Bastava chiedere cazzo

479 36 11
                                    

Il giorno dopo siamo ancora in ospedale, il dottore ha deciso che, finché non avrai ricevuto tutte e otto le dosi, rimarrai qui. Come ogni pomeriggio tutti i nostri amici e di tuoi genitori sono qui nella camera, ancora non sanno niente ed ora avranno la notizia. Tua madre da l'impressione di essere la più distrutta, ma conosco Raven ed Octavia, non lo danno a vedere ma sono distrutte quanto tua madre, loro si sono affezionate tanto a te e perderti le farebbe stare molto male...Alla fine è stato merito di Raven se ora stiamo insieme, lei ti ha integrata subito, con lo scopo anche di infastidirmi.

"Abbiamo una notizia da darvi" dici tu guardandoti le mani sconfitta, tutti mi guardano e decido di imitarti per non ridere. 

"Clarke, che succede?" chiede Lincoln. 

"La chemioterapia non sta funzionando e lo sapete" tutti annuiscono sconfitti. 

"Il midollo?" chiede tua madre. 

"Volevo arrivare proprio a questo" abbassi di nuovo la testa per poi rialzarla subito con un sorriso. "Lexa mi ha salvato la vita, il midollo funziona, quando avrò ricevuto tutte e otto le dosi sarò guarita completamente" dici e tutti iniziano a piangere, anche tuo padre e Lincoln si commuovono mentre tengono tra le braccia le persone che amano...si lo sanno tutti tranne loro che Lincoln ed Octavia provano qualcosa l'uno per l'altro. All'improvviso mi ritrovo con tutti che corrono verso di me che mi abbracciano e mi ringraziano. 

"Hey, ho fatto quello che va fatto" dico io sorridendo. 

"C'è un altra cosa però" la tua voce risuona della stanza, catturi l'attenzione di tutti i presenti e spieghi la parte mancante. "Il mio sangue con il midollo di Lexa ha cambiato colore, è diventato nero e un po' più denso. Non sanno perchè sia successa questa cosa, stanno analizzando il mio sangue...forse troveranno la cura a questa malattia" aggiungi e tutti ora sono più contenti di prima, non ho salvato solo te, insieme potremmo salvare milioni di persone che combattono questa bestia. 

"Ma è meraviglioso" risponde tuo padre. "Non che il tuo sangue sia nero invece di rosso, ma se questo non compromette niente e serve per una cura...va bene" specifica dopo. Poco dopo la porta si apre mostrando un dottore, non è quello che è sempre venuto, il dottor Wallace era anziano lui invece è giovane. 

"Salve signori, io sono il vostro nuovo dottore. Cage Wallace" dice sorridendo. 

"Dov'è il dottore che abbiamo avuto fino a ieri?" chiedo io stranita. 

"Mio padre è stato cambiato di reparto" certo, stesso cognome, dovevo immaginarlo che fossero parenti. 

"Cosa dobbiamo fare?" chiedi tu tranquilla, io non mi fido di questo ragazzo. Oltre il fatto che mi sembra un incapace, ho una brutta sensazione. 

"Verrete trasferiti in un altra struttura specializzata. Li abbiamo un laboratorio più grande per esaminare tutto" risponde con un ghigno. 

"Ok. Quando?" chiedi ma io ti guardo pregando di fermarti un attimo. 

"Ora" subito dopo entrano degli infermieri, ci iniettano qualcosa sul collo e tutto diventa nero. Prima di perdere completamente conoscenza però riesco a sentire una cosa. 

"Mount Weather" La struttura enorme qui a New York al confine con il Canada. Quella struttura è conosciuta per l'alta tecnologia presente al suo interno, tutti abbiamo sentito questo nome considerando che Mount Weather è anche la squadra del campionato scolastico. 

Non so quanto dura il viaggio, so solo che mi sveglio a causa del dolore alle ossa, soprattutto a quelle della gamba, quella dove ieri mi hanno tolto il midollo. Quando apro gli occhi non vedo bene, c'è una luce molto bassa di color verde, dopo qualche secondo metto a fuoco la vista e capisco che sono in trappola, sono chiusa in una fottuta gabbia e sono mezza nuda, ho soltanto una sorta di mutanda e una fascia per il seno.

OppostiWhere stories live. Discover now