Capitolo 7: Devo Aiutarla...

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Non chiusi un occhio quella notte... Rimasi pietrificato nel letto, scioccato per la vicenda di ieri...Non riuscivo a credere che mi avesse baciato era  cosi strano e inspiegabile che rimasi tutta la mattina a letto senza fare nulla, perciò non feci colazione e nemmeno pranzai.
Si erano fatte le 15:25, e feci un ultimo pensiero su Ayumi  e piansi... Perchè  mi preouccupai per il modo in cui stava vivendo... Sotto la pioggia... Fracida ogni minuto e... Con le lacrime agli occhi... Davvero.... Volevo aiutarla , sembrava una senzatetto e immaginavo che se chiedesse  un' autostop nessuno si fermasse... L'avevano scambiata per una tossica dipendente, dio mio povera ragazza, non so cosa fare.
Si fecero le 16:22 e decisi di mangiare un piatto di ramen, altrimenti morivo di fame ma mentre presi, l'ultimo boccone e prima che entrasse nella mia bocca affamata come un lupo... Suono il campanello e rimasi abbastanza irritato perchè ero depresso e non volevo ricevere visite... Ma quella suonata di campanello  la rimpiassi perchè quella che bussò era Ayumi... In lacrime e trucco sbavato... Stessa maglietta di ieri pomeriggio ma stavolta sporca di terra e fracida di pioggia, i suoi capelli erano "spenti" non erano piu rossi come tre giorni fa. Non dissi una parola, e nemmeno lei parlò, rimasimo un paio di secondi a fissarci dritto negli occhi, in quei occhi potevo vedere la sofferenza che provava in quel momento, poi mi spostai dalla porta facendoci segno di entrare e lei corse dentro quasi inciampando, andò e si chiuse in bagno.
Feci finta di niente e finì di mangiare, quando all improvviso sentì lo specchio del bagno rompersi e un urlo agghiacciante, seguito da un pianto straziante. A quel punto molto preouccupato corsi in bagno ma la porta era chiusa quindi urlando «AYUMI CHE SUCCEDE!!!» non ricevetti risposta e a questo punto decisi di sfondare la porta... Sapevo che conoscendo il signor Hirano, per questo gesto avrei dovuto pagare i danni, ma non ne me importò niente perchè li c'era una persona che stavo ri-amando.
Sfondai la porta dopo il terzo tentativo e vidi uno spettacolo terrificante... Ayumi spaccò lo specchio, ne prese un frammento molto grande e affilato e... Si tagliò un polso... Precisamente la vena del polso sinistro, vidi il lavandino completamente sporco di sangue e Ayumi era svenuta probalbimente per il dolore subito dal taglio, la sua mano,polso e maglia erano sanguinanti così come il lavandino. Terrorizato e scioccato dalla visione, corsi allo sgabuzzino e trovai il kit di pronto soccorso casalingo, lo aprì davvero di fretta che i medicinali caddero per terra inclusa una fasciatura, non ci pensai due volte e ri-corsi in bagno e gli fasciai il polso, presi Ayumi tra le mie braccia e la buttai sul letto aspettando che si svegliasse. Mi presi cura di lei come un fratello non la lasciai sola nemmeno un instante. Guardai il suo viso perfetto e i suoi occhi chiusi... Nel frattempo per non farla ammalare la spogliai...  Ripeto che non sono un pervertito quindi la lasciai in reggiseno e tutto il resto . Presi solo la maglietta e i pantaloni e li misi nella lavatrice.
Si fecero le 19:15 e Ayumi si svegliò.
Si guardò intorno confusa e quando vide il suo corpo in intimo si arrossì...
Io entrai  in camera e Ayumi mi disse con voce straziata «Sei tu che mi hai spogliata? Dove sono i miei vestiti?» gli risposi «I tuoi vestiti sono nella lavatrice puliti e profumati... Scusami se lo fatto, comunque non ti ho toccato lo giuro... Ti ho anche fasciato  il polso, fa ancora male?» lei si tranquilizzò, si guardo il polso ma non riusciva a muoverlo, ogni volta che spostava il braccio anche solo di un millimetro, urlava di dolore, perciò gli dissi che per almeno una settimana doveva rimanere a letto.
