Capitolo 15.

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-"Jooyeon, sparisci immediatamente da qui." Gli ordinò Jisung.
-"Aspetta, hai fraint-"
-"Non mi interessa sapere nulla, devi uscire da questa casa." Disse successivamente, non appena notò che l'altro ragazzo stesse tentando di avvicinarsi a lui.

-"Sono venuto qui per chiederti scusa." Ribatté Jooyeon.

-"Non mi interessa. Senti, non ci conosciamo nemmeno, non so nulla di te ma sicuramente un'idea già me la sono fatta, quindi perfavore esci di qui." Ma a Jooyeon sembrava non importare e continuò ad avvicinarsi, volendo farsi ascoltare. A quel punto Jisung perse la pazienza e si alzò in piedi, dandogli uno schiaffo in faccia.
-"Esci. Di. Qui."

Così il ragazzo si arrese. Non volendo infastidire ulteriormente il ragazzo, sospirò ed uscì dalla camera chiudendo la porta, abbandonando la casa.
Jisung nascose il viso nel cuscino, quando sentì sua madre chiamare il suo nome. E dal tono di voce non sembrava essere molto amichevole.

-"HAN. JISUNG. TI SEI FATTO SOSPENDERE!?"
E dopo una litigata di circa un'ora e mezza, Jisung finalmente prese coraggio e spiegò l'accaduto alla madre, che andò su tutte le furie.
-"Quel ragazzo che è entrato in casa ha tentato di... oh mio dio, fammi sedere un attimo."

Jisung la pregò di non creare ulteriori danni e la assicurò che nulla sarebbe più accaduto. Così finsero semplicemente che nulla fosse successo.

Lo stesso pomeriggio Minho venne a trovare Jisung. Erano, come al solito, seduti sul letto a parlare del più e del meno. Quando gli argomenti finirono, il corvino decise di raccontare del fatto che Jooyeon fosse venuto a casa sua, e Minho diventò rosso dalla rabbia.
-"Porco dio, giuro che la prossima volta che lo vedo gli spacco la faccia, non ci andrò piano come oggi."

Jisung tentò di calmarlo, con scarsi risultati.
-"Voleva chiedermi scusa, ma in ogni caso l'ho fatto andare via..." Disse successivamente.
-"Capisco." Ribatté Minho, tenendo lo sguardo fisso su un punto indefinito della camera.

-"Minho, ti sei già fatto sospendere, perfavore ignoriamolo e basta." Propose Jisung, facendo girare Minho verso di lui. "Non peggioriamo tutto. Va bene?"
Il castano roteò gli occhi, ma poi annuì.
-"Hai ragione."
-"Oh wow, Lee Minho mi ha detto che ho ragione, dobbiamo segnarci questa data su un calendario." Disse giocosamente il corvino, ridacchiando.

Anche Minho sorrise leggermente, Jisung era così adorabile mentre rideva.
Avvolse le braccia attorno al suo corpo e lo tirò verso di lui, abbracciandolo forte.
Il corvino alzò lo sguardo sull'altro, stringendosi al suo petto, ed un sorriso comparve sui loro volti.

-"Ti amo." Disse Jisung.
-"Ti amo anch'io." Ribatté Minho in un sussurro, lasciando un bacio sulla fronte dell'altro.

La settimana successiva i ragazzi andarono a scuola assieme, mentre gli occhi di tutti erano puntati su di loro, come al solito.
Per i corridoi i due videro dei cartelloni su cui scritto:

"Ufficiale: lunedì confermato il ballo della scuola. Chi saranno il re e la reginetta?"
Leggendo quelle parole Minho non aspettò altro.
-"Jisung, vuoi venire al ballo con me?"
Il corvino, con un sorrisino sul volto, annuì.
Era successo tutto nel giro di 10 secondi.

Ma nessuno era sorpreso. Si credeva ancora che stessero 'scherzando'.

Perciò, arrivato il giorno del ballo, i due decisero finalmente di far sapere a tutti della loro relazione.
Jisung era vestito con un abito interamente bianco composto da una camicia, un paio di pantaloni ed una giacca del medesimo colore.
Minho era vestito ugualmente, ma i colori erano l'opposto. Infatti, i colori principali erano il nero ed il rosso.

Era, praticamente, la coppia che più risaltava tra tutte.
Arrivati lì, Minho rimase incantato.
-"Sembri un angelo, amore. Ti mancherebbe solo una coroncina." Jisung sorrise e lasciò un bacetto sulle labbra dell'altro.
-"Ce l'avrò molto presto, non appena vinceremo noi come coppia più bella."

Così, i due si diressero in pista.
Tutti erano rimasti sorpresi, sconvolti. Non si aspettavano mica che la loro relazione fosse reale.
Arrivati al centro, i due iniziarono a ballare a ritmo della musica, mentre gli occhi di tutti erano puntati su di loro.

-"Non ci credo... Stanno insieme!"
-"Sono proprio carini!"
-"Aish, e io che avevo una cotta per entrambi..."

Tutto filava per il verso giusto, fin quando tra la folla risaltò un ragazzo dal ciuffo rosa molto familiare ai due ragazzi.
Era un dio della bellezza, non si poteva negare, soprattutto quella sera.
Era vestito con un abito interamente nero, risaltava solamente la sua camicia bianca e la sua cravatta sempre nera.
I capelli erano tenuti indietro con del gel, cosa che metteva in risalto il suo viso dalle forme perfette.

Vide Jisung e sorrise, accennando un saluto con la mano, come se nulla tra di loro fosse mai successo. Inutile dire che questo fece leggermente salire i nervi a Minho.
Il corvino lo fece girare verso di lui, in modo che i due non si guardassero.
-"Ignoralo." Disse poi.

Così il castano sospirò e rivolse la sua attenzione interamente sul suo ragazzo.
Dopodiché, nel momento in cui il dj fece partire un lento (il ché significava che il ballo stava per terminare), Minho trascinò Jisung al centro della pista.

-"Yah! Che stai facen-"
-"Zitto e balla." Ordinò Minho. Sentirsi al centro dell'attenzione in quel momento imbarazzò un po' Jisung, ma decise di lasciarsi andare e cominciò a ballare con il suo ragazzo, con movimenti precisi ma delicati.
Così, il resto della folla li copiò, ballando ai loro lati.

L'unico a non ballare era Jooyeon, che era seduto in un angolo della sala da solo con un drink in mano.
Non è che non aveva trovato un partner per il ballo, semplicemente non voleva nessuno.
Forse perché l'unico che avrebbe voluto era Jisung.

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Ciao ragazzi, volevo ringraziarvi davvero per le 5k letture 🤧
vi amw.

ᖴᒪIᖇT -|ᴍɪɴsᴜɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora