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“Louis” disse semplicemente, portandosi le mani davanti alla faccia e lasciandosi andare in un grande pianto liberatorio.

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Non sapevo quello che avrei dovuto fare. Abbracciarlo? Dirgli di non preoccuparsi che andrà tutto bene? O forse, semplicemente rimanere in silenzio e aspettare che finisse di sfogarsi?

Dopo qualche altro minuto di incessante pensare a quello che avrei o non avrei dovuto fare, decisi di alzarmi e tenergli una mano. Harry inizialmente mi guardò confuso, ancora con gli occhi pieni di lacrime ma poi mi fece un piccolo sorriso e afferrò la mia mano.

“Perché sei venuto da me?” domandai una volta che raggiungemmo il divano; sedendoci uno al fianco dell’altro.

“Sei amica di Louis, lo conosci bene. Avevo bisogno di parlare con qualcuno che non fossero gli altri ragazzi” disse e si fermò a guardarmi per qualche momento, trattenendo una lacrima, per poi continuare “E poi ho litigato anche con loro.”

Rimasi a fissarlo per un tempo che mi sembrò infinito, anche se in realtà erano passati solamente pochi secondi. Continuavo a non capire il perché fosse venuto proprio da me. E’ vero, sono amica di Louis ma non solo la sola ad esserlo e sicuramente ci sono altre persone con cui Harry avrebbe potuto parlare. Qualcuno che non odiava.

“Harry, tu mi odi” dissi ridacchiando amaramente, ricordandogli ciò che mi aveva sempre detto provare nei miei confronti.

Lui sospirò e abbassò la testa, prendendosela tra le mani e scuotendola. “No Grace.. Voglio dire, si è vero non avevamo un buon rapporto ma non ti ho mai odiata. Solo non volevo che facessi soffrire il mio migliore amico.” disse con un tono di voce amaro; quel tono di voce in cui si poteva benissimo percepire il rammarico.

Non sapendo cosa dire, mi limitai solamente ad annuire.

“Comunque non siamo qui per parlare di me, raccontami quello che è successo.” gli dissi dopo qualche istante passato in silenzio.

Alle mie parole Harry alzò la testa di scatto e tutto quello che riuscii a percepire nei suoi occhi furono diverse emozioni, e purtroppo nessuna di esse sembrava essere positiva. Il suo sguardo era vuoto; pieno di dolore e sofferenza. A vederlo messo così male mi venne un groppo allo stomaco, e la voglia di abbracciarlo era tanta ma mi trattenni. Decisi che prima volevo stare ad ascoltare quello che era effettivamente successo e poi avrei fatto ciò che mi sentivo.
Vedendo che non parlava, gli feci un piccolo sorriso rassicurante per incitarlo a cominciare, sperando che potesse funzionare.

“Stavo parlando con Niall- disse, fermandosi qualche secondo per osservare la mia reazione poi continuò- Scusami. Stavo dicendo, stavo facendo quattro chiacchiere con lui e non so come ci siamo ritrovati a parlare di Fel, una delle sorelle di Louis” disse e mi guardò dritto negli occhi.

“E poi?” lo incitai a continuare il suo discorso.

“Avevo bisogno di confessare la cosa a qualcuno e in quel momento Niall mi sembrava il più adatto. Gli voglio bene, è come un fratello per me, e pensavo avrebbe capito. Ma non l’ha fatto” continuò con sconforto evidente nella sua voce.

Scandal || [n.h.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora