Capitolo 14.

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Passarono le settimane, ed il rapporto tra Minho e Jisung non faceva altro che rendersi sempre più forte.
Il castano ormai trascorreva tutti i pomeriggi a casa dell'altro, quasi come se si fosse stabilito lì.

Nel frattempo, avevano deciso di rivelare della loro relazione anche a Hyunjin e Changbin, che la presero molto bene.
-"Come se già non lo sapessimo." Commentò Hyunjin.
-"Yah, io ve l'avevo detto che sarebbe accaduto. Io ho sempre ragione, vedete?" Disse invece Changbin.

Avevano ormai trascorso due mesi assieme. Proprio quel giorno, a scuola venne annunciato l'arrivo di un nuovo studente, che sembrava già attirare l'attenzione di tutti.
-"Chi è lui?"
-"Sembra proprio carino!"
Si poteva sentire tra i tanti sussurri.

Questo ragazzo era piuttosto alto, i capelli corti ma lunghi abbastanza da poter essere legati in un codino, con una ciocca davanti colorata di rosa.
Si aggirava per i corridoi con le mani nelle tasche dei suoi jeans neri; sembrava cercare qualcuno che potesse attirare la sua attenzione, che potesse interessarlo.

E quel ragazzo fu proprio Jisung.

Quest'ultimo si trovava appoggiato agli armadietti, stava parlando con il suo amico Chan.
-"Hey." Si sentì da dietro le spalle. Così si girò, ritrovandosi la figura del nuovo arrivato proprio davanti a sé, a pochi centimetri dal suo volto.

-"Umh, hey?" Mormorò Jisung con un sorrisino imbarazzato, facendo qualche passo indietro per allontanarsi dall'altro. Ma quest'ultimo continuava invece ad avvicinarsi.
-"Posso esserti d'aiuto?" Chiese, confuso e messo a disagio dal comportamento dell'altro ragazzo.

-"Sai, sono nuovo qui... mi chiedevo se volessi fare amicizia con me. Sembri interessante..." Ribatté il ragazzo con un sorriso, osservando ogni centimetro del corpo di Jisung.
-"Umh... va bene, certo." Rispose Jisung per non sembrare scortese, mentre Chan, trovando interessante quella scena, si era allontanato e si era unito a tutti gli altri studenti in quel corridoio che li osservavano.

-"Piacere, Jooyeon." Gli disse, offrendogli la mano. Jisung la strinse con un sorriso.
-"Jisung, piacere mio."
Proprio in quel momento suonò la campanella. Jisung festeggiò nella sua mente: quel ragazzo sembrava non promettere nulla di buono. Tutti i ragazzi nei corridoi scomparvero ed entrarono nelle loro classi, così Jisung decise di fare lo stesso.
-"Bene, allora ci si vede in giro." Disse poi, girandosi.
-"Hey, aspetta..." Jooyeon lo tirò per il polso, facendolo girare ed avvicinare a lui di colpo.

Jisung stette in silenzio e lo guardò, aspettandosi qualcosa da parte dell'altro ragazzo.
Ma invece non aveva nulla da dire.

Il ragazzo più alto sbatté il corvino contro gli armadietti, facendolo stare fermo premendo i suoi polsi contro la parete.
Iniziò a baciarlo con foga contro la volontà dell'altro, naturalmente.
Jisung iniziò a dimenarsi, tentando di allontanare l'altro, fallendo miseramente.
Era molto più forte di lui.

Il corridoio sembrava essere un mortorio in cui c'erano solo loro, o almeno così credevano.
Jisung sentì una voce provenire dal corridoio affianco, e la riconobbe immediatamente: era Minho.

-"Cazzo, sono in ritardo..." Sentì. Minho girò e giunse nel corridoio; la prima cosa che vede furono Jisung e Jooyeon. Subito sentì una rabbia profonda scorrere nelle sue vene, ed, istintivamente, lasciò cadere lo zaino per terra e corse verso di loro.

