Un incontro voluto dal destino

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Mi trovo davanti al cancello del campo. Ho salutato la mia famiglia in fretta e furia ma va bene così non ho intenzione di parlare con Samu di questa cosa, perché riguarda solo me stesso.
A svegliarmi dai miei pensieri fu un ragazzo alto, moro e riccio, bello fottutamente bello direi, mi pare di aver letto di lui su una rivista credo si chiami Kiyoomi Sakusa, se non indossasse costantemente una mascherina farebbe invidia a tutti i modelli di Tokyo.
"Miya...Atsumu giusto?"
Cosa!? Mi conosce, spero di aver sentito bene, strano che non mi abbia confuso per mio fratello, capita SEMPRE.
"Si sono io... tu devi essere Kiyoomi Sakusa."
"Mi conosci?"
"Sarebbe strano il contrario, sei tra i migliori schiacciatori liceali del Giappone"
"Mi fa piacere essere considerato tale, ma sinceramente sono ancora lontano dal livello che voglio raggiungere."
Frustrazione? Rabbia? Irritazione? Non so, non so cosa io abbia provato in quel momento, ma guardandolo dritto nei suoi occhi neri come la pece ho percepito dell'invidia, non mi era mai successo prima e non credevo fosse possibile. Qualcuno invidioso del sottoscritto? Un semplice alzatore che vive all'ombra del suo gemello perfetto? Eppure l'ho sentita, eccome se l'ho sentita.
Oggi il suono di un battito ha riecheggiato nella mia mente , e quel battito per la prima volta nella mia vita non è dettato dalla rabbia.
Continuo a fissarlo intensamente senza dargli risposta ottenendo in cambio dei semplici sguardi pieni di perplessità.
"Entriamo?" mi dice poi, io annuisco alzando la testa e iniziando a correre verso la palestra dove però non c'è nessuno visto il largo anticipo con il quale sono arrivato. Io e Sakusa decidiamo di cambiarci, non lo critico per aver prima disinfettato tutto lo spogliatoio, voglio dire se è germofobico è giusto che faccia ciò che lo fa stare in qualche modo più tranquillo. Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, "Alza per me."
"Cosa?" rispondo perplesso.
"Alza per me, sei un alzatore no?"
"Ehm, si ma non so se le mie alzate vadano bene per te..."
"Andranno bene."
Dopo esserci posizionati, prendo la palla e inizio ad alzare, una, due, tre, quattro volte tutte a segno. Mi sembra di vedere un angelo volare in cielo, sono incantato a guardarlo e non posso farne a meno.

Sakuatsu.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora