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È venerdì e sono le 21:00 passate. Sono sotto casa, con Sangio. La settimana è volata. Abbiamo una nuova routine. Mi passa a prendere dalla fermata dell'autobus all'uscita di scuola. Abbiamo calcolato che impiega tra i 15 e i 20 minuti per arrivare dalla sua scuola alla mia. Allora per non aspettare faccio quei 2 isolati, che lo liberano anche da un po' di traffico. Andiamo a mangiare nel bar del primo pranzo insieme e intanto studiamo un po'. Lui è bravissimo e non nego che studiare con lui non solo è più piacevole ma è molto più sbrigativo.  Io approfitto per lasciargli dei bigliettini nei libri.

La ragazza seduta di fronte a noi ti sta fissando. Ora le chiedo se vuole fare cambio fidanzato! Hai visto con che figo sta seduta???

Non ho niente da dirti! Volevo solo illuderti di avere un pensiero carino per te! Mi dispiace oggi è andata male!

Hai la testa piegata e un riccio ti cade sulla fronte. Sei sempre bellissimo.

Grazie di essere te. Io in compenso cerco di incasinarti i pensieri mentre studi. Non merito un ringraziamento?

Quando ne trova uno,  in genere a scuola perché glieli infilo nei libri o nei quaderni, mi risponde con un messaggino. In realtà è cominciato come un gioco ma ora è una scusa per sentirci durante la mattinata.

Alle 3 poi andiamo in studio e alle 5 mi accompagna a danza. Mentre ballo,  lui va da Biagio. Sta preparando queste cover che deve registrare e mandare a Fabio per farle approvare. Sta lavorando un sacco. A volte mi capita di trovarlo con il cellulare aperto nelle note che digita frasi veloci. Poi mi guarda e sorride dicendomi che sono una bimba curiosa. Che poi il vero curioso è lui!! Oggi mi è venuto a prendere da danza, ma ero in ritardo. Il monello allora è entrato in accademia e si è fatto indicare la mia aula dove ha assistito alla prova finale di una coreografia. Mi sono accorta della sua presenza solo quando sono uscita dall'aula. Mannaggia. Era anche una coreografia impegnativa sulle note di Sabbia di Ultimo. Che imbarazzo.
Quando poi. Sono uscita l'ho trovato a smanettare di nuovo sul telefono, sulle note. Sta scrivendo un poema.
Mentre sono seduta sul suo parabrezza con le gambe aperte quel tanto per accoglierlo mi chiede mentre mi bacia il collo e me lo succhia dolcemente.
"Domani dormi da me? Sono così triste e solo nel mio letto se tu non sei con me..." e continua a lasciare un scia delicata di baci lungo tutto il mio collo intervallati da qualcuno più profondo e umido. E io tremo sotto di lui. Lui lo sente e mentre mi bacia percepisco le sue labbra aprirsi in un sorriso.
"Quando mi fai così non riuscirei a dirti di no anche volendolo..."gli rispondo con voce sognante. Quello che mi fa provare lui è inimmaginabile.
"Vorresti dirmi di no? Quindi?" Mi  Domanda dandomi un piccolo morso sul collo sempre lì in quel punto in cui mi sta facendo impazzire. Prendo coraggio e gli dico
"Facciamo che te lo faccio capire senza parlare..."
E gli prendo il viso tra le mani e lo bacio con passione, cercando la sua lingua, rincorrendola e attorcigliandola con la mia, succhiando le sue labbra e leccandole. Ma non mi fermo a questo. Porto il mio corpo contro il suo e con la scusa di volerlo baciare meglio lentamente strofino la mia intimità contro la sua, e lo sento. Sento che gli sta piacendo. Allora gli  chiudo le mie gambe dietro il suo sedere e siamo ancora più uniti. Gli passo le mani alla base del collo accarezzandolo dolcemente ma poi nuovamente mi strofino contro di lui.  Lui mette le sue mani sul mio sedere  e non sono più seduta, sono incollata a lui che mi dice
"Oh, Giulia ma che mi hai fatto?"
Mi prende in braccio e mi ritrovo schiacciata contro il muro, lui contro di me con la sua passione. Sento la sua erezione contro la mia intimità e un fuoco mi brucia dentro. Vorrei di più anche se mi fa paura. Ma intanto lo bacio forte e gli tirò un po' i capelli, so che gli piace e che gli fa
perdere il controllo.
"Giulia, mi fai impazzire.."
Poi rallenta comincia a darmi dei baci un po' più casti. Io sorrido perché fa sempre così quando vuole calmare l'eccitazione anche se oggi avrei continuato ancora un po'.
Anche lui sorride sulle mie labbra mentre mi bacia. Forse ha capito che vorrei continuare ad averlo così tra le mie gambe mentre il suo corpo urla quanto desidera il mio.
"Perché ridi?" Mi chiede.
"Tu ridi.." gli rispondo.
"Io rido" e mi bacia ancora e ancora in modo gentile puro. E a me piace in qualunque modo lui decida di farlo.

