Il Senato

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Enciclopedia Galattica: "Il senato è stato uno degli organi più importanti della repubblica. questa antica istituzione nacque per dare rappresentanza ai vari pianeti conquistati da Hermes "il conquistatore" , così da impedire future ribellioni..."

Vestrus toccava il suo anello con fare pensieroso e tra sé a sé pensava di come fosse strana la convocazione del senato. Il senato era presieduto in un grande edificio metallico con diversi schermi dove trasmettere i vari discorsi; aveva diverse sculture in marmo di Hermes, ma oltre ciò non aveva nessuna particolarità, anzi era semplice e poco attraente alla vista. Alla fine la seduta ebbe inizio, il primo a parlare fu Girsòn capo del club dei Virtuosi : "Il senato è stato chiamato per una questione particolare, ovvero di esiliare Vestrus per i suoi crimini contro i cittadini della repubblica. Crimini che non possono in alcun modo essere ignorati, per quanto ovviamente la virtù di quest'uomo s'è vista durante la Crisi di Strauss, ma la condanna a morte senza processo d'un cittadino della repubblica è un reto grave ed infimo che va punito!".   Vestrus rimase in silenzio, vide quell'oceano di persone rumoreggiare come onde del mare; il salato di quelle parole era un duro colpo, non solo per lui, ma all'intero club dei Levitici. Vestrus rizzò il naso d'avvoltoio e alzandosi prese la parola: " Mi pare di comprendere che questa sia solo una mossa politica per farmi fuori. Non solo io ho salvato la repubblica dai suoi nemici esterni quand'ero Cancelliere, ma anche da quelli interni. Il pianeta di Strauss con le sue intenzioni indipendentiste avrebbe infettato tutta la grande repubblica e ho mostrato come questo virus vada estirpato. Ci sono state vittime con questo processo? Sì, come in ogni pandemia. Quindi non voglio essere accusato di nulla". Si sentirono gli applausi del club dei Levitici, in contrapposizione alla freddezza raccolta dagli altri club.                                                                         Dopo ore di rumori, urla e altre porcherie note ad ogni cittadino della repubblica, la seduta terminò con un nulla di fatto. Tutto venne trascritto dal trascrittore automatico, uno strumento che trasformava le registrazioni audio in scritte,  ed infine la trascrizione venne mandata al cancelliere. La seduta continuò il giorno seguente; il sole illuminava quel palazzo bianco fatto di marmo Xeviariano. Vestrus era ancora spiazzato e furibondo per il comportamento di molti delegati, pensava di aver fatto solo il bene della repubblica o almeno così credeva. Riprese la parola Girsòn: "Sappiamo tutti i servigi dati dal nostro onorevole, ma ci spiace dirlo la legge ha valore per tutti e nessuno è escluso per questo richiedo che ci sia una votazione per togliere l'immunità parlamentare a Vetrsus  e  che venga condannato all'esilio fino a 2 anni secondo calendario attuato da Hermes". Il capo del club dei Levitici Arminio si alzò e disse con voce cupa e profonda: "Sarà il senato a decidere, non tu!"-"Starai attento alle parole Arminio!" urlò Girsòn, quell'oceano di persone iniziò ad esser mare in tempesta fino a quando non entrò il cancelliere. Il cancelliere era un uomo alto, dagli occhi azzurri e la pelle chiara, con capelli castano chiaro; si sedette nella sella curale e i teleschermi trasmisero il suo volto. Alzò le braccia ed in tono imperioso parlò: "Ho letto il resoconto. La decisione è grave e non posso far a meno di dar l'inizio alle votazioni, l'ardua decisione è data in mano ai rappresentanti del popolo di tutta la galassia". 

Secondo Il "Dizionario del Diavolo"voto (s.m.) - Simbolo e strumento della facoltà che ha ogni libero cittadino di dimostrarsi uno sciocco e di rovinare il proprio paese.

Le votazioni si conclusero con 531 voti a favore per togliere l'immunità e 450 contro; una vera e propria sconfitta per il senatore che fu scortato fino al pianeta in cui fu esiliato. Roxhor, un pianeta di ghiaccio con pochi abitanti e veramente lontano dalla repubblica. Vestrus vide la sua nuova casa tra i ghiacci; un igloo, senza batter ciglia rimase stranito e ripensava se avesse conosciuto il suo fato avrebbe rifatto le stesse azioni di quando salvò la repubblica. il cicerone che lo guidò nel pianeta ghiacciato era un certo Vorko, un uomo non molto sveglio, ma con grande esperienza tra i ghiacci e nativo del luogo; gli descrisse per filo e per segno ogni cosa che doveva e non doveva fare in quel pianeta dimenticato da Dio. Vestrus entrò dentro la casa e si stupì di come fosse abbastanza grande. C'erano tre stanze sotterranee ed a causa del calore geotermico dei vulcani interni del pianeta aveva un clima vivibile rispetto all'esterno; la cucina era la più grande, seguito dalla camerata da letto e poi l'ufficio che era un semplice sgabuzzino con un trascrittore automatico. Vorko gli spiegò  di come fosse poco comune mandare messaggio al di fuori del pianeta, così come riceverli. L'ex-Senatore se ne fecce una ragione, salì verso la camera da letto e si sdraiò e pensò: "Quindi questo è cosa mi ha riservato il fato? Forse avrò fatto così tanto male da meritarmelo?". 

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