Capitolo 25

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Una volta superato il livello avanzato di mago, la vita si allunga fino a mille anni, non è poi così strano che io e zia andassimo così d'accordo se paragonato alle nostre vere età.

Anche se zia superava i cento anni, in realtà il suo corpo e la sua mente erano quelli di una donna molto più giovane, mentre io che venivo da un altro mondo in cui la vita era molto più breve con i miei quarantadue anni da scapolo incallito, in pratica eravamo coetanei, anche perché quando si vive per mille anni la differenza di età non conta più molto. Cento o duecento anni di differenza tra le coppie viene accettato con tranquillità.

La convivenza ci stava cambiando e avvicinando, zia decise prendere l'elisir di lunga vita una sera a cena.

«Zia, ma lo prendi ora?»

«Sì. Con questo mio figlio sciagurato, se mi vedesse dopo che sono cambiata troppo, potrebbe decidere di non riconoscermi, se assiste al cambiamento non potrà fingere che non sono sua madre.»

«Madre!» Protestò il re, sbattendo le posate sul tavolo.

Zia mandò giù la pillola color oro e il processo per ringiovanire sembrava molto doloroso, lo capivo benissimo, oramai la conoscevo bene anche se lei non stava emettendo alcun suono.

Il corpo di zia iniziò a tremare come preso da una crisi convulsiva, mi alzai subito dal mio posto e corsi a soccorrerla, la adagia delicatamente a terra e mi assicurai che non si mordesse la lingua.

Il re era furioso e me ne disse tante, che voleva farmi tagliare la testa e cose così se fosse successo qualcosa alla regina madre.

La crisi durò un'ora e nessuno aveva più voglia di mangiare, rimanemmo tutti lì in attesa che si riprendesse.

Zia era sempre stata bella, ma la sua versione da diciottenne era davvero incredibile, i suoi bellissimi capelli viola e gli occhi della stessa tonalità, in un viso a dir poco armonioso, con la pelle liscia e perfetta.

Quando si riprese volle andare a specchiarsi, sembrò molto soddisfatta di quello che vide.

L'invecchiamento del corpo di un mago è dovuto all'incapacità del mago di raggiungere il livello avanzato, quando si raggiunge il livello intermedio la vita si allunga fino a cinquecento anni, in questo periodo il corpo continua ad invecchiare anche se lentamente, quei pochi che riescono a raggiungere il livello avanzato smettono di invecchiare e la vita si protrae fino a mille anni.

Mamma, ad esempio, era considerata un genio nella sua generazione, il suo corpo infatti aveva l'aspetto di una ventiquattrenne, perché era riuscita in breve tempo a raggiungere il livello avanzato e il suo invecchiamento si era fermato presto.

Quell'idiota di mio padre aveva l'aspetto di un sessantenne, quando sposò mamma aveva già duecentocinquant'anni ed era ancora a livello intermedio e li è rimasto continuando ad invecchiare.

Il loro matrimonio fu una imposizione tramite editto reale, del re stesso che aveva organizzato il loro matrimonio.

Da quello che mi ha raccontato mia sorella Alana, il nonno aveva reso un servigio al re e questo per premiarlo aveva organizzato per il figlio un matrimonio con una nobile, in pratica aveva venduto mamma al primo offerente.

Come la maggior parte di matrimoni tra nobili, non c'è amore. Le parti si ritrovano sposate senza conoscersi, lo trovo davvero degradante, per zia fu lo stesso, lei portava ancora dentro di sé molto rancore per questo verso il re suo padre.

"Non ci siamo mai amati." Mi confidò un giorno zia, eravamo a palazzo reale, la prima volta che mi aveva invitato. "Mio marito non contava nulla, non poteva governare né darmi ordini. Però ero obbligata ad avere figli da lui e lui si rifaceva con me, era molto violento ne uscivo insanguinata ogni volta. Molte volte ho rischiato di morire sotto di lui. Quando sono nati Varius e Desdemona, i miei figli, avendo assolto al mio dovere di mettere al mondo dei successori, non c'era più bisogno per me di sottostare alle sue violenze, feci sistemare questa ala del palazzo reale per ospitare me e i bambini." Disse zia abbracciando con gli occhi il posto dove ci trovavamo a prendere il tè. "Lui venne un giorno per costringermi a passare una notte insieme, ma si dimenticò che ero una maga avanzata e lo uccisi davanti ai miei figli. Non avrei mai voluto che assistessero ad una cosa del genere, ma era l'unico modo di proteggere me e loro, visto che era diventato violento anche con i bambini. Con gli anni aveva messo da parte la sua maschera di brava persona, con la quale aveva ingannato molti anche il re mio padre, ma se la toglieva quando era con me e dopo anche con Varius e Desdemona che diventarono i suoi bersagli, da cui andava quando voleva alleggerire lo stress. Quest'ala del palazzo reale doveva essere il luogo dove i bambini potevano sentirsi al sicuro, invece divenne quella dove io uccisi il loro padre."

Vivere in questo nuovo mondo, dove vengo continuamente abbracciato da mamma e dalle sorelle, anche quando non le reputavo di famiglia, perché non sapevo di essere veramente figlio e fratello, mi ha in qualche modo aperto a comportamenti che nel mio paese di origine sarebbero incettabili o almeno fuori dal nucleo familiare. 

Quel giorno, vedere zia in uno stato così pietoso mi spezzò il cuore, la ferita inflittagli dal suo ex marito era ancora profondamente radicata in lei, così le misi un braccio intorno alle spalle per consolarla e lei ricambiò il mio gesto. Rimanemmo così per un po', poi zia si riprese e tornò la solita sé.

UNA NUOVA VITAOnde as histórias ganham vida. Descobre agora