Note
E sei leggera come una farfalla sembri una bambola
sei la donna perfetta senza difetti
è questo il problema più grande
Io che non riesco a starti distante
e se finirà tutto quanto
Andrò in cerca di amore
qualcuna a cui dire Ti amo
O regalare un fiore
come negli anni 90
Quando non c'era whatsapp scrivevi qualcosa su carta
O lo dicevi in faccia
Dedicami la song più bella
spero che questa ti piaccia
spero che sia all'altezza
Voglio abbracciarti su un letto di rose,
fare l'amore come fossero le ultime volte.
Stringerti forte come fossi sul punto di morte
Baciarti ancora tutta la notte
E svegliarmi il mattino dopo
e averti vicino con la tua voce che canta...

Mando subito quello che ho scritto a Biagio, oggi mi aveva proposto un altro brano anni 70 da rivisitare. Mi è bastato guardare Giulia ballare e ho avuto una folgorazione. Un'illuminazione.
L'ho appena lasciata a casa. Devo farmi una doccia ghiacciata per riprendermi. Ha un effetto su di me che non riesco proprio a controllare. Eppure in passato ho avuto altre ragazze. Sono andato parecchio oltre. Con Margherita abbiamo fatto un sacco di sesso. Soprattutto nell'ultimo periodo, era un modo per distrarla dal fatto che non la amassi più come dovevo. Come volevo. E a lei andava più che bene. Ma non mi ha mai fatto questo effetto con un solo bacio o con una carezza. Poi sarà che un attimo prima sembra una bomba super sexy e un attimo dopo una bimba... mi fa uscire di testa. Quando entro in casa sono completamente soprappensiero. Lei che mi stringe tra le sue gambe e mi accarezza la nuca. Penso solo a questo. Non mi accorgo di Abe che mi chiama finché non mi arriva in testa una pallina di carta stagnola. Mi giro verso di lui.
"Oh ma che sei scemo??? Ti ho chiamato tre volte! Ma a che stai pensando?" Mi chiede.
Rido.
"Pensi di nutrirti d'amore o ceni con me?"
"Nutrirmi d'amore? Ma dai..."
Gli rispondo mentre mi siedo al tavolo in cucina dopo aver afferrato un piatto e delle posate.
"Vuoi forse dirmi che con quel sorriso da ebete che avevi quando sei entrato non stavi pensando a Giulia?"mi chiede senza mezzi termini. In realtà non gli ho detto nulla: mi ha visto rientrare con Giulia domenica ma lunedì mattina quando ci siamo alzati era già uscito.
"Forse mi passava casualmente per la mente..." dico con un sorriso. "Ti annuncio una cosa sola e poi cambiamo argomento, ok?"
"Ok" mi rassicura.
"Cupido mi ha fatto proprio uno scherzo di merda!" E rido come un pazzo! Mi sento un bambino. Mi sento leggero e sono felice. So chi ha reso possibile questo.

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