Capitolo 6

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Liam e Zayn andarono alla partita quel giovedì sera. Harry d'altro canto rimase nella sua stanza. 

Liam era un grande fan degli sport e si rifiutava di perdersi le partite giocate in casa. Zayn come Harry non era un grande fan degli sport, ma era un grande fan di Liam. 

Harry non ci andava mai alle partite. Non ci trovava un senso. In primo luogo, non capiva le regole del gioco. E in secondo luogo, essere seduto su una seggiolina dura e scomoda circondato da persone urlanti non è esattamente la sua idea di divertimento.

In più, aveva del lavoro da fare. E quindi si mise subito a farlo appena la sua stanza fu beatamente vuota e silenziosa, siccome Louis era impegnato sul campo. Doveva finire il compito il prima possibile, perché non avrebbe avuto il tempo di farlo più tardi, non quando aveva già intenzione di uscire.

Cazzo. Aveva davvero intenzione di farlo? Stava davvero per andare a quella stupida festa? Non ci sarebbe stato nessuno come lui lì. Gli invitati erano tutti quelli che Harry evitava per la maggior parte delle volte. Per non menzionare il fatto che Louis sarebbe stato lì, e... Harry avrebbe voluto evitare anche Louis per il resto della sua vita. Questo perché ogni volta che si guardavano Louis gli rivolgeva un sorrisetto compiaciuto, come se sapesse di averlo in pugno. Era odioso.

E quella sera sarebbe stato ancora peggio.

Oramai la tensione nell'aria quando si trovavano da soli era cambiata. Non più come se stessero entrambi aspettando che uno dei due iniziasse a litigare. Adesso c'era solo Harry che aspettava, chiedendosi quando Louis l'avrebbe baciato di nuovo. Anche se gli piaceva pensare che non l'avrebbe lasciato succedere ancora, e che le altre volte aveva commesso l'errore di lasciarglielo fare solo perché era troppo arrabbiato con Louis per pensare razionalmente. Invece, in circostanze normali, quando il suo corpo non sembrava ardere di rabbia, era certo che avrebbe respinto Louis.

Harry scosse la testa, scacciando quei pensieri e cercò di concentrarsi sul suo lavoro, sul libro che doveva leggere per la lezione, appuntandosi le parole chiave che l'avrebbero aiutato a scrivere il saggio. Non gli mancava tanto, ci aveva lavorato tutta la settimana ed aveva quasi finito, infatti prima di subito aveva girato l'ultima pagina concludendo il saggio.

Con un sospiro si allontanò dalla scrivania e andò all'armadio. Non sapeva esattamente perché lo stava facendo, ma si trovò ad usare il gel che Liam gli aveva regalato senza motivo se non che 'non ti puoi sempre nascondere dietro a un cappellino Harry' anche se era esattamente quello che faceva anche Liam stesso.

In prima superiore Harry aveva iniziato a curarsi il ciuffo perché si vedeva figo e a suo agio e fu una cosa che fece fino all'inizio del college quando iniziò ad essere così impegnato con la scuola, i compiti e il suo lavoretto part-time da non avere più tempo per sistemarsi la mattina. Quella sera però si rifece il ciuffo come una volta, cercando di non badare al fatto che si stava impegnando per prepararsi in vista della festa. Si cambiò la felpa sporca e indossò gli occhiali, perché... si. Non ne aveva sempre bisogno, in realtà, la sua vista non era poi così male, ma gli piaceva di come gli dessero l'aria un pò da nerd. Non se ne vergognava.

La loro squadra vinse la partita, come al solito. Loro vincevano sempre. Lo sapeva perché i ragazzi dopo la partita iniziarono a correre su e giù per i corridoi, urlando e festeggiando. L'ora successiva la loro sala comunque era piena, la porta lasciata aperta. Questo era il modo in cui il resto del campus festeggiava, mentre Harry, di solito, si chiudeva in camera e approfittava del fatto che Louis sarebbe stato fuori fino a tardi, sbronzandosi per festeggiare la vittoria.

Ma non quella sera. Quella sera mise un maglione, prese il portafoglio, la sua carta d'identità e un po' di soldi nel caso avrebbe avuto bisogno di prendere un taxi per tornare, e si diresse verso la statua della scuola. Era appena fuori dall'edificio di scienze, l'edificio più vicino alla fine del campus, dove avrebbe dovuto incontrarsi con Niall.

Not Happening - Larry StylinsonWhere stories live. Discover now