Capitolo 7

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"Ragazze vi volete calmare? Siete impazzite? Non è successo niente di eclatante, se mi date il tempo vi racconto" digitai velocemente per poi inviare il messaggio, capivo la curiosità ma sembrava che questa cosa avesse dato alla testa più a loro di a me.

"Un cazzo 'non è successo niente'" ancora Sara, sorrisi per quanto fosse sempre fine e educata "tu dormi con Chiesa e dici che non è successo niente?" mi accigliai non capendo, decisi di registrare un messaggio vocale "Ma cosa avete stamattina? E tu Sara di cosa stai parlando?" risi "Voi state male".

Subito una risposta "Ma sei scema? Instagram non la pensa allo stesso modo".

Caddi in preda all'agitazione, cosa voleva dire? Aprì l'applicazione e tra le stories, in pole position ce n'era una di Federico, cliccai sul cerchietto, strabuzzai gli occhi e per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva, nella foto ero ritratta io impegnata a dormire appoggiata al suo petto, doveva avermela scattata in quel breve lasso di tempo in cui mi ero appisolata; non c'era scritto nulla, aveva solo inserito un'emoji di una faccina addormentata che sbava, trattenni un sorriso e risposi.

"Sei impazzito?" doveva esserlo davvero per pubblicare una foto così, in un certo senso, intima; fossi stata la sua ragazza lo avrei capito ma non sono cose che solitamente si fanno con una persona praticamente sconosciuta. La sua risposta non tardò ad arrivare.

"Eccoti finalmente!"

"Non ho capito il senso di questa foto"

"Dovevo rintracciarti in qualche modo ma non mi hai detto il tuo cognome e così ho pensato che se avessi messo una tua foto, saresti stata tua a contattarmi subito"

Il suo ragionamento filava, decisi di mettere un cuoricino al messaggio per poi ribattere.

"Guarda che Nicolò e Matteo hanno il mio numero, avresti potuto chiederlo a loro"

"E perché a me non lo hai dato? E soprattutto, perché lo hai lasciato a loro?"

Sorrisi per il tono da vittima che assunse in quel messaggio, sembrava quasi infastidito; nel frattempo notai che iniziò a seguire il mio profilo.

"Per poter rimanere in contatto e organizzare qualcosa insieme" aggiunsi l'emoji della linguaccia "Tieni comunque" gli inviai il mio numero e subito mi scrisse su What'sApp, per i contatti non memorizzati, le notifiche erano attive, così lo salvai in rubrica e silenziai anche le sue.

"Finalmente! Dormito bene?"

"Non molto a dire la verità, tu?"

"Non mi posso lamentare anche se, per colpa di qualcuno a caso, sono andato a letto tardi" sorrisi "Lo sai che sbavi quando dormi?"

"Ehi ma non è vero, proprio per niente"

"Si, ti ho fatto una foto proprio perché te ne potessi rendere conto"

"Vaffanculo Chiesa, voglio proprio vedere se tu sbavi o no!"

"Lo vedrai, lo vedrai" aggiunse una faccina buffa e tra una risata e l'altra quel messaggio mi fece uno strano effetto, era come se stesse dando per scontato che lo avrei visto dormire, come se stesse dando per scontato che avremmo dormito insieme prima o poi.

"Cosa combini?"

Risposi inviandogli una foto del mare e ponendo anche a lui la stessa domanda alla quale rispose con una foto in cui teneva un piede sopra al pallone ed un'altra che ritraeva gli spalti di uno stadio, immaginai fosse in campo ad allenarsi.

Passammo la giornata a ritmo di messaggi, non appena aveva una pausa, afferrava il telefono per mandarmi qualche sms anche senza senso.

Mi faceva davvero piacere che avesse così voglia di sentirmi, mi era sempre piaciuto chattare con le persone, chiacchierare di qualsiasi cosa mi passasse per la mente e fantasticare su cosa stesse facendo l'altro interlocutore; se mi fossi trovata bene, avrei potuto anche passare tutta la giornata con il telefono in mano e la chat aperta ed era proprio quello che stava succedendo con Federico.

Ci Credi Tu? - Federico ChiesaWhere stories live. Discover now