Capitolo 6

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La mattina dopo riprendemmo ad inoltrarci nella foresta, non trovai nulla di nuovo così non dovemmo fermarci, camminammo a lungo e macinammo molti chilometri, le mie sorelle sembravano soddisfatte.

All'improvviso sentimmo delle urla e dei ringhi.

«Sorelle, io vado a vedere, voi aspettatemi qui, potrebbe essere pericoloso, non allontanatevi.»

«Fai attenzione terzo fratello.»

Trecento metri più avanti c'era un branco di lupi, che stava circondato un nano che brandiva una grossa ascia, il nano sembrava essere in difficoltà e perdeva molto sangue da una gamba.

Presi subito la mia spada e attaccai i lupi, ne uccisi tre ma persi il mio fattore sorpresa. Ingaggiai una dura lotta e venni ferito dalle loro zanne, la mia spada si faceva pesante ma quando riuscii ad uccidere il capo branco gli altri lupi fuggirono, fu una mera fatalità, ero inciampato e la mia spada aveva trafitto in un punto vitale il lupo che era passato di lì mentre puntava al nano.

Vidi il nano svenire e nemmeno io ero troppo in forma. Tirai fuori le pillole dal mio anello di archiviazione, ne presi una emostatica, ma il flusso di sangue dalle mie ferite sembrava non voler diminuire, il sistema mi mandò il seguente messaggio:

ATTENZIONE: ELISIR EMOSTATICO DI GRADO INFIMO INGERITO.

ATTENZIONE: CRITICITA' IN CORSO – L'ELISIR INGERITO STA DANNEGGIANDO L'ORGANISMO DELL'OSPITE.

ATTIVATA PROCEDURA DI ESPLUSIONE DELLE TOSSINE

Vomitai un bolo di sangue, ma non potevo perdere tempo a riflettere su queste maledette pillole, presi una benda e la usai per fermare temporaneamente le emorragie delle mie ferite e quelle del nano svenuto.

Tirai fuori dal magazzino del sistema la radice del Fiore dalle Spine Ricurve e le foglie dell'albero Kat, iniziai a spremerle e schiacciarle per fare uscire il succo da cospargere sulle mie ferite, mi avvicinai al nano e anche lui non era messo bene, la ferita alla gamba sanguinava molto nonostante l'avessi fasciata stretta, tolsi il bendaggio e il sangue riprese a scorrere, usai subito gli estratti ricavati dalla spremitura della radice e delle foglie sulla ferita e il sangue si fermò subito, pulii la ferita dal sangue e ricoprii con un altro estratto per poi bendare con attenzione.

Il nano era molto grosso e sapevo che non sarei riuscito a spostarlo, così chiamai le mie sorelle.

«Terzo fratello sei ferito?»

«Un po', ma per fortuna avevo con me le erbe che avevo raccolto.»

«Terzo fratello, mamma ci ha dato degli elisir potenti per occasioni come queste, perché non li hai presi?»

«L'ho preso e mi ha quasi ucciso, era di grado infimo. Prendete i vostri elisir dagli anelli che vi ha dato mamma, voglio controllarli.»

Anche gli elisir delle mie sorelle erano di grado infimo, all'improvviso comparvero le tre guardie ombra, una di loro si rivolse a me e disse: «Signorino può consegnarci questi flaconi? Uno di noi tornerà alla magione per fare rapporto alla padrona.»

«Certo, prendeteli tutti per noi sono inutili, voi due potreste aiutarci a spostare il nano? Preferisco lasciare questo posto velocemente, l'odore del sangue è troppo forte, attirerà presto altri predatori.»

«Lasci fare a noi signorino.»

Ci spostammo di un chilometro verso nord, montammo le nostre tende e il nano fu adagiato dentro la mia. Le guardie ombra scomparvero poco dopo.

Il nano aveva lunghi capelli rossi e la barba altrettanto rossa e lunga. Da quel poco che potevo vedere dal suo viso sembrava abbastanza giovane. Alle dita aveva anelli con grosse pietre preziose e al collo una catena d'oro con un ciondolo formato da un diamante rosso grosso come il pugno di un bambino.

UNA NUOVA VITAWhere stories live. Discover now