_"Farò sì che la mia vita sia sempre piena di ciliege, fiori e amici"

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Introduzione

Can Sezgin e Kiraz Bolat, sono amici sin dalla prima infanzia. Si sono sempre aiutati a vicenda nelle situazioni più difficili, ma entrambi durante la crescita capiranno di amarsi tantissimo e non sarà per niente semplice per Can ammettere i suoi sentimenti a Kiraz. Ci saranno difficoltà da superare tra gelosie, dispetti, delusioni, incomprensioni e segreti. Tutto andrà a buon fine quando Can metterà da parte il suo orgoglio e ammetterà di amarla.

"Farò sì che la mia vita sia sempre piena di cieliege, fiori e amici"  

Dieci anni prima...

"Can, Can, vieni qui a giocare su" esclamò la bambina.
"Arrivo Kiraz, devo darti una cosa!!!" urlò il bambino mentre si dirigeva verso Kiraz.
Can chiede a Kiraz di andare nel gazebo della sua casa perchè le aveva fatto un regalo e voleva darglielo senza che nessuno lo vedesse.
"Kiraz, su dai corriamo nel gazebo di casa tua, devo darti un regalo" esclamò il bambino contento.
"Un regalo? Che bello, voglio sapere che cos'è!!!" chiese Kiraz supplicando Can.
"Se andiamo da un'altra parte posso dartelo, qui mi vergogno un pò" disse Can guardando Serkan Bolat, il padre di Kiraz.
Entrambi si diressero verso il gazebo e Kiraz vide una mano di Can chiusa, come se dentro ci fosse qualcosa di piccolo.
"Sono molto curiosa, che cos'è?" chiese la fanciulla.
"Ecco qua, il tuo regalo, ma non voglio che tuo padre viene a sapere che tel'ho regalata io!" affermò Can.
"Wow, che bella, è una collana bellissima, ti ringrazio Can! disse Kiraz con un sorriso che fece arrossire il bambino quando la guardò.
Can le aveva comprato una collanina di argento, con una ciliegina appesa come ciondolo. Kiraz senza neanche pensarci diede un forte abbraccio a Can, che arrossì per la seconda volta.

Dieci anni dopo...

