21.𝕋𝕙𝕖 𝕆𝕟𝕖 𝕎𝕚𝕥𝕙 𝕋𝕙𝕖 𝕂𝕚𝕔𝕜-𝕆𝕗𝕗

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Anche l'uomo più forte del mondo
ha bisogno
di avere una donna
al suo fianco,
perché quando la vita è un casino,
proprio come in una partita a scacchi,
la regina protegge il re.


Anche l'uomo più forte del mondoha bisognodi avere una donna al suo fianco,perché quando la vita è un casino,proprio come in una partita a scacchi,la regina protegge il re

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📍𝙼𝚘𝚗𝚝𝚊𝚞𝚔, 𝙷𝚊𝚖𝚙𝚝𝚘𝚗𝚜 (𝙻𝚘𝚗𝚐 𝙸𝚜𝚕𝚊𝚗𝚍)
𝟸𝟹.𝟺𝟶 𝚙.𝚖.

𝙳𝚎𝚌𝚎𝚖𝚋𝚎𝚛 𝟹𝟷𝚜𝚝

❧𝙃𝙖𝙧𝙧𝙮 𝙀.𝙎𝙩𝙮𝙡𝙚𝙨

✘✘✘
𝚀𝚞𝚊𝚕𝚌𝚘𝚜𝚒𝚗𝚊 𝚙𝚎𝚛 𝚎𝚗𝚝𝚛𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚎𝚕 𝚖𝚘𝚘𝚍,
𝚜𝚎𝚌𝚘𝚗𝚍𝚊 𝚜𝚕𝚒𝚍𝚎,
𝚜𝚎 𝚟𝚒 𝚟𝚊.
𝙱𝚞𝚘𝚗𝚊 𝚕𝚎𝚝𝚝𝚞𝚛𝚊.❥
✘✘✘

Le premesse di quel trentun Dicembre, sembravano non essere delle migliori.

Il salotto, contro ogni imposizione, straripava di gente.

L'alcool scorreva a fiumi, macchiando ogni superficie presente.

Ed io, dopo l'ultimo avvenimento, ero tutt'altro che motivato a procedere nei festeggiamenti.

«E quindi io-» sospiró, sedendosi sulla scrivania della biblioteca -che mio padre aveva ricavato dalla mansarda- «sarei capace di fare cosa?» sollevó un sopracciglio, passandosi l'indice sul labbro inferiore.

«Perchè non lo chiedi a quel tizio?» mormorai, indispettito, posando con veemenza i palmi ai lati del suo corpo «sono sicuro che sarebbe lieto di ripeterlo.»

Ci eravamo rifugiati all'ultimo piano di quella maledetta casa da pochi minuti, o meglio, mi ero costretto a farlo per evitare di rifare i connotati all'idiota che Louis aveva imbucato.

Avevo avuto necessità di rinchiudermi tra quelle quattro mura dopo averlo sentito elencare tutte le doti che, nella sua immaginazione, Vic possedeva.

Mi sentivo patetico, la mia gelosia a volte rasentava l'immaturità, ma ció che più mi faceva ribollire il sangue era la totale assenza di rispetto verso colei che, infantilmente, reputavo mia.

«Ma io voglio che me lo dica tu» sussurró, con un leggero tono di lamento nella sua voce, sollevando lentamente gli occhi verso di me e curvando le labbra in un piccolo dolce broncio.

Attorciglió la catenina che pendeva dal mio collo tra le sue dita, graffiando leggermente con le unghie la porzione di pelle lasciata scoperta dai lembi della camicia.

«Non cambierebbe» sottolineai, schiudendo le labbra per mascherare il sorriso che mi si stava stampando sul volto- era adorabile il modo in cui la punta del suo naso si arricciava, quasi impercettibilmente, quando le sue sopracciglia si corrugavano.

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