-"Hey! Che cosa cazzo pensi di fare!?" Tirò dalla maglietta Jooyeon e lo allontanò da Jisung, per poi tirargli un pugno dritto in faccia con tutta la forza che aveva. Jooyeon tentò di difendersi, e spinse via l'altro, per poi colpirlo sullo stomaco. Minho, con un'espressione di dolore, cadde per terra, e l'altro ne approfittò per mettersi su di lui e picchiarlo dappertutto.

Jisung nel mentre era scoppiato in lacrime, e guardava quella scena terrorizzato.
Minho riuscì a riprendere la forza e capovolse la situazione, mettendosi sopra l'altro e prendendo il controllo, usando tutta la forza che aveva nel corpo per fargli il più male possibile.
-"Non toccare mai più il mio ragazzo! È chiaro!? Stai alla larga da lui!" Esclamò.

In quell'esatto momento, si sentì una voce ed una figura entrare nel corridoio.
-"Ma che cos'è tutto questo baccano... Aspetta, ma che succede qui!?"

Ebbene, con tutta la sfortuna che i ragazzi potevano avere, quello era proprio il preside.

I tre ragazzi, quindi, nel giro di 2 minuti si sono ritrovati seduti all'interno dell'ufficio del preside, Jisung in mezzo ai due.

Il preside era impegnato a digitare qualcosa al suo pc con rabbia, mentre nessuno dei tre osava aprire bocca.
La situazione si stava facendo piuttosto imbarazzante per tutti e tre, che avevano lo sguardo puntato fisso sul pavimento, trovando improvvisamente interessanti le fantasie disegnate su esso.

Quando finalmente il preside alzò lo sguardo, i ragazzi dovettero inventarsi qualcosa per non finire in guai troppo seri. Ma in ogni caso, le risse a scuola sono severamente vietate, e tutti e tre, compreso Jisung, si beccarono una sospensione di una settimana.

Così uscirono da scuola e Jooyeon se ne andò immediatamente, senza nemmeno osare alzare lo sguardo sugli altri due.
Minho guardò Jisung, che teneva invece lo sguardo puntato sulle sue scarpe.
Il castano sospirò e mise due dita sotto il mento del corvino, facendo sì che lo guardasse.
-"Stai bene?" Domandò successivamente.
-"Dovrei essere io a chiederlo a te..." Mormorò Jisung.

Senza dire nulla, Minho abbracciò il suo ragazzo.
-"Scusami, forse ho un po' esagerato... ma davvero non potevo tollerare una cosa del genere." Ammise. Jisung sorrise e lo guardò, lasciando un tenero bacio a stampo sulle sue labbra.

Così, Minho riaccompagnò il corvino a casa sua, per poi tornare a casa.
I genitori di Jisung furono sorpresi nel vederlo tornare a casa a quell'ora, in teoria sarebbe dovuto essere a scuola.
-"Jisung! Che cosa è succ-"
-"Sì mamma, ti spiegherò tutto dopo."

Il corvino si diresse nella sua camera e si buttò sul letto, ripensando a tutto quello che era accaduto.
Si addormentò anche, fin quando la madre non venne a svegliarlo.
-"Jisung, un tuo compagno di scuola è venuto a trovarti." Gli disse, per poi uscire dalla stanza.

Il corvino aprì gli occhi.
Compagno di scuola? E chi sarà mai...
Ci pensò un po' su, per poi spalancare gli occhi.
Oh no, non sarà mica-
La porta si aprì e si rivelò la figura di un ragazzo dal ciuffo rosa che Jisung riconobbe immediatamente.
-"Ciao Jisung."

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Ciao 🤪
Volevo innanzitutto ringraziarvi per tutte le letture, i commenti, i voti... grazie davverw, vi amo 😭
<33

ᖴᒪIᖇT -|ᴍɪɴsᴜɴɢKde žijí příběhy. Začni objevovat