Come lo so? Beh mio padre prima che morisse lui era un chirurgo... Mori 7 anni fa per un tumore ai polmoni, e ancora oggi quando lo penso piango... Ritornando alla faccenda di Ayumi, lei non mi disse nulla per quanto riguarda il motivo del taglio e nenmeno il perchè andava in giro come una senzatetto.
La lasciai sola in camera giusto per dargli il tempo di abituarsi all' ambiente di casa. Sapevo che voleva un posto dove stare quindi quando me lo chiese gli risposi si senza problemi , erano le 20:35 avevo fame, quindi cucinai una pizza sia per me che per Ayumi. Mentre le pizze erano in forno andai in camera e vidi Ayumi guardarsi il polso, gli dissi «Ehy come va?» lei rispose «Fa un male cane!!! Cavolo» io gli dissi con aria rassegnata «Mi dispiace moltissimo, ho fatto il possibile lo giuro» a quel punto caddi in lacrime, ma lei rispose «No, non preoucupparti è tutto ok... Non ce bisogno di piangere. Sei molto sensibile vedo e anche cosi dolce» dopo questa risposta smisi di piangere e arrossendo gli risposi «G-grazie... Riesci ad alzarti o vuoi una mano? Sto preparando la cena» lei mi interruppe dicendo «Nono!! Non voglio farti sprecare cibo per me» gli risposi «Ehy hai bisogno di mangiare, saranno due giorni che non metti qualcosa sotto i denti. Dai ti aiuto io» la aiutai ad alzarsi cercando di non muovere troppo il braccio. Arrivammo in cucina ma devo ammettere che mi imbarazzava vedere Ayumi camminare in reggiseno e mutandine... Ci sedettimo, ci gurdammo dritto negli occhi per circa due minuti fino a quando il silenzio si interuppe con l'allarme del fornello, che indicava che la pizza era pronta, perciò la sfornai e la servì ad Ayumi, che mi disse «Grazie, sembra deliziosa Yum!!» Ayumi si gettò su la pizza come un cane randagio che non mangiava da giorni. Io mangiai con molta calma e Ayumi invece la finì prima di me, mi disse facendomi i complimenti «Wow questa pizza era gustosa!!! Comunque posso farmi una doccia? Voglio levarmi il sudore di dosso» io gli feci un gesto di approvazione e lei andò.
Dopo la cena andai in camera, mi misi il pigiama e mi buttai sul letto. Quando all'improvviso la porta si aprì e entro Ayumi in accappatoio... I suoi capelli erano tornati lucenti e rosso fiamma, ed erano lisci come l'olio. Ayumi si mise dalla parte destra del futon e io guardando verso sinistra, evitai di guardarla perchè si tolse l'accappatoio e rimase completamente nuda... Ayumi si voltò molte volte, sicuramente voleva vedere se la stessi guardando. Alla fine si rimise lo stesso reggiseno e mutandine, dato che era l'unico paio che possedeva, Ayumi dormì  alla mia destra...  Rimasi tranquillo perchè nella tradizione giapponese anche se i conquilini non erano fidanzati, dormono lo stesso insieme.
Lasciammo le due lampadine accese, e io chiusi gli occhi... Dopo trenta minuti Ayumi mi svegliò delicatamente per chiedermi «Alex scusa se ti sveglio in piena notte... Ma volevo chiederti se a te non ti darà fastidio che dormirò completamente nuda... Beh si Alex non sconvolgerti, qui in Giappone quasi tutti dormono nudi.» ridemmo entrambi e io gli dissi «Certo che puoi ma non cerchiamo di non toccarci ahaha» Ayumi mi abbracciò dicendomi «Grazie mille»  poi si tolse la sua biancheria e tornò a letto. Fu una nottata tranquilla, dormì senza fastidio, anzi voglio ammettere una cosa... I suoi capelli mi toccarono la schiena dandomi una sensazione di sicurezza e affetto su di lei. Mi stavo innamorando di nuovo di Ayumi.

La Ragazza Di OsakaWhere stories live. Discover now