Quella sera il cielo color blu acceso privo di nuvole, continuò a mantenere la sua limpidezza, illuminando così le 𝘥𝘶𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦 𝘮𝘢𝘨𝘪𝘤𝘩𝘦 dei ragazzi, nonché Remus e Regulus: che dopo essere montati su quest'ultime, lanciarono della polvere magica per poi pronunciare il nome del luogo di destinazione, ovvero la 𝘮𝘢𝘦𝘴𝘵𝘰𝘴𝘢 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘉𝘳𝘪𝘵𝘵𝘢𝘯𝘪𝘤𝘢, Londra.
Quando cominciarono ad aumentare la velocità, scesero ad un altezza media e in quel momento Remus estrasse la sua bacchetta, pronunciando: "𝗥𝗲𝗽𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗕𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝘂𝗺!", nonché quell'incantesimo che respinge qualsiasi 𝘣𝘢𝘣𝘣𝘢𝘯𝘰 da una determinata zona magica, così che non possano incontrare maghi o assistere alla pratica dei loro incantesimi.
Più decisi che mai 𝘪𝘭 𝘨𝘳𝘪𝘧𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘱𝘦, volarono sempre più veloci superando le 𝘦𝘭𝘦𝘨𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘶𝘵𝘰 che si trovavano sulla corsia: 𝘯𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘙𝘦𝘨𝘶𝘭𝘶𝘴 𝘢𝘷𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘱𝘪ù 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘳𝘢 𝘶𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘘𝘶𝘪𝘥𝘥𝘪𝘵𝘤𝘩, 𝘴𝘱𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘢𝘮𝘢𝘵𝘢, 𝘙𝘦𝘮𝘶𝘴 𝘭𝘰 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳ò.
𝘋𝘦𝘤𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘭𝘶𝘱𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰𝘵𝘵𝘢: 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘰𝘮𝘪𝘯𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘭𝘪𝘤𝘢𝘯𝘵𝘳𝘰𝘱𝘰.
Ma d'un tratto quest'ultimo vide un gufo dal soffice pelo color bianco come il latte, appartenente alla famiglia Black, volare verso di lui: e prendendo rapidamente la lettera notò la 𝘤𝘢𝘭𝘭𝘪𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘢 della sua compagna Kathrine. Spalancando gli occhi, disse: "𝗥𝗲𝗴 𝗱𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗰𝗶! 𝗞𝗮𝘁𝗵𝗿𝗶𝗻𝗲 𝘀𝗮 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁à: 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘀𝗰𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲.. ."
𝗥𝗲𝗴: 𝗣𝗲𝗿 𝗱𝗶 𝗾𝘂à: 𝗲𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗥𝗲𝗺. 𝗦𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼? Disse estraendo la sua bacchetta ed annuendo Remus posizionò la sua contro la grande finestra: e dopo aver fatto allontanare Kathrine, i due ragazzi fecero esplodere la finestra utilizzando l'incantesimo "𝘣𝘰𝘮𝘣𝘢𝘳𝘥𝘢".
Piccole scintille di fumo invasero la 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘦𝘳𝘢 di Kathrine: quest'ultima si tappò le orecchie a causa del 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘳𝘪𝘮𝘣𝘰𝘮𝘣𝘰, ma quando le scintille si dissolsero, la ragazza si voltò, e un 𝘴𝘱𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘦𝘰 𝘴𝘰𝘳𝘳𝘪𝘴𝘰 si fece spazio sul suo volto.
Poiché osservò 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘰 𝘭𝘶𝘱𝘰 correre verso di lei, ed 𝘢𝘷𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘯𝘥𝘰𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘤𝘢𝘭𝘥𝘦 𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢, la baciò: 𝘶𝘯 𝘣𝘢𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘤𝘦 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘢𝘳𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘰. E accarezzandogli il viso delineato da quelle sue 𝘥𝘶𝘦 𝘤𝘪𝘤𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘪, Kathrine disse: "𝗠𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲 𝗥𝗲𝗺, 𝗺𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲!"
𝗥𝗲𝗺: 𝗘𝗿𝗼 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗶𝗻𝗻𝗼𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼: 𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗶 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗺𝗮𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮 𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼. 𝗠𝗮𝗶 𝗞𝗮𝘁𝗵𝗿𝗶𝗻𝗲. E stringendolo ancora più forte a sé, quest'ultima rispose: "𝗟𝗼 𝘀𝗼 𝗥𝗲𝗺, 𝗹𝗼 𝘀𝗼."
Dagli occhi di quest'ultimo cominciarono a fuoriuscire delle piccole lacrime, ma tamponandole 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘭𝘶𝘱𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰𝘵𝘵𝘢 continuò: "𝗢𝗿𝗮 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗥𝗲𝗺: 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮.
𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 è 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗺𝗶𝗮, 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗱𝗼𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗺𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗯𝗼𝗹𝗲.. ."
𝗥𝗲𝗺: 𝗡𝗼𝗻 𝗵𝗼 𝘀𝗮𝗽𝘂𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗲.. : 𝗺𝗮 𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿ò 𝗱𝗶 𝗽𝗶ù, 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗿à 𝘂𝗻'𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮.
𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗼𝗻𝗮𝗿𝗺𝗶? Disse accarezzandole 𝘥𝘰𝘭𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 il suo candido viso e, commuovendosi Kathrine rispose: "𝗡𝗼𝗻 𝗰'è 𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲: 𝘁𝘂 𝗺𝗶 𝗵𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗲 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮."
ČTEŠ
𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐦𝐨𝐨𝐧: "𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞" 𝐚𝐥 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐧𝐚
Fanfikce|Dopo aver ripreso le sue 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘪𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘦, Remus respirò affannosamente per poi stendersi sul ruvido prato e, guardando il candido viso di Kathrine, si scostò leggermente da lei per paura, paura di poterle fare del male, dicendo: "𝐈𝐨...
