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Una luce filtra dalla finestra della camera di Chiara. Apro gli occhi, e vedo Chiara di fronte a me, ha la mia mano nella sua. È così cara. Non penso potrò mai trovare qualcuno come lei. Non ha avuto il minimo dubbio ieri quando l'ho chiamata. Aveva altri programmi ma li ha rinviati o forse nemmeno. So solo che ho chiamato e lei c'era. Io ero a pezzi e lei è arrivata. Sento una fitta di dolore al petto quando penso al perché ho dovuto chiamarla. Un groppo mi si forma in gola. Deglutisco e butto via quel pensiero. Devo essere felice. Spensierata. Devo farlo per Chiara. Per lei che si merita di avere un'amica presente come lei lo è per me. Per lei che è la mia anima gemella. Prendo il cuore e lo chiudo da qualche parte, in un angolo sperduto, lontano dove non posso sentire la sua sofferenza. Mi alzo dal letto, prendo il cellulare e mando un messaggio a Simone per chiedergli se vuole venire in sala con me oggi. Ballare riuscirà a sollevarmi. Mi risponde subito accettando la proposta. Poi decido di tranquillizzare Chiara. Vado in bagno e con il dentifricio le disegno un bel paio di baffi: è un gioco scemo, lo facciamo spesso. Chi prima si sveglia tortura l'altra. Poi mi ristendo di fianco a lei e faccio finta di niente. Mi muovo nel letto cercando di svegliarla. Ovviamente riesco nel mio intento. Comincia a stropicciarsi occhi e faccia sparpagliandosi ovunque il dentifricio, comincia a gridare come una pazza e direttamente a rincorrermi. I suoi genitori sono già usciti quindi per vendicarsi prende la nutella dalla dispensa.
"No, dai Chià! La nutella no! Quella appiccica ancora di più." Cerco di difendermi correndo. Suona il citofono e io sto proprio accanto quindi rispondo.
"Chi è?" Chiedo
"Sono Deddy! Vi ho portato i cornetti." sento dall'altra parte.
"Ma che carino il tuo fidanzato ci ha portato i..." non finisco la frase perchè 2 dita sporche di nutella mi inzaccherano la faccia da parte a parte passandomi sul naso. Quando entra Deddy in casa ci guarda stupito. Io sto ridendo, Chiara più di me. Io sporca di nutella, Chiara di dentifricio.
"Ma che è successo qui???" Chiede Deddy sorpreso di tanta ilarità che forse non si aspettava.
"Vieni qui, mio salvatore. Ho una fame da far paura!!"
Gli dico puntando la busta dei cornetti.
"Tu prenditi quello vuoto che la nutella ce l'hai già in faccia!!!" Mi dice Chiara.
"Non penso proprio. Doppia nutella per me!" Le rido in faccia.
Mentre stiamo mangiando il cornetto come due affamate che non si nutrono da mesi, Deddy comincia a farci foto. Dice che le userà contro di noi. Rido. È così bello ridere. Non smetterò per lui. Non smetterò solo perché lui non mi vuole nella sua vita. I due piccioncini mi accompagnano in accademia dove trovo Simone ad aspettarmi. Trascorro tutto il giorno in sala con lui. Montiamo una coreografia stupenda. Quando finisco alle 9 sono stremata. Sono contenta di poter tornare a casa e non trovare i miei genitori che saranno già usciti. Non riceverò domande. Al massimo dovrò evitarne qualcuna quando vedranno che stanotte dopo mesi ho dormito di nuovo a casa di sabato sera. Vado in doccia e quando esco posto il video della coreografia. Non nego che una parte di me spera che lui la veda. Spero che capisca cosa mi ha fatto ieri. Una parte di me vuole urlargli in faccia che mi ha distrutto. Ma voglio anche dire che non lo lascerò fare. Che reagirò. Che non sono più la ragazzina delle medie che non ha la forza e il coraggio di andare avanti e di affrontare la vita. Sì, ho delle insicurezze e me le porterò dietro. Forse per sempre. Forse no. La danza mi aiuterà. Chi mi vuol bene mi aiuterà.

Siamo a casa di Deddy. Sabato sera. Siamo in pochi. Solo ragazzi, arriverà Chiara tra poco. Vorrei arrivasse anche Giulia. Ma non ci spero. Vado sul terrazzo e alzo la testa. Guardo il cielo scuro, poche stelle. Penso a lei. Penso a Fregene. Che cretino. Se solo mi fossi fatto gli affaracci miei ora non starei così.
"Ohi Brò! Tutto ok?" Mi chiede Deddy. Ieri, quando ho lasciato Giulia, l'ho chiamato e ci siamo presi una birreria. Gli ho spiegato cosa era successo. Con molta difficoltà. Sentivo un groppo in gola e le lacrime che volevano uscire. Ma ho resistito. Ieri io e il mio orgoglio eravamo una cosa sola.
"Eh! Secondo te?"gli domando ironico.
"Senti zio, secondo me hai preso un abbaglio e non vi siete proprio capiti. Poi lei è alla sua prima esperienza, ci sta che qualcosa possa averle dato fastidio. Comunque se secondo te era la cosa giusta da fare... ma non ti fare problemi se credi invece che forse hai sbagliato e vuoi ritornare sui tuoi passi. Fai quello che senti!" Mi dice in uno slancio di serietà.
"Oggi stai filosofo forte. Comunque l'hai vista oggi?" Gli domando.
"Sì!"
"E parla! Come stava? Che faceva?"
Chiedo curioso.
"Sembra star bene. Stamattina giocava con Chiara a sporcarsi. Ridevano come due bambine. Poi l'ho lasciata in Accademia dove aveva appuntamento con un ragazzo." Mi dice.
"Ah daje meglio così! Daje!" Dico a voce alta mentre dentro sono un vulcano. Come fa a star bene se io sto uno schifo? Come fa a ridere e scherzare se io, solo il pensiero di rientrare e sentire gli altri parlare, inorridisco? Poi come fa ad avere già un appuntamento? Chi è questo? Che vuole? Che dovevano fare? Apro Instagram e vado sul suo profilo. Forse era meglio se non lo avessi fatto. Forse era meglio se non fossi uscito.
C'è un post, e io non voglio vederlo. Ho riconosciuto lo stesso ragazzo dell'altro video. Sento lo stomaco attorcigliarsi. Non posso comunque resistere e lo faccio partire. Lei è bella. Stupenda volteggia tra le braccia di questo ragazzo. Mentre racconta la sua storia. E le note de La Notte di Arisa fanno da sottofondo ad una sofferenza silenziosa.

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