Vacanze Romane

Dovrai correre il rischio

Harry si rigira più volte tra le coperte, nascondendo la testa sotto al cuscino e premendoselo contro l'orecchio per riuscire a camuffare i rumori che provengono dalla camera affianco alla sua. Peccato però che la risata di Niall unita poi ai versi sgradevoli che sta facendo a letto con il suo partner, sfidano ogni legge del suono. Ha letteralmente trascorso le ultime due ore qui in questa stanza a chiedersi quante volte sia possibile fare sesso nel giro di una sera prima di crollare.

Lui e il suo ex non sono mai stati così tanto passionali, mai, tra loro il sesso durava dieci minuti scarsi e dopo James crollava sfinito accanto a lui con il fiato corto. Non pensava si potesse fare sesso così. Certo, non è un santo, li ha visti pure lui dei porno nella sua vita ma pensava che quella fosse tutta finzione. Niall è la prova che invece non è così.

Per qualche istante dall'altra stanza non arriva che silenzio, e sta quasi per illudersi che abbiano davvero finito, quando improvvisamente un gemito particolarmente acuto lo fa rabbrividire. Sposta immediatamente il lenzuolo e si alza di scatto dal letto, così senza pensarci, e non lo sa neanche lui cosa gli sta passando per la testa. Sa solo che è passata mezzanotte quando all'improvviso si ritrova con i pantaloni della tuta e una vecchia t-shirt addosso pronto per uscire.

E per andare chissà dove.

***

Harry prende il primo autobus notturno che passa alla fermata vicino casa e ci salta su, e solo quando si ritrova seduto sul mezzo semivuoto si rende conto di non aver pensato abbastanza. Se una parte di lui è tentata dalla possibilità di scendere alla prossima fermata e ritornare a casa a piedi, l'altra ha intenzione di andare fino in fondo a questo primo colpo di testa. Non era mai uscito da solo di casa in piena notte, non lo ha mai fatto quando era ad Holmes Chapel che conosceva bene come le sue tasche e forse cominciare a farlo proprio qui a Roma che non conosce affatto non è stata un'idea grandiosa, per questo motivo si ritrova a rimanere sull'autobus per un tempo piuttosto lungo. Non conosce nessuna delle fermate, non ancora, e non ha intenzione di perdersi nella città più grande in cui sia mai stato prima d'ora.

Per quanto stasera avesse voglia di essere avventuroso, si sente abbastanza sicuro solo l'autobus si ferma nelle vicinanze del Colosseo:  ha visto questa zona più di una volta, per questo decide di scendere qui e di fare una passeggiata in questa zona qui.

Camminando si imbatte in tante persone, certo non molte perché è comunque molto tardi, ma qualcuno in giro ovviamente c'è: qualche coppia che si bacia in disparte sui muretti, qualche gruppo di amici che fuma e due persone anziane che camminano mano nella mano. Improvvisamente, gli sale a gala tutta la tristezza che ha provato a trattenere fino ad ora.

Lo sa che deve affrontare la rottura con James come una opportunità di crescere e di godersi gli anni che ha messo da parte quando si sono messi insieme, il problema è che non è facile pensare all'aspetto positivo della faccenda, non quando ha amato James più di ogni altra cosa al mondo. Lo ha amato così tanto che quando lo ha perso si è sentito come se gli avessero strappato via una gamba. James era tutto per lui, era il suo migliore amico, prima di mettersi con lui era sicuro che lo avrebbe avuto nella sua vita per sempre e così sarebbe stato se non si fossero innamorati l'uno dell'altro.

E forse è questo il motivo per cui non riesce a fare come Niall, ad uscire e a rimorchiare un tizio a caso. Come può farlo quando ha ancora così tanto la testa piena di pensieri?

Intanto che pensa a tutto questo, senza neanche accorgersi ha imboccato la Gay Street di fronte al Colosseo. Non c'è tantissima gente, e il motivo è che, considerata la saracinesca abbassata a metà, il Coming Out ha chiuso da poco. Ci sono soltanto alcuni ragazzi seduti di fronte, sul muretto, che parlottano a bassa voce. Per quanto Harry si sia sentito avventuroso, questa sera, non gli sembra il caso di intromettersi e va direttamente verso il locale.