Ci risiamo

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Dopo qualche ora mi sveglio ma non per colpa della sveglia che avevo messo, bensì della tua voce.

"Tesoro" ti sento dire.

"Mh?" Rispondo io rimanendo con gli occhi chiusi e la testa sul cuscino.

"Tesoroo" dici ancora.

"Mmmmh?" rispondo ancora rimanendo sempre nella stessa posizione.

"Tesor-" dici ancora ma io ti interrompo alzando la testa e girandola verso di te.

"Cosa?" Chiedo.

"Buongiorno" dici ridendo.

"Tu" con agilità mi posiziono a cavalcioni su di te bloccandoti le mani sopra la testa. "Stavo dormendo così bene" aggiungo dopo.

"Oh, chiedo venia Heda" rispondi tu sorridendo.

"Oh no no. Chiederai scusa dopo" dico avvicinandomi al tuo viso senza mai sfiorare le tue labbra.

"Abbiamo..." Dici e non so come le posizioni si invertono sul letto, ora sei tu al comando mentre ti trovi in mezzo alle mie gambe. "...un sacco di cose da fare comandate" finisce la tua frase sotto i miei occhi sgranati.

"Come? Tu hai appena..." Continuo a guardarti mentre posiziono le mani sui tuoi glutei e li stringo un po'. Subito ti attacchi alle mie labbra ed io ti tolgo la maglia.

"Forse...per oggi... rimaniamo qui" dici tra un sospiro e l'altro.

"Si...abbiamo due giorni" dico mentre ti bacio il collo.

"Eh pensare...che non mi volevi...neanche in camera all'inizio" dici tra un bacio e l'altro.

"Dico tante stronzate" rispondo io prima di ribaltare di nuovo le posizioni. "Basta parlare"

Inutile dire che il pranzo lo abbiamo saltato e quando decidiamo di alzarci dal letto per andare a fare un altra doccia notiamo che sono le sei e mezza di sera.

"Amore" mi chiami dalla cucina, io sono in camera a finire di prepararmi.

"Dimmi" urlo per farmi sentire.

"Ho fame" dici e mi metto a ridere. Mi alzo dal letto e ti raggiungo.

"Se sei pronta ti porto a mangiare in un bel posto" dico io prendendoti per la vita e avvicinandoti a me.

"Devo mettere solo i tacchi" dici prima di darmi un bacio e allontanarti.

Pochi minuti dopo mi raggiungi di nuovo, hai i tacchi e un cappello elegante. Io ci provo ogni volta a non fartelo mettere, la tua risposta é sempre la stessa: 'non voglio vedere negli occhi della gente pietà per me'. Alcune volte le persone non sanno come comportarsi, se non dicono niente sono i loro sguardi a parlare per loro, se vedono una ragazza andata in contro a chemioterapia o una persona diversamente abile o qualsiasi altra cosa, i loro commenti, verbali o non, hanno sempre la stessa parola: 'poverino'. Poverino cosa? Poverino perché ha avuto il cancro e ha vinto la sua battaglia o comunque si sta impegnando per poterla vincere? Poverino perché é seduto su una carrozzina o perché ha una malattia genetica? Poverino per cosa esattamente? Beh vorrei dire a tutte quelle persone che provano pietà per una persona, di guardarli con gli stessi occhi con cui si guarda un altra persona, perché non c'è motivo di guardarli in un altro modo. Ad esempio la mia amica Raven, ormai invalida perché senza una gamba, vi prenderebbe a calci in culo più forte di come farebbe un altra persona. Quindi non guardate la mia ragazza come fosse scontato che possa perdere, vi informo che ha già vinto e non guardate la mia amica come se fosse incapace di fare qualcosa, non guardate con quegli occhi e basta.

"Vamos mi amor" dici sorridendo e prendendo la mia mano.

"Ah, pure lo spagnolo, mi stupisci Griffin" rispondo mentre chiamo l'ascensore.

OppostiWhere stories live. Discover now