Quasi Natale

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"Draco, sono qui, scusa per il rit... Oh, Zabini?"
Ginny si era materializzata a casa di Draco e quando aveva fatto qualche passo per cercarlo, in cucina, si era ritrovata davanti l'ex Serpeverde.
"Oh, Weasley! Accomodati!" esclamò il moro, girandosi verso di lei: aveva un grembiule, stropicciato e macchiato, legato in vita e stava mescolando qualcosa in un pentolino sul fuoco, al suo fianco un calice sporco e due bottiglie di vino rosso. Ma cosa stava facendo, lì? E poi perché proprio quella sera? Quando sorrise ancora, voltandosi verso il fornello, Ginny vide chiaramente che il suo sorriso scomparve in un soffio e la ragazza corrugò la fronte, lievemente preoccupata. Era successo qualcosa?
"Certo che mi accomodo... Ma... Dov'è Draco?" chiese, guardinga, guardandosi intorno. Pensando che se fosse accaduto qualcosa a Draco, Zabini glielo avrebbe detto subito, si tranquillizzò, ma il modo strano di comportarsi del moro, la lasciava lo stesso perplessa. Tornò con lo sguardo al salottino e cercò di mettere a fuoco la stanza: era tutto come al solito, anche se negli ultimi giorni era apparso un albero di Natale vicino al camino. Tornò di là, sperando di trovare Draco.
Una volta nel salottino, però, non trovando ancora nessuno, pensò di liberarsi dell'oggetto che aveva in mano, così si avvicinò a quell'abete enorme, pieno di decorazioni e candele magiche e si chinò, appoggiando il suo pacchettino proprio vicino al vaso, un po' nascosto: se c'era anche Zabini era probabile che quella sera non sarebbe riuscita a darglielo.

"Ginevra, ce l'hai fatta!" Draco entrò in soggiorno mentre si allacciava la camicia bianca, pulita e profumata, infilata subito dopo la doccia. Aveva visto qualcuno vicino all'albero e per un attimo aveva avuto il pensiero che potesse essere Pansy e non lei. Invece una Ginevra fasciata in un bellissimo vestito verde e un golfino nero, sbatté la testa contro una delle candele e per poco non fece cadere della cera sui suoi capelli. Draco pensò che fosse la perfezione fatta a persona.
"Ah!" esclamò, spaventata, quando si voltò verso di lui, ma poi la sua fronte si aggrottò. "Sì, c'è stato un piccolo... ehm... imprevisto". Aveva detto che sarebbe andata da lui nel tardo pomeriggio e lui si era sentito vagamente preoccupato quando non l'aveva fatto. Il pensiero che potesse essere successo qualcosa gli aveva serrato la mente per tutto il tempo, ma non aveva potuto fare altro che aspettarla con pazienza.
Draco inclinò la testa mentre allacciava l'ultimo bottone e si infilava la camicia nei pantaloni. "Tutto bene?"
"Certo. Soprattutto ora che sono qui..." Si avvicinò a lui con il sorriso più bello del mondo e Draco si sentì meno stanco mentre lei gli passava le braccia intorno al torace e si alzava sulle punte per rubargli un bacio.
"Non spaventarti per quello che sto per dirti, ma..." mormorò, sottovoce, quando le sue labbra erano ancora vicino al suo viso e Draco corrugò la fronte: cos'era successo? C'era qualcosa di grave? Si staccò da lei per poterla guardare in faccia, ma la sua piccola sirena non sembrava preoccupata, anzi. "C'è Zabini nella tua cucina. Sta cucinando e indossa un grembiule tutto macchiato!" Draco si rilassò: non era successo niente di grave, pensò, guardando il viso di Ginevra brillare. Quella notte sarebbe rimasta da lui. Le accarezzò una guancia con il dorso delle dita, spostandole una ciocca di capelli. "Gooddlo oggi non poteva venire e ho chiamato lui" disse scherzosamente, riferendosi all'Elfo domestico dei Malfoy che puliva la casa e gli cucinava i pasti.
Continuò a guardarla: l'ultima settimana era stata così brutta che lei, che avrebbe potuto illuminare un bosco di notte, sarebbe stata l'unica sua luce. Sorrise della sua battuta, sperando che lei non gli chiedesse altro. Quando però aggrottò la fronte, cercò di rimediare: "Dopo cena lo mando via, mi spiace, si è presentato qui un'ora fa e non sapevo come..."

Ginny non si fece ingannare da quel sorriso. Non era il solito sorriso di Draco, sembrava stanco, e l'ultima volta che lei aveva visto nella stessa stanza i due ragazzi era stato nel bagno dei prefetti di Hogwarts e non era andata così bene: Draco stava male e si era ubriacato. Anche quella volta la sua camicia era aperta, ricordò con tenerezza. Come avrebbe voluto stringerlo più forte. Dalla cucina si sentì un fracasso di pentole sbatacchiate e tutti e due si girarono verso la porta. Quando Zabini si presentò sull'uscio ridendo e alzando il bicchiere in un brindisi immaginario, prima di vuotarlo in un fiato e sparire di nuovo in cucina, Ginny capì che qualcosa non stava andando per il verso giusto.
"Non c'è problema. Ma va tutto bene?" gli chiese, tentando di decifrare ogni sua espressione e ogni suo movimento.

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