Capitolo 17: Feel Something.

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Forse questo sarà uno degli ultimi capitoli che posterò nonostante non abbia finito la storia. Voti, commenti e visualizzazioni sono veramente bassi rispetto a mesi fa e mi sembra di star scrivendo per le solite due persone in croce. Capisco di essere sparita per mesi e che quindi molte persone non seguano più questa storia ma davvero, capitemi quando dico che mi passa la voglia di scrivere.

Pope non perse tempo, e non appena le auto dei nostri concorrenti si allontanarono da Angel Oak si lanciò in direzione della quercia seguito a ruota dal resto di noi.
Quello che ci trovammo davanti, e riuscivamo finalmente a vedere bene e da vicino, era una bara di metallo con all'interno i resti della moglie di Denmark, Cecilia Tanny.

-Non stava parlando della croce, ha seppellito lei ai piedi dell'angelo.-

-Il vero tesoro...- Mormorai sentendo il cuore stringersi.

-Sua moglie.-

Ci accovacciamo tutti accanto al nostro migliore amico vicino ai resti di Cecilia Tanny, quel silenzio che ci circondava tutt'altro che imbarazzante, ne avevamo bisogno, almeno per un attimo.

-Denmark è stato impiccato per aver seppellito sua moglie, e adesso hanno profanato la sua tomba.- Sussurrò Pope afferrando una spilla col nome della donna e spolverandola con le dita.
Tirai su col naso guardando con un sorriso simpatetico il ragazzo. Niente di tutto questo era facile e la sua frustrazione e tristezza erano assolutamente giustificabili.
Affianco a me anche Sarah aveva trovato qualcosa.

-Questo dev'essere appartenuto a Denmark.- Ci disse girandosi fra le dita un anello dorato. -La sua fede nuziale.-
Sarah e John B si scambiarono uno sguardo, apparentemente senza significato ma in realtà i due era come se avessero avuto un'intera conversazione in quella manciata di secondi.

Sarah e Pope riposero gli oggetti nella bara, quest'ultimo ci guardò uno ad uno con gli occhi lucidi ma pieni di determinazione. -Non possiamo lasciarla così.-

-Non lo faremo.- Confermo John B guardando il ragazzo ed intendendolo al 100%.

**

JJ diede gli ultimi colpi con la pala al terreno in modo tale che fosse il più piano ed uniforme possibile sopra la bara di Cecilia Tanny, ai piedi di Angel Oak. Sorrisi al mio ragazzo camminando verso di lui.

-Tutto bene?- Gli chiesi prendendo la pala dalle sue mani e poggiandola al suolo mentre il biondo si infilava nuovamente la sua giacca.

Annuì guardandomi negli occhi dolcemente.
-Mi dispiace per Pope, ci sperava davvero tanto.-

-Beh, non possiamo darci per vinti proprio ora, no?- Gli domandai retorica.

Il biondo sgranò gli occhi evidentemente non aspettandosi un'attitudine così positiva da parte mia. -Chi sei e cosa hai fatto alla mia Harlow?- Mi chiese sarcastico ridendo.

-Sono stufa di essere sempre negativa.- Scrollai le spalle prendendogli la mano e giocherellando con le sue dita, il che era qualcosa mi ero accorta di fare molto spesso.

JJ mi sorrise guardandomi. -Okay penso davvero che ti abbiano scambiata quando non stavo guardando.- Alzai gli occhi al cielo alzandomi sulle punte dei piedi per baciare il mio ragazzo.

-Hey, voi due.- Ci richiamò John B. -Se avete finito di scambiarvi saliva riuscite a prestare attenzione per un attimo?-
Il biondo sbuffò facendomi ridere. -Non fare il geloso John B, vuoi un bacetto?- Gli domandò facendo finta di mettersi del burro cacao sulle labbra.
Il moro alzò gli occhi al cielo cercando però di trattenere un sorriso.

-Non capisco.- Iniziò a parlare Pope, la frustrazione più che ovvia nella sua voce. -Cioè, avete visto la mappa. Denmark nasconde l'oro e nessuno lo riesce a trovare per più di 170 anni, e poi manda un messaggio a suo figlio Robert per farlo venire qui alla tomba di sua madre, ma questo messaggio non gli arriva.-

Crossfire; JJ Maybank²Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora