Quella notte

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One shot scritta per il contest di LeFateDellaNotte

Era la notte di Halloween e, come tutti gli anni, sulla spiaggia della Baia di Long Island la nebbia che circondava il "Castello dei Fantasmi" si affievolì, lasciando intravedere qualche torre appartenente al maniero.
Il castello veniva chiamato così perché era sempre circondato da una nebbia fittissima che non lasciava intravedere niente durante quasi tutto l'anno; solo la notte di Halloween le cose cambiavano.
Molti si erano avventurati nella Foschia (così veniva chiamata la nebbia) ed altrettanti non tornavano dalla spedizione.
Nessuno aveva mai scoperto chi viveva nel tetro edificio, o almeno nessuno fino a quel giorno.

POV di Will
Speravo che almeno nel giorno di Halloween avrei potuto non lavorare..
Quella sera, Jackson aveva deciso di dare una festa a tema per festeggiare la ricorrenza e tutti i membri del gruppo di cui facevamo parte erano stati invitati.
Ovviamente io ero l'unico che non sarebbe riuscito ad andare alla festa per questioni lavorative...
Mentre penso alla faccenda sento il rumore di una notifica proveniente dal telefono.
Era Percy:

Ehi amico, mi dispiace che tu non possa venire..
Senti, ho deciso di posticipare la festa, così che anche tu possa partecipare.
Ci stai?
A dopo!😀

Alla vista di quel messaggio sorrido e gli rispondo.

Certo che ci sto!
A dopo!👋🏻

Dopo aver scritto il messaggio mi preparo e mi dirigo verso il Mc Donald's con la mia moto.
Mi consegnano il sacchetto con dentro un Happy Meal e leggo l'indirizzo.
Mi stupisco nel vedere che è l'indirizzo del Castello dei Fantasmi.
Forse, penso, scoprirò chi vive lì dentro, ma se mi perdessi?
Mi verrebbero a cercare o mi darebbero tutti semplicemente per disperso?
Mentre rifletto mi accorgo di essere arrivato a destinazione; parcheggio la moto e mi dirigo davanti alla famosa Foschia.
Sono sempre stato attratto da quel castello, lo ammetto, ma avevo sempre paura di non ritornare più indietro come altri prima di me..
Mi faccio coraggio e mi inoltro nella nebbia.
Mi accorgo, con grande sorpresa, di vederci perfettamente e mi incammino seguendo un sentiero.
Dopo quelle che mi sembrano ore, arrivo davanti ad un enorme castello totalmente nero.
Intimorito dalla grandezza dell'edificio, mi avvicino piano piano all'immenso portone e busso.
Passati alcuni minuti, la porta si spalanca con un sinistro cigolio ed io faccio la cosa più appropriata da fare in questi casi: entro!

POV di ????
Ero nella mia stanza a leggere un libro sulla mitologia greca, la mia passione, quando sento qualcuno che bussa al portone...
Dopo un secondo di smarrimento, ordino ad uno dei miei servitori di andare ad aprire.
Stavo aspettando la mia cena, un delizioso Happy Meal (con sorpresa da maschio, per la cronaca) anche se non pensavo sarebbe veramente arrivato.
Mi alzo sentendo il portone aprirsi, solo per controllare l'identità del mio ospite.
Mi avvicino all'ingresso senza farmi vedere e scorgo una chioma dorata riccioluta e degli occhi azzurro zaffiro.
Mi stropiccio delicatamente gli occhi per assicurarmi di non avere le allucinazioni.
Il biondo si volta verso di me: la sua pelle è alquanto pallida e questo rende ancora più evidenti le sue lentiggini cosparse per tutto il viso...
Spero non mi abbia visto e che i miei servitori non l'abbiano spaventato!

POV di Will
Appena entrato cerco con lo sguardo qualcuno a cui dare il sacchetto con l'ordine, ma non vedo nessuno..
Eppure sento una presenza vicino a me e mi sento strano..
Improvvisamente, la porta si chiude!
Mi giro di scatto e mi ritrovo faccia a faccia... con un fantasma!
Impallidisco alla vista dell'essere che, nel frattempo mi aveva chiesto cordialmente il motivo della mia visita.
"D-devo co-consegnare questo ordine al pro-proprietario del ca-castell-llo." rispondo tremando per la paura.
Egli mi fa strada nel corridoio ed ho il tempo di guardarmi attorno.
L'arredamento era del tipo appropriato ad un castello d'epoca.
Ogni minimo dettaglio sembrava risalire a secoli fa.
Mentre osservo un'armatura, mi sembra di scorgere un'ombra anche se solo per un attimo.
Il fantasma mi porta in un ampio salone al cui centro, spicca la foto di quella che sembra una famiglia: due bambini, un maschio ed una femmina, che si sorridono a vicenda e due adulti dallo sguardo dolce (presumibilmente i genitori dei bambini).
Mentre mi guardo attorno ancora stralunato, ma troppo impaurito per parlare, sento dei passi.
"Il padrone sta arrivando. La prego di aspettarlo qui." queste furono le ultime parole del fantasma, il quale, subito dopo, svanì.

Quella notte {Solangelo}Where stories live. Discover now