Capitolo 9

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L'unico giorno in cui Louis si alzava prima di Harry la mattina era quando doveva giocare la partita. Tutti gli altri giorni della settimana, brontolava per la 'stupida cazzo di sveglia' del minore e si riaddormentava.Il sabato era l'eccezione alla regola, perché Harry spegneva la sveglia, si girava, e Louis era gia fuori dal letto impegnato a fare addominali.

"Questo è abbastanza.. eccitante" mormorò il riccio, con la mente ancora troppo annebbiata dal sonno per riuscire a fermarsi. Si strofinò gli occhi e si stiracchiò. "Come cavolo riesci a farlo adesso?"

"Devo- tenermi - sveglio" grugnì il castano.

Harry lo guardò, e notò lo sguardo leggermente sconvolto sul suo viso, nascosto dal rossore e dal sudore che coprivano le sue guance. "Hai almeno dormito ieri?"

"No" dichiarò affaticato. "Ero impegnato - a dar fuori di matto."

"Per il gioco." disse il più giovane, solo per chiarire. Non voleva giudicarlo, ma era un'abitudine a quel punto. Louis prendeva in giro Harry perché faceva i compiti e andava in biblioteca e Harry prendeva in giro Louis per non fare i compiti e concentrarsi solamente sulle partite.

"Non - capiresti, ovviamente." Il liscio lo guardò quando si rimise in piedi. Ma prima che occhi verdi potesse ricambiare lo sguardo, si riabbassò sul pavimento.

"Ovviamente" Harry sogghignò. "Vabbè. Vado a farmi una doccia."

"Non sarò qua quando tornerai"  gli fece sapere il più anziano, ancora sul pavimento.

"Non mi sembra di aver chiesto i tuoi orari." rispose l'altro. Raccolse le sue cose per la doccia e si diresse alla porta. "Non devi informarmi di tutte le volte che te ne vai. Ma ti vedrò alla partita sta sera."

Louis si gelò sul posto, le mani caddero a terra per sorreggersi. "Verrai alla partita?" chiese, dal suo tono non trasparivano emozioni.

Harry fece spallucce "Non ho scelta. Liam continua a insistere e mi ha detto che dovrò andare con lui."

"Giusto" annuì il castano con un'espressione illeggibile.

Harry uscì dalla stanza, ma prima di chiudere la porta dietro di sé, sentì un colpo sordo e guardò indietro vedendo il maggiore che giaceva piatto sul pavimento, con le braccia che gli coprivano la faccia e si lasciò scappare un grugnito esausto e stressato.

Quando il riccio tornò in camera, era nella stessa posizione, solo mezzo addormentato. Harry si morse il labbro inferiore, considerando di lasciarlo lì in quel modo. Non era la sua babysitter, ok? Ma si avvicinò comunque e gli diede un calcio negli stinchi. "Louis" disse. "Mettiti a letto almeno"

Quest'ultimo aprì gli occhi lentamente con le palpebre pesanti. Alzò una mano mentre sbadigliava senza coprirsi la bocca. "Mi aiuti?"

Harry grugnì. Davvero? Allungò la sua mano e fu trascinato a terra. Louis interruppe la caduta con il suo corpo e il riccio finì direttamente su di lui. Non rimase lì a lungo però, perché il maggiore invertì le loro posizioni incastrando Harry contro il pavimento. Fece passare una mano tra i capelli di quest'ultimo, con un ghigno e completamente sveglio. "Sei ancora bagnato."

"Sono appena uscito dalla doccia." rispose il suo compagno di stanza, con la poca aria che gli era rimasta nei polmoni, aggiunse. "Ora spostati. Devo andare in biblioteca. Ho un progetto di gruppo su cui devo lavorare e non posso arrivare in ritardo."

Louis roteò gli occhi. "Non posso fare nulla per persuaderti a non andare?" chiese.

"No" rispose con convinzione. "Ora spostati." Spinse le spalle del maggiore finché il peso del castano scomparve. Inspirò profondamente e si alzò, nello stesso momento in cui Louis prese le sue cose per la doccia e uscì dalla stanza, sbattendo la porta dietro di sè. Cosa cazzo aveva causato quella reazione?

Not Happening - Larry StylinsonWhere stories live. Discover now