Six

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Il mio umore oggi è a livelli alti, e sapete perché? Perché è finalmente arrivato il wick-end, ciò significa rilassarsi senza sentire gossip di tutti i tipi, senza persone poco gradite e sicuramente senza Mister muscolo che spunta da qualsiasi angolo, in qualsiasi momento.
Mi alzo dal letto pensando che questo sia l'ultimo sforzo, perché poi per un giorno posso dormire tranquillamente senza sentire il rumore metallico che emana quell'oggetto sul mio comodino.
Mi vesto, ovviamente felpone e jeans, che vi aspettate da me? Scendo di casa e mi dirigo alla fermata dell'autobus, oggi i miei genitori non mi hanno potuta accompagnare, quindi mi tocca prendere l'autobus, per la fretta non ho nemmeno fatto colazione e la mia pancia ne risente.
Quando arrivo alla fermata dell'autobus non trovo nessuno, strano penso, di solito c'è molta gente.
Sto aspettando l'autobus da esattamente mezz'ora e le lezioni a questo punto sono iniziate da un bel pezzo, mentre io sto qui, ad aspettare un'autobus che non sembra arrivare.
Al diavolo! Mi conviene fare la strada a piedi, magari arrivo in tempo per la seconda ora.
Non so se io abbia avuto un colpo di fortuna o meno dato che davanti a me è presente Mister muscolo in tutta la sua arroganza, intento a parlare con qualche ragazza mentre fuma. Cerco una strada alternativa per evitare di passarci davanti, ma non ne vedo uscita. Dovrebbero fare più strade!
Prendo un respiro e vado avanti sperando non mi noti, ecco la mia speranza è svanita appena sentii:
"così mi eviti, nanetta?"
"non ti sto evitando" dissi sostenendo il suo sguardo, cercando di dare l'impressione di essere sicura.
"ora se non ti dispiace avrei delle lezioni da seguire"
"sei in ritardo di 42 minuti e 29 secondi" disse guardando l'orologio.
"allora mi conviene fare subito" dissi andando avanti senza dire niente più.
Sentivo dei passi dietro di me, mi girai e non trovai nessuno, cosi decisi di accelerare il passo, mi sentivo osservata, fin troppo.
"sali" mi giro e trovo Dylan, ma che vuole mo?
"no"
"ti ho detto sali "
"perché dovrei"
"devi, ti senti osservata e hai ragione" come fa a saperlo? Spaventa entro in macchina.
"come lo sai?" la mia curiosità prende la meglio.
"lo so e basta." sembrava non voler rispondere alle mie domande ma non potevo tenere a freno la mia lingua.
"mi stavi seguendo?"
"ti importa?"
"si" affermai
"si" semplice diretto e coinciso.
"perché mi seguivi?"non ricevo risposta.
"come fai a sapere-"
"non ho voglia di rispondere alle tue stupide domande" STUPIDE?!
"non sono stupide, mi stavi seguendo, mi hai appena confermato il fatto che qualcuno mi stesse pedinando, come potrei non farti domande?"
"chiudendo la bocca" ho un'istinto di scendere dalla macchina in movimento, ma ho ansia che quella persona mi segua ancora e poi farei tardi a lezione, più di quanto io non ne abbia fatto già.
Arriviamo davanti scuola e sono la prima a scendere, non voglio stare un secondo di più con quell'essere.
"non si sbattono gli sportelli" trovatemi un soggetto di genere maschile che almeno in una volta non abbia detto questa frase.
"uh scusami per aver fatto del male al tuo gioiellino" dissi con una voce al dir poco stridula, sembrava quasi quella di Caroline.
"é cosi che ringrazi le persone che ti aiutano?"
"é cosi che tratti le persone?"
"la smetti di rispondere alle domande con altre domande?"
"almeno io rispondo tu manco quello fai" dopo aver detto ció mi incamminai nella scuola avendone già abbastanza, ed essendo consapevole che adesso mi aspetta un bel rimprovero da parte del professore, almeno ho fatto in tempo ad entrare alla seconda ora.
Grazie a Dylan.
No, forse.

Eilà🦋
Ieri non sono riuscita a pubblicare il capitolo perché sono stata tutto il pomeriggio a ripetere per la verifica di matematica. But oggi ne ho trovato il tempo quindi eccolo qui!
Ci vediamo al prossimo capitolo ;)
Bye.

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⏰ Last updated: Nov 12, 2021 ⏰

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