"Kiraz, Kiraz amore mio, svegliati su, devi andare a scuola!!!".
La voce squillante di sua madre, Eda Bolat, la svegliò. Adorava essere svegliata in quel modo perchè la sua voce la rilassava e la faceva svegliare in un men che non si dica.
"Mamma, Alp è già sveglio?" chiese di suo fratello, che faceva sempre i capricci quando si doveva svegliare.
"Amore, puoi andare tu a svegliarlo?" chiese frettolosa mentre preparava la merenda ai figli.
"Corro, anche perchè stiamo facendo tardi per andare a scuola". risponde salendo le scale di casa.
"Serkan amore, penso che non arriverò in tempo all'Art Life!" disse a suo marito mentre si preparava per andare a lavoro.
"Amore mio, non ti preoccupare, magari fossero solo questi i problemi" rispose Serkan ironicamente.
Alle 8:00 Eda riuscì a portare i figli in tempo a scuola e si diresse affaticata verso l'Art Life. Serkan convinto che lei si affaticasse troppo le propone di licenziarsi e occuparsi dei loro figli. Eda pensò che suo marito avesse ragione e che avanti e indietro per lei è troppo stressante, accettò e pochi giorni dopo si licenziò, pensando che sua figlia un giorno avesse preso il suo posto.
"Kiraz, girati" esclamò Can che era dietro di lei.
Can e Kiraz hanno frequentato le stesse scuole, stessa classe. Seduti sempre vicini, non si mollavano mai. Can e Kiraz hanno sempre condiviso tutto, si conoscevano alla perfezione.
Can non poteva fare a meno di stare con la fanciulla, ogni giorno si vedevano, con una scusa o con un'altra. Kiraz non poteva ancora crederci, stava in 3° superiore e Can non aveva ancora nessun interesse per qualche ragazzina della loro classe.
"Can posso chiederti una cosa?" chiese perplessa.
"Dimmi Kiraz, sai che puoi fare tutte le domande del mondo con me!" disse Can incuriosito.
"Bhè, tu non hai ancora nessun interesse per qualche nostra compagna di classe?" chiese senza girarci troppo intorno. " Sai io e te parliamo di tutto ma mai di questo argomento".
Can in realtà aveva un piccolo interesse per Demet, quella che tutti definiscono la più bella della loro classe, ma pensò che a Kiraz non le farebbe piacere sentire quelle parole. Il ragazzo cercava di evitare la domanda della fanciulla e passò dritto verso la loro aula.
"Can, per favore rispondimi, io lo devo sapere!" lo implorò Kiraz.
Kiraz sel'era cercato, doveva dirglielo e provando dolore gli rispose che ne avrebbero parlato durante la ricreazione.
Kiraz impaziente, quando arrivò la ricreazione, volle subito sapere la risposta di Can.
"Can, allora?"
"La verità è che a me piace Demet. Kiraz io non ti vedo come fidanzata, io ti ho sempre visto come la mia amica del cuore e sei unica in questo." disse con volto triste.
"No, Can figurati, la mia era solo una semplice curiosità, sai tra noi non ci sono mai stati segreti!" rispose con tutti gli occhi luccicosi che cercava di nasconderli a Can.
"Cosa hai portato da mangiare?" chiese il ragazzo pensando alla merenda di Kiraz.
"Ciliege, solo ciliege. Se vuoi puoi anche mangiarle tu, io voglio andare in bagno un attimo." rispose mentre vedeva Can avventarsi sulla sua merenda.
Kiraz in quell'istante aveva avuto un colpo al cuore, come se qualcuno le avesse strappato quel piccolo cuoricino. Can non la vedeva bella come fidanzata, ma solo come un'amica. La ragazza iniziò a pensare che tra loro non c'erano speranze. Le sue lacrime bagnarono le maniche della maglia che aveva usato per asciugarsi.
Tornò in classe dopo essersi lavata la faccia, per non farsi accorgere da Can e dalle sue amiche. Can era il solito generoso, mangiò tutte le ciliege ma gliene lasciò due. 
"Kiraz tutto bene?" le chiese vedendo le maniche della maglia bagnate di acqua.
"Si Can, non ti preoccupare per me, io sto bene!" rispose senza neanche guardarlo.
"Sei triste per Demet?" chiese cercando di capire. "Sai tra noi, non ci devono essere segreti!"
"No Can, tranquillo" rispose mentre le sue lacrime tentavano di uscire.
Kiraz era stanca, non poteva farcela, aveva il cuore a pezzi e non poteva sopportare l'idea che un giorno (la bella) Demet gli poteva portare via il suo migliore amico, l'amore della sua vita.
Tornò a casa e salendo le scale, corse verso la sua stanza. Voleva parlare con qualcuno che poteva capirla e quel qualcuno era sua madre, l'unica che poteva capirla era lei.
Can vide Kiraz molto strana da quando le aveva detto che aveva un debole per Demet. Non poteva sopportare l'amica triste per lui. Nel pomeriggio pensò di andare a trovarla.
Eda, tornò a casa con Alp, che era appena tornato da scuola e corse a salutare la sua sorellina, quella che riteneva essere la migliore di tutte. Salì e la vide nel letto a piangere, chiamò la madre e lei corse a soccorrere il suo cuoricino.
"Amore, come stai?" chiese con quella voce dolcissima.
"Mamma, cosa ci fai qui?" domandò per evitare la domanda.
"Si tratta per Can, vero?" rispose capendo la sua ciliegina.
"Mamma, tu sei davvero una maga secondo me, non ho detto niente e subito mi capisci, come fai?" rispose sorpresa.
"E' l'istinto di una madre, ciliegina mia, che è successo, melo vuoi spiegare?"
Kiraz le raccontò tutto e alla fine della frase disse sicura di sè: "Mamma, lo odio con tutto il mio cuore Can Sezgin!"
Le assomigliò alla sua storia con Serkan, quando lei gli ripeteva sempre: "Ti odio con tutto il mio cuore Serkan Bolat..." e lui rispondeva per non tenersi la posta: "...il mio sentimento è reciproco!".
"Amore mio, ricorda una cosa: in ogni favola della Disney chi è che va dalla principessa?!" le chiese.
"Il principe mammina!" rispose cercando di capire cosa volesse dire la madre.
"Ecco, aspetta che Can venga da te e soprattutto se sai di amarlo davvero, speraci!"
"Mamma per favore, se Can oggi viene a casa nostra, digli che sono uscita con nonno Kemal e che tornerò tardi" la interruppe la fanciulla.
"Va bene, tesoro mio".
Arrivò Can nel pomeriggio e chiese ad Eda:
"Ciao Eda, come va?"
"Bene, tu Can?"
"Bhe, io cercavo Kiraz, è qui in casa?" domandò alla madre sperando che ci fosse.
"No tesoro, lei è uscita con Kemal. Mi ha detto che tornerà molto tardi" rispose vedendo Can intristirsi dalla risposta.
"Ah, vabene, a proposito papà mi ha detto che dopo verrano salutarvi" disse pensando al dolore di Kiraz.
"Ah, perfetto, ti ringrazio dell'informazione." disse mentre lo vide dirigersi verso casa.
Kiraz vide il ragazzo chiedere di lei dalla finestra di casa sua, quando lo vide andarsene decise di sfilarsi la collana che gli aveva regalato quando era bambino e la appoggiò sul comodino.
Andò a curare i fiori del giardino di casa sua.
Can mentre si dirigeva verso casa si ricordò di aver dimenticato di dire ad Eda che i suoi portavano dei dolci per festeggiare la conclusione di un progetto.
Tornò indietro e vide Eda nel giardino con Kiraz.
Le aveva mentito, non era da nessuna parte.
"Kiraz, tu cosa ci fa qui eh? Non stavi con Kemal?" disse arrabbiato e deluso dal suo comportamento infantile.
"Can, ascolta..."
"Cosa ascolta, cosa? la interruppe Can.
"Can io non volevo..."
"Cosa non volevi eh? Cosa? Mi hai mentito, stavi con Kemal, Kemal. Tu non vuoi più vedermi, non vuoi essere più mia amica." esclamò vedendo che la stava umiliando davanti alla madre
"Can, tu non puoi trattarmi così, soprattutto se sono con mia madre o meno, non ne hai il diritto. Io non voglio più vederti, vattene." gli disse arrabbiata.
"Mi hai già dimenticata. Hai tolto anche la collana che ti ho regalato da piccolo, vergognati. Io me ne andrò da solo. Addio!" 

Love is in the air - La favola di Kiraz e CanWhere stories live. Discover now