Epilogo

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Ferragosto è arrivato in un batter d'occhio.

L'estate sembrava essere appena cominciata e nel giro di un soffio di vento, Harry si è ritrovato nella casa di qualcuno che non conosce a festeggiare ferragosto. Ha scoperto questa festività italiana quando, un paio di settimane fa, i ragazzi hanno cominciato a chiedere ad intervalli regolari di dieci minuti: "ragazzi ma a ferragosto che facciamo?". Alla fine hanno accettato un invito di un ragazzo che conosce Niall, uno che con molte probabilità ha rimorchiato quest'estate e che adesso non se lo sta filando, considerando il suo brutto umore.

La vista però è incredibile, il terrazzo affaccia su un panorama mozzafiato di Roma ed è proprio qui che questo Andrea ha organizzato la festa più rumorosa della Capitale.

I cinque ragazzi hanno occupato un paio di divani ma Harry è spalmato sulle gambe di Louis, che gli sta lasciando baci sul collo distraendolo dalle chiacchiere con i ragazzi. E sarebbe pronto a giurare che non sono sempre così, che nonostante la loro storia sia cominciata solo un paio di settimane fa, sono piuttosto discreti quando sono insieme ai ragazzi perché non vogliono sembrare sdolcinati.

E sono state due settimane incredibili, bellissime sotto ogni punto di vista.

Harry ha cominciato a lavorare al Coming Out, anche se si tratta di un contratto di un mese. E gli piace tantissimo destreggiarsi tra i cocktail, i clienti gentili, i suoi colleghi che sono anche i migliori amici che abbia mai avuto in ventidue anni di vita. Però le giornate stanno volando con tutti questi impegni e sono già trascorse due settimane. Due settimane da quando lui e Louis si sono baciati in ascensore, due settimane dall'inizio del suo lavoro al locale e sono anche due le settimane che mancano alla sua partenza per Londra.

Sta facendo del suo meglio per non pensarci e per viversi il qui e ora, come si è ripromesso di fare quando ha messo piede a Roma la prima volta. Ed è quasi facile riuscirci in momenti come questi, quando è tra le braccia di Louis che lo stringe, che lo bacia, che gli sposta i capelli dall'orecchio e gli sussurra parole sfacciate, quando sono in mezzo ai loro amici e alla musica e al centro di una Roma che stasera è più bella del solito.

"Non sei riuscito a rimorchiare?" chiede Zayn a Niall, quando nota l'amico stranamente silenzioso.

"Certo che ci sono riuscito" risponde Niall. "Solo che non ho voglia."

Harry lo guarda, confuso e divertito. "Tu? Non ne hai voglia?"

"Non posso semplicemente voler passare una serata con i miei amici?"

"Calma, fratello" lo riprende Louis, osservandolo con curiosità. "Ehi, che ti prende?"

"Mi prende che non vi sopporto" sbotta Niall, con l'aria di chi stava aspettando soltanto una domanda come quella che gli ha posto Louis per poter esplodere. "Vi comportate come se niente fosse. Sorridete, siete allegri e felici quando è - è il 15 agosto, è il 15 agosto e tra due settimane sarà settembre e tutto cambierà. Harry torna a Londra, io perdo il coinquilino migliore che abbia mai avuto e Louis... Louis, tu dove sarai? Dove andrai? E lo so da quando ti ho conosciuto che questo momento sarebbe arrivato ma questo non significa che sarà facile. Noi siamo amici, siamo un gruppo, siamo - siamo gli One Direction."

"Siamo gli... cosa?" gli chiede Liam.

"One Direction, ci ho definito in questo modo e non osate ridere, ok? Parlavo con un mio collega di voi e ho detto che è incredibile quello che abbiamo, perché siamo così tanto in sintonia e sembriamo muoverci sempre nella stessa, unica direzione. Così ho pensato che potremmo formare una band e chiamarla così, mi sembra un bel nome e poi anche se facciamo tutti schifo a cantare potremmo fare un po' di caos con la musica alta e non si capirebbe - "

Vacanze RomaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora