"E coloro che danzavano furono giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica." - Nietzsche.
Fish Mooney risiedeva a un tavolo con alcuni ospiti importanti e Oswald al suo fianco come un cane ammaestrato. Era esilarante come pretendesse da lei di imparare a gestire l'azienda di famiglia, ma la escludesse di continuo dalle riunioni. "Al diavolo!" si sporse verso il bancone degli alcolici, ordinando al barman di prepararle un cosmopolitan.
Dover assistere ai flirt tra la madre e i viscidi clienti del locale le faceva salire il voltastomaco. Non che le importasse davvero della vita sessuale di Fish, ma immaginarla sotto le grinfie di quei cani sbavosi era a dir poco disgustoso. «Giornata difficile, eh?» Le chiese un uomo sulla quarantina, sedendosi accanto a lei con estrema sicurezza. "Non immagini quanto." Borbottò tra sé, ignorando quanto più possibile la presenza invadente che la stava letteralmente spogliando con lo sguardo. «Cosa ci fa una bella ragazza come te da sola? Ti andrebbe di spostarci in un luogo meno affollato? Pagherei una larga somma di denaro per scoprire di cosa é capace quella tua boccucci-» Non fu in grado di terminare la frase per via della lama di un coltello di piccole dimensioni che perforò di netto la mano dell'uomo, facendolo gridare di dolore. "Vattene prima che decida di mettere fine alla tua patetica esistenza."
Odiava la sensazione che le dava il tocco indesiderato di un uomo, riportando a galla dei ricordi spiacevoli. Dahlia sapeva essere spietata a volte, nonostante le persone non facessero altro che sottovalutarla a causa del suo bell'aspetto. Quando tolse l'arma dall'arto dell'uomo, leccò provocatoriamente la punta insanguinata. "Mhh.. davvero delizioso." Disse con una risata quasi maniacale. Non era pazza. Voleva solo spaventare il bastardo e mandare un messaggio al resto dei presenti.
Nessuno sarebbe stato abbastanza folle da rivolgerle la parola per il resto della serata. o almeno così credeva.
«T-Tu sei pazza!» Il vecchio tremò di paura, fuggendo via dalla bellezza dai capelli color ebano. Con gli anni apprese che la pazzia era la chiave di ogni cosa, la porta da aprire per scoprire il nostro vero io. Dahlia non si preoccupò nemmeno di voltarsi per scorgere l'espressione cupa della madre, un misto tra rabbia e orgoglio. Aveva ereditato da Fish diversi tratti caratteriali, pur non essendo sangue del suo sangue. La ventunenne si era mostrata degna della fiducia della donna, ma in cuor suo voleva tenerla al sicuro dalle atrocità di Gotham. Non lo avrebbe ammesso ad alta voce, ma Dahlia stava diventata la sua unica debolezza.
Aidan's POV.
Fu spettatore di una scena raccapricciante a pochi metri da lui. La ragazza che lo aveva invitato poco prima ad entrare aveva appena conficcato un coltello nella mano di un uomo. Un piccolo sorrisetto sbucò sulle sue labbra, alzandosi per raggiungere la donna.
"Sei sua figlia, non è così?"
Le chiese, squadrandola dalla testa ai piedi, mentre sorseggiava il suo whisky. Lo intrigò vedere il luccichio di follia traboccare da quelle pozze scure.
DU LIEST GERADE
Gotham - The Snake Charmer
FanfictionE ciò che sembrava solo l'inizio di una bella storia d'amore, di una giornata trascorsa come le altre a pianificare la vendetta contro i propri nemici era, in realtà, l'inizio della fine. OCxOC