Capitolo 8

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"Ci incontreremo ogni lunedì alle 7, ogni mercoledì alle 8, in questa classe" continuò l'insegnante, e Harry si mosse sulla sua sedia, cercando di trovare una posizione più comoda. Accanto a lui, Liam era seduto in modo che potesse guardare la donna che parlava di fronte alle classe, ma non stava ascoltando; Harry lo sapeva. Aveva la sua solita espressione distante di quando era annoiato. "Bisogna pagare 40 dollari per l'iscrizione che serviranno per comprare il materiale che useremo per tutto il corso delle lezioni. Per la lezione inoltre, io farò da supervisore, mentre tre dei miei studenti più bravi vi guideranno attraverso le diverse tecniche che affronteremo nel corso. Se-"

La porta si spalancò, e una testa sputò all'interno, con un'espressione...maliziosa. "Scusi, sono in ritardo" disse "E scusi per l'interruzione."

"Non ti preoccupare, Louis" proferì gentilmente la professoressa, rivolgendogli un sorriso. "Hai giocato bene nell'ultima partita, se posso aggiungere."

Qualcuno mormorò in consenso e Harry si mise fin troppo disprezzo nello sguardo che fissò sul maggiore mentre si camminava velocemente verso il tavolo che il riccio stava condividendo con Liam, Zayn e una ragazza con un piercing al naso e i capelli più lunghi che avesse mai visto. Scivolò sulla sedia accanto al minore con un ghigno e i suoi piedi strisciarono sul pavimento rumorosamente.

"-il pezzo finale sarà a vostra scelta, sarà un pezzo d'arte realizzato applicando una delle tecniche imparate. Il 19 dicembre ci sarà un'asta nello stesso periodo dell'annuale ballo di Natale dello staff, e-"

"Cosa stai facendo qua?" sibilò il più giovane, avvicinandosi al castano,ma mantenendo gli occhi sull'insegnante.

Louis fece spallucce. "Ho penso di poter iniziare un'attività extracurricolare oltre al football" rispose con nonchalance. "Ho controllato e nessuna delle lezioni coincide con gli allenamenti, quindi.." un'altra alzata di spalle, e Harry aveva davvero intenzione di andare nel fondo della stanza dove c'erano i materiali artistici, prendere un pennello e conficcarlo nella cazzo di gola del suo coinquilino.

"Non te ne frega nemmeno un cazzo di questa roba." replicò. "Come l'hai saputo poi?"

"Non sai cosa mi piace e cosa no." ribatté il liscio. "E l'hai menzionato a Liam quando è venuto in stanza."

Lo disse con un ghigno, confermando i sospetti di Harry. Era lì solo per irritarlo. Questa era l'unica cosa che il riccio voleva fare per rilassarsi, lo voleva fare per se stesso, e ovviamente Louis,il fottuto Louis Tomlinson, doveva rovinargliela. Ovviamente cazzo. Ma col cazzo che non ne avrebbero discusso. Avrebbe lasciato perdere per adesso, ma appena sarebbero usciti dalla stanza, Harry l'avrebbe ammazzato. In modo violento. Gli avrebbero dato l'ergastolo ma non gli importava.

Per ora si sforzò di rilassarsi e prestare attenzione. Ma riuscì ad ascoltare a mala pena qualche altra parola della professoressa perché era troppo impegnato a ribollire di rabbia e a cercare di non prestare attenzione a Louis mentre allo stesso tempo notava ogni volta che batteva le palpebre. "-dovete iscrivervi entro mercoledì e dare i 40 dollari. Ci sono solo 30 posti in questa classe, quindi prima mandate l'iscrizione, più avrete la possibilità di partecipare. Domande?"

Un paio di persone alzarono la mano, ma Harry affondò sulla sedia, mettendo il broncio come un bambino. Non riuscì ad evitarlo. E quando dissero di prendere il foglio di iscrizione sulla cattedra prima di uscire, il riccio fu uno dei primi ad arrivare davanti alla classe nonostante fosse seduto vicino al fondo. Prese due fogli e li mise in tasca prima di spingere la porta e uscire nel corridoio.

"Stai bene?" chiese Liam quando uscì dall'aula insieme a Zayn.

Harry annuì bruscamente. "Sto bene."

Not Happening - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora