Salvami

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Louis entra in palestra a passo spedito, guardandosi intorno e cercando di mantenere la determinazione che ha avuto per tutto il tragitto fino a qui. Deve farlo, lo ha promesso a se stesso e sa che questo è il primo passo che deve compiere per cominciare a costruirsi una vita tutta sua, la vita che ha sempre desiderato, una vita tranquilla e con una persona accanto che sappia fargli del bene e lo sappia amare. E lo sa, lo sa che non deve necessariamente trovare l'uomo della sua vita in questo preciso momento, ma almeno il fatto che abbia intenzione di cominciare a provarci, a cercare, a guardarsi intorno... questo già è qualcosa.

Trova finalmente Zayn, mentre è intento ad aiutare un ragazzo (bellissimo, deve ammetterlo) con il bilanciere. Si avvicina a lui velocemente e, senza neanche salutarlo, inizia subito a parlare.

"Devi organizzarmi un'uscita con il tizio della biblioteca."

"Ciao anche a te, amico" lo saluta Zayn, divertito. "Sei caduto giù dal letto stamattina? Mi sembrava di ricordare che il sabato fosse il tuo giorno libero."

Louis sbuffa, guardando per un attimo il ragazzo steso sotto Zayn che lo guarda dal basso, curioso. "Zay, potremmo... parlare in privato? È importante."

"Lui è Ethan, un figo di ragazzo che ama farsi i cazzi suoi" risponde Zayn, indicando il tipo che sta allenando. "Dicevi? Vuoi uscire con Simon? E perché non glielo hai chiesto direttamente tu?"

"Forse perché non sapevo neanche che si chiamasse Simon fino a due secondi fa?" gli ricorda Louis, con aria isterica. "Senti, l'ho visto anche prima in facoltà ma... porca miseria, Zay. Lui non si avvicina, io sono peggio di lui, di questo passo mai nessuno prenderà l'iniziativa. Puoi semplicemente continuare a fare quello che hai iniziato?"

"Solo se mi dici che è successo con... Elliot" mormora Zayn, lanciando un'occhiata a Ehan che sta assistendo a tutta la loro conversazione. Meglio non rischiare. "Perché improvvisamente vuoi uscire con Simon? Che t'ha fatto?"

"È una storia lunga" mormora Louis, mettendosi prontamente sulla difensiva.

"Eh no, amore mio. Così non vale."

Louis sbuffa, un attimo prima di esplodere. Ma esplodere sul serio. "Ok, allora, vediamo... Elliot, nonché il mio capo, il padre della bambina con cui passo oramai tutto il mio tempo, si è strusciato addosso a me in una discoteca. Mi ha infilato la mano nei pantaloni il giorno dopo e avrei avuto l'orgasmo più intenso della mia vita se sua moglie non ci avesse interrotti. Ieri abbiamo fatto un bagno in piscina insieme a sua figlia e appena lei se n'è andata lui mi ha trascinato sotto la doccia, mi ha messo la mano nel costume con la scusa di lavarmi ma io sono diventato duro in un secondo. Ovviamente lui mi ha lasciato lì perché andiamo, sono solo il babysitter di sua figlia, mica siamo amanti? Poi è arrivata sua moglie poco prima che cenassimo ma alla fine non abbiamo cenato più perché ho assistito a quella che sarebbe potuta essere una vera e propria strage familiare, che poi alla fine per fortuna si è risolta. L'ho capito quando sono sceso giù per prendere un bicchiere d'acqua e ho trovato sua moglie in ginocchio mentre gli faceva un pompino. Adesso, Zayn, mi fai uscire con questo cazzo di Simon?"

"Ehi, se proprio vuoi vedere un cazzo il mio è liberissimo" si intromette Ethan, sollevandosi così in fretta che Louis si ritrova ad indietreggiare per lo spavento. Sgrana gli occhi, incredulo della proposta che il ragazzo gli ha appena fatto e poi guarda Zayn che sembra divertitissimo da questa situazione.

"Zay?"

"Ti chiamo più tardi. Adesso vai, prima che Ethan ti salti addosso. Con questo caratterino sei parecchio attraente, Louis Tomlinson. Vedi di darti una calmata" lo avverte Zayn, dandogli una pacca sul sedere e invitandolo ad andarsene dal suo posto di lavoro. Louis sorride, soddisfatto e divertito, prima di fare dietrofront e uscire dalla palestra del suo amico.

Come un GirasoleWhere stories live. Discover now