distanza.

-"Jisung..." Mormorò Minho pietrificato a quella scena.

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che dire, 🤧

ᖴᒪIᖇT -|ᴍɪɴsᴜɴɢWhere stories live. Discover now