14. Non solo un peso | Present;

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"Ho sempre dubitato di me

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"Ho sempre dubitato di me."

Le dita di Kacchan sono calde attorno al mio polso, forse perché le ha usate fino a pochi istanti fa per generare esplosioni. Mi attira a sé con un nuovo strattone e io incespico verso di lui. In tutta onestà, sono stufa di essere trattata come un pupazzo. È vero, sta facendo tutto questo per proteggermi (o meglio, per portare a termine la missione), ma questo non significa che possa trattarmi in questo modo.

Prima che possa riprendere a trascinarmi, punto i piedi e strattono via il braccio dalla sua presa. Forse, questa volta non se lo aspettava o stava stringendo con meno decisione, convinto che non mi sarei ribellata ancora, perché riesco a sfuggire alle sue dita e a riappropriarmi del mio braccio.

«Che cazzo fai, st...»

«Adesso basta. Ho finito di prendere ordini da te.»

L'espressione scioccata sul viso di Katsuki mi farebbe ridere, se durasse più di mezzo secondo e non fosse subito sostituita da un grugno incazzato da far paura. «Che cosa hai detto?» sibila, incredulo.

«Non intendo lasciarli qui» stabilisco, gettando un'occhiata a Mineta e Denki: il primo scoppia in lacrime di commozione e si profonde in una serie di inchini, mormorando "grazie, grazie, grazie"; Denki è completamente andato, perché sta ora conversando ingenuamente con un tronco. «Se hai così fretta di andartene, prego.» Gli indico la via con un gesto del braccio. «Ma io non abbandonerò degli amici in difficoltà, soprattutto dopo che questi mi hanno appena salvata.»

Sento lo sguardo di Eijiro scaldarmi la schiena, ma non mi giro a guardarlo, perché temo che, se lui fosse d'accordo con Bakugo, non sarei in grado di tenere il mio punto.

Bakugo mi fissa così intensamente che ho come l'impressione che se potesse uccidermi con la sola forza del pensiero lo farebbe senza pensarci su due volte e al diavolo la missione. Forse, sta anche valutando di farmi esplodere la testa, chissà.

«Sto perdendo la pazienza con te, mocciosa» ringhia infatti e con un passo torreggia di nuovo su di me. «Tu verrai con me, che ti piaccia oppure no.» Allunga un braccio e fa per afferrarmi di nuovo per un polso, ma Eijiro lo blocca prima che le sue dita possano anche solo sfiorarmi.

È lui a circondare il polso di Kacchan. Lo spinge indietro con una piccola pressione e si frappone tra me e lui. «Basta così, Bakugo. Stai davvero oltrepassando il limite. È vero, Haruka ha la priorità, ma che razza di eroi saremmo se lasciassimo indietro degli amici in difficoltà? Non so tu che tipo di eroe aspiri a diventare, ma io voglio essere un eroe che protegge tutti.»

Anche se mi sta dando la schiena, lo guardo con totale ammirazione.

Se prima pensavo di aver preso una semplice cotta per lui, adesso il sentimento che mi scalda il cuore si sta trasformando in qualcosa di diverso.

DISTANCEWhere stories live. Discover now