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Non riuscivo a smettere di piangere. Stavo vivendo l’inferno in terra e il medico non aveva ancora ufficializzato la cosa. Intorno a me c’erano i ragazzi che lo guardavano con aria distrutta e Louis si era lasciato andare in un pianto isterico.

Il più forte tra tutti noi sembrava essere Zayn, tolto Chris che lui nemmeno conosceva Niall. Zayn era sempre stato quello che riusciva a mascherare meglio le proprie emozioni. Non è che non soffrisse. Semplicemente teneva tutto per sè per poi sfogarsi in privato quando non c’era più nessuno. Fatta eccezione per Liam, quei due erano davvero inseparabili. Invidiavo la loro amicizia, non ne avevo mai vista una più bella e forte. A parte quella di Louis ed Harry che però ultimamente non se la passavano molto bene.

Scossi la testa per scacciare tutti i pensieri che avevo e così, d’istinto e senza pesarci, mi buttai tra le braccia del ragazzo che avevo conosciuto quella sera stessa. Dopo qualche minuto sentimmo il dottore schiarirsi la voce per attirare la nostra attenzione. Ci girammo tutti a guardarlo, ormai stanchi e provati.

“Ragazzi- comincia il medico- l’intervento è stato molto complicato e credetemi quando dico che mi dispiace perché è davvero così ma-” non riuscì a concludere la frase che Zayn cominciò ad urlare.

“L’avete ucciso! Non avete fatto del vostro meglio per salvarlo e non ci rifili la balla del dispiacere perché non è così. Non vi può dispiacere per qualcuno che non avete mai conosciuto!” sbraitò in collera. Era la prima volta che lo vedevo così arrabbiato ma come dargli torto. Gli stavano per comunicare la morte di uno dei suoi più cari amici. Niall era come un fratello per lui, era un fratello per tutti loro. Ed era semplicemente la mia fottuta e completa vita. Fanculo ai dottori.

“Ragazzi- riprovò il medico- so che sono state ore difficili per tutti voi- fece segno a Zayn di chiudere la bocca poiché stava nuovamente cominciando ad urlare.- ma il vostro amico non è morto. Stavo dicendo, l’intervento è stato molto complicato e abbiamo rischiato di perderlo due volte ma non è successo. Il vostro amico è un guerriero. Dovreste essere fieri di lui” disse la fine tutto d’un fiato ma scandendo per bene ogni singola parola.


“I-il nostro amico è vivo?” chiese incerto Louis cercando di arrestare le lacrime che continuavano a bagnargli le guance.

“Si, ragazzi. Adesso è nella stanza 128 che sta riposando” disse il dottore, indicandoci la fine del lungo corridoio.

“Possiamo vederlo?” domandai ancora con la voce spezzata. Volevo vederlo, volevo baciarlo e volevo tenerlo stretto a me per tutta la notte. Consapevole del dolore che avrei provato quando l’indomani mattina, avrei dovuto lasciarlo.

“Uno alla volta ragazzi” disse e lo ringraziammo, incamminandoci poi verso la stanza 128.

Una volta arrivati davanti alla stanza in cui si trovava il nostro amico ci fermammo, prendendo un respiro profondo. Io mi misi sulla sedia che vi era nel corridoio e sbuffai sonoramente, stanca di tutta questa orribile situazione.

“Chi entra per primo?” chiese Liam portandosi le mani tra i capelli, che solo ora mi accorsi che aveva tagliato.

Mi schiarii un po’ la voce per poi cominciare a parlare. “Posso andare prima io?” chiesi titubante. L’unico con cui ero rimasta in buoni rapporti era Louis. Agli altri ragazzi non è mai andata giù il fatto che io abbia rotto con Niall solo, a detta loro, per i paparazzi. Peccato che per me la privacy significasse più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ciò che è mio, rimane mio.

“Grace, non per essere stronzo ma no” a rispondere alla mia domanda fu Liam.

“Liam- cominciai alzandomi e andando verso di lui, tenendomi comunque ad un certa distanza- so che mi odi ma per favore, fammi entrare per prima” conclusi quasi supplicandolo.

“Entra pure, fai come vuoi. Tanto hai sempre fatto di testa tua” mi accusò Zayn, che era rimasto in disparte fino a quel momento. Lo guardai con faccia scioccata e dispiaciuta, non volevo che pensassero queste cose di me. E’ vero, ogni tanto faccio di testa mia e sbaglio ma sono una ragazzina, è umano sbagliare a quest’età.

“Zayn” dissi solamente, non sapendo come continuare.

“No, davvero. Vai Grace. Prima entri, prima te ne vai” concluse lasciandomi un’occhiata di fuoco. Abbassai la testa amareggiata e mi avvicinai alla porta d’ingresso della stanza. Stavo per entrare quando sentii una voce sovrastare tutte le altre.

“Non le puoi parlare così, stronzo!” sbraitò Chris alzandosi dal suo posto e avvicinandosi pericolosamente al mulatto.

Ci mancava solo questa adesso. Fissai la maniglia della camera per qualche istante, allontanandomene poco dopo e andando verso i due ragazzi che di lì a poco si sarebbero messi le mani addosso.

“Io le parlo come cazzo voglio” disse Zayn afferrando Chris per il colletto della maglia.

“Non vedi che sta soffrendo? Forse più di tutti voi messi insieme” ribadì Chris, questa volta molto più calmo di qualche secondo prima.

“Più di noi dici?- ridacchiò nervoso Zayn- Forse non sai con chi hai a che fare, in che guaio ti sei cacciato- continuò prendendo un respiro e portando i suoi occhi su di me, guardandomi con disgusto- quella è solo una troia. Tutto quello che voleva da Niall era scoparselo e fottergli qualche soldo, tutto qui. Io farei attenzione fossi in te” sputò le ultime parole con disprezzo. Non avrei mai creduto che potesse arrivare a tanto. Quelle parole mi colpirono dritto al cuore, rompendolo in mille piccoli pezzettini. Iniziai a sentire gli occhi inumidirsi così, dopo aver lanciato uno sguardo a Chris, corsi dentro la camera di Niall. Chiudendola a chiave. Avevo bisogno di stare per un po’ di tempo da sola con lui. Nessun altro intorno a noi.

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Nota Autrice.

Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, lasciatemi dei commenti e dei voti, per favore. Poi, stavo pensando di iniziare a dedicare ogni capitolo ad una di voi. Ovviamente ogni capitolo sarà dedicato ad una ragazza diversa, fatemi sapere cosa e pensate. 
Ci sentiamo sabato prossimo o, se riesco, magari anche prima. Ciao bellezze x

Scandal || [n.h.]Where stories live. Discover now