Ti aspetto a casa

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La macchina di Harry è così bella che Louis non sa dove mettere le mani perché teme davvero di sporcarla in qualche modo, anche solo guardandola.

Ha paura di mettersi comodo, di sedersi come una persona normale, ha paura addirittura di respirare ed Harry sorride quando si siede al posto di guida e vede Louis così agitato accanto a sé. Gli fa quasi tenerezza.

"Che c'è? Guarda che non ti mangio" lo rassicura, guardandolo con aria furba. "O almeno credo."

Louis sospira, sedendosi perbene e cercando ricordarsi com'è che si respira correttamente e soprattutto com'è che si vive dieci minuti di fila senza fare la figura del coglione. Si ritiene una persona abbastanza normale, grazie tante, eppure ogni volta che si ritrova Harry nei dintorni fa la figura del coglione. "Ha una bella macchina" si complimenta, guardandosi intorno.

"Sì, devo ammettere che ci tengo molto... ma tengo molto di più all'incolumità dei passeggeri" gli dice e Louis in un primo momento non capisce, non si sforza neanche di provarci quando vede Harry sporgersi pericolosamente verso di lui, poggiare causalmente la guancia contro la sua e... un attimo. Che diavolo sta facendo? Louis rimane così tanto stordito dal suo profumo, che è davvero molto buono, che quando Harry afferra qualcosa alle sue spalle non ci fa caso fino a quando non lo dice. "La cintura, Louis."

Louis trattiene il fiato quando Harry fa scivolare lentamente la cintura sul suo corpo, stando bene attento ad accompagnarla con estrema precisione, toccandolo dalle spalle, passando per le clavicole, il petto, i fianchi e l'esterno coscia e chiude gli occhi e torna a respirare solo quando sente il click familiare della cintura. "Grazie" gli sussurra stupidamente, rendendosi poi conto che avrebbe fatto meglio a stare zitto. Tutta questa situazione lo sta facendo sentire ridicolo. Ed eccitato. Soprattutto eccitato.

Non è colpa sua se Harry dice Louis in quel modo - è imbarazzante il modo in cui vorrebbe registrarlo e ascoltarlo in ripetizione per masturbarsi la sera quando è da solo a letto - e se lo tocca come se a casa non avesse una moglie.

"Allora, Louis, parlami un po' di te. Ti sei appena trasferito, giusto?" gli chiede, quando mette in moto la macchina e comincia a guidare.

"Sì, è così" conferma Louis, schiarendosi la voce e ok, va bene, stanno facendo conversazione. Può smetterla di comportarsi come un completo idiota e cominciare a sembrare perlomeno una persona abbastanza normale. "Sono di Doncaster e mi sono trasferito una decina di giorni fa qui a Londra. Studio psicologia al college e... non penso ci sia molto altro da dire su di me."

"Niall mi ha detto che sei amico di Zayn? Ti chiedo conferma perché quel cretino sta sempre con la testa tra le nuvole, non mi aveva neanche detto che fossi tu. Il ragazzo del G-A-Y Late."

"Sì, Zayn è il mio migliore amico" sussurra Louis, cercando di scacciare via il pensiero che pure Harry lo abbia pensato. Che pure Harry ha pensato a lui come Il ragazzo del G-A-Y Late. "Perché, lo conosce? Ho capito un po' come Zayn conosce Niall, ma non ho ben capito se conosce pure lei o..."

"Frequento la palestra in cui lavorano lui e Liam, quindi sì, diciamo che lo conosco" gli dice, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla strada. Louis ne approfitta per guardarlo, per ammirarlo e nonostante ci sia l'aria condizionata accesa, non riesce a fare a meno di chiedersi una cosa. "Quindi studi psicologia? Cos'è che ti interessa, Louis?" gli domanda Harry, rubandolo così dai suoi pensieri. E destabilizzandolo un'altra volta, perché Louis impazzisce per come Harry pronuncia il suo nome. Nel caso non si fosse capito.

"Psicologia infantile, mi piacciono i bambini e soprattutto il pensiero di immedesimarmi, tornare ad avere quell'età e sentirmi per un po' di nuovo come loro. E poi i piccoli hanno così tanta fantasia, signore, dietro ai loro gesti più semplici c'è un significato grande quanto il mondo e questo mi ha sempre affascinato" gli dice Louis, senza la minima esitazione. Ha sempre saputo di voler fare questo nella vita e non ha dovuto pensarci poi così tanto per dargli una risposta.

Come un GirasoleOnde as histórias ganham vida. Descobre agora