Capitolo 4

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«In realtà professore, quello che dice sulle fiabe è errato. Tutti possono leggerle, bambini e adulti.»
«Quindi presupponi che anche un uomo della mia età possa leggere delle favolette per bambini?»
«Se permette, non sono semplici favolette, sono fiabe e dietro a esse possiamo trovare molte somiglianze con molti autori che studiamo.» se prima non avessi mai seguito una discussione tra un professore e uno studente, ora il fatto che proprio Dalila, la ragazza timida che ho conosciuto ieri sera, si stia mettendo contro il Professore Browne, mi attirava molto.
«Per esempio la vera storia di Peter pan e il ritratto di Dorian Gray? allora illuminaci.» stava veramente menzionando il grande Peter Pan.
«L'autore Barrie, scrive questa stupenda fiaba ispirandosi all'infanzia che ha trascorso, trattando il tema della eterna giovinezza, e della paura di invecchiare, non si può paragona-re all'eterna giovinezza che voleva Dorian Gray.» - «Barrie tratta della fase della fanciullezza e della sindrome che ne prende il titolo dell'opera, Wilde descrive un uomo adulto che per non perdere i privilegi di un uomo, vuole la giovinezza per sé.» non ci posso credere ha in zittito il prof, prima che ribattesse, mi esce involontariamente un "Sono d'accordo con la signorina Williams". Tutti si girarono per guardarmi, ma per fortuna il signor. Browne, ha troncato la conversazione.
Come siamo passati all'utilità delle fiabe e una discussione su una cosa ancora più grande.
«Va bene così ragazzi potete andare.» subito sono piombata fuori dall'aula per raggiungerla, ma lei aveva un passo molto più veloce del mio, così dovetti correre.
«Dalila, aspettami.» si ferma di scatto.
«Dimmi Wilson.» e allora capii la freddezza nella sua vo-ce, poco dopo nei suoi occhi, cosa avevo fatto, mi chiesi.
«Quanta freddezza, Little Bell.»
«Non ti piace più my lady?»
«A quanto pare così attiro la tua attenzione.»
«Ma tu guarda il piccolo Peter pan si è disperso nella sua isola? Non riesci neanche ad avere una conversazione seria.»
«Ora mi dici perché sei cosi scontrosa?» sospirò.
«Niente mi ha solo innervosito il signor. Browne.»
«E te la prendi con me?»
«Eri lì davanti a me.»
«Bella spiegazione.»
«Mi dispiace.»
Eccoci qui, ci troviamo nell'adorata Oxford, in una sera qualunque, ancora per poco, nel dormitorio femminile. Amara per quella notte dormiva nella famosa Chatsworth House, ma non si poteva perdere la buonanotte dalla Lady Dalila. 
«Ricordati che l'acqua spegne il fuoco.» era sul ciglio del balcone, per qualche secondo ho pensato che cadesse, ma aveva equilibrio e niente poteva fermare Amara Wilson, se l'obiettivo era la piccola e innocente Dalila Williams.
«Ma io non spegnerei mai le tue fiamme. Dalila tacque.
Era allora che le lucciole iniziarono a svolazzare tra le due ragazze, illuminando quella serata, che era appena iniziata.
«Mi fai entrare Williams?»
«Mi piace dove stai, sul mio balcone alla "Peter pan" dov'è campanellino?»
«Proprio difronte a me.» - «Mi perdoni?» scende dal balcone e si avvicina di più.
«Per questo.» cercò di baciarla ma la Lady si scansa.
«Sai un po' mi sei mancata.»
«Solo un po'?»
«Piccola lord non sai che un lupo osserva tante stelle.» fece una pausa e indicò il cielo.
«Ma ulula solo alla luna.» continuò.
«Piccola lady mi stai dicendo che hai occhi solo per me?»
«Non essere incredula.»
«Allora perché qualche secondo fa mi hai scansato?»
«È tardi, scendi dal balcone a domani Wilson.» Poi continuò: «Ti chiamerò my lord ma pensa al femminile la mia Lord.» annuii e se ne andò in quella notte stellata.

NeverlandWhere stories live. Discover now