La decisione

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Il compito era andato bene per tutte grazie anche all'aiuto di Megan. Kate salutò le ragazze e cno la solita scusa del mal di testa si avviò verso casa;una volta arrivata andò in camera sua e iniziò ad ascoltare musica fino a quando non si addormentò. 

Si svegliò il giorno dopo con un biglietto di sua nonna sul comodino :"non volevo svegliarti,nel forno c'è la torta di mele di ieri sera e sul tavolo i soldi per il pranzo. Nonna".  "bene" pensò Kate "si inizia un'altra gionata". Arrivata a scuola con le altre si sedette al suo banco e la Fitzgerald,quella di letteratura, iniziò a parlare dell'estate e a chiedere quali fossero i progetti dei ragazzi,Kate era come assente,la sua testa vagava da un pensiero all'altro fino a quando non sentì il suo nome "Kate..Kate??"  "Si? mi scusi ero distratta" rispose scusandosi  "l'estate gia vi distrae già eh ragazzi? ahah" scherzò l'insegnante,poi continuò "che cosa farai quest'estate Kate?" Kate spiazzata dalla domanda fece funzioare in fretta il suo cervello e formulando una bugia rispose "oh andrò in campeggio con mia cugina,credo che staremo via tutta l'estate" "interessante" rispose l'insegnante, nessuno ovviamente si accorse che mentì perchè erano tutti presi dalla loro voglia esagerata di sole mare e pomeriggi liberi dallo studio.Quando arrivò  casa Kate trovò sua nonna e le venne una folle meravigliosa idea "nonna? ti volevo parlare di una cosa"  "che cosa?" rispose sua nonna "sai..stavo pensando di andare da qualche parte quest'estate" azzardò Kate,sapeva di essere maggiorenne e che quindi non le sarebbero serviti permessi o deleghe varie,ma aveva sempre cercato l'approvazione di sua nonna anche se con scarsi risultati e anche stavolta fece lo stesso.  "e dove vorresti andare? con chi poi?" disse sua nonna "oh pensavo di fare un viaggio con una mia compagna di scuola..Caroline..tu non la conosci, i suoi hanno una casa al mare e pensavamo di stare li per un pò e poi magari di andare a trovare sua nonna in campagna" improvvisò Kate, "fai come vuoi basta che sei promossa" fu la semplice risposta. 

Il giorno dopo Kate disse alle amiche che sarebbe andata atrovare dei parenti che si trovavano fuori New York e che,con molte probabilità sarebbe stata via tutta l'estate; all'inizio sembravano dispiaciute ma quando venne fuori il discorso dei loro progetti per l'estate,si dimenticarno in fretta di Kate e della sua partenza. 

La scuola finì una settimana dopo e dopo aver fatto passare qualche giorno Kate comincio a preparare un borsone con i suoi vestiti e l'occorente per il viaggio,svuotò il suo salvadanaio che con molta fortuna si era riempito negli ultimi tempi e scese al piano di sotto dve trovò sua nonna "io tra un pò vado. Vado a casa di Caroline e poi andiamo in aereoporto. ti chiamo quando atteriamo" le disse, "va bene"  fu l'unica risposta,ne un "sta attenta" o "divertiti",nulla. Kate prese il suo borsone e uscì di casa.

Prese il pulman fino all'aereoporto e una volta arrivata tirò un lungo sospiro, non cela faceva più , voleva andare via e sparire per tutta l'estate ,al suo ritorno l'aspettava l'ultimo anno di liceo,il diploma e poi sarebbe andata via senza tornare più.

Si fece coraggio e guardò la lunga lista di destinazioni dei voli, si avvicinò al banco delle informazioni e una volta fatto il biglietto si sedette ad aspettare insieme ad altre persone tra cui molti ragazzi felici di un'esate n piena libertà,e Kate pensò perchè non poteva essere come loro e in quel momento più chemai si chiese cosa ci fosse in lei di così tanto sbagliato;trattenne le lacrime e assunse un espressione indifferente mettendosi la musica dell'Ipod a tutto volume e attese che il suo volo venisse chiamato.. Passò circa un'ora quando annunciarono l'apertura del gate e Kate si alzò dirigendosi all'entrata sperando solamente in un periodo migliore, non sapeva com'era il posto dove sarebbe andata ne dove avrebbe passato le notti,magari sotto le stellle o mgari avrebbe trovato qualche lavoretto con tant di alloggio, volevasolo partire. Si sedette al suo posto vicino al  finestrino e  cominciò a pensare  che avrebbe voluto tanto un'estate migliore di quanto non lo fosse stato l'anno trascorso e che magari seil posto dove era diretta le fosse èiaciuto ci sarebbe tornata dopo il diplom. Osservò lo splendido tramonto,che fece diventare i suoi occhi e i suoi capellli come il fuoco,attraverso il finestrino dell'aereo e sperò che ad attenderla al suo atteraggio ci fosse un pò di felicità per una volta.

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