Sospiro e mi alzo, andando ad aprire e trovando Finn davanti a me.
«Finn?»
«Ciao, scusa il disturbo ma ho novità»
Il mio viso si illumina e spalanco subito la porta per farlo entrare.
«Io e il mio team siamo riusciti a capire di che cosa si tratta. Come ti avevo detto è un altro siero in grado di facilitare l'ingresso alla tua mente, ma siamo riusciti a capire che sostanze contiene.
Possiamo creare un antidoto che annulli i suoi effetti»
Spalanco la bocca e d'istinto sorrido davanti alla bella notizia.
«L'unico problema è che ci mancano alcuni ingredienti e ci vorrà un po' di tempo per procurarli»
«Quanto tempo?»
«Non saprei, da ore a giorni»
«Va bene lo stesso. Finn è fantastico!»
Il mio sorriso si allarga e mi avvicino a lui per abbracciarlo.
«Anne sei ancora-»
Riconosco la voce di Steve dietro di noi, così mi stacco da Finn e trovo sia lui che James sulla porta.
«Ragazzi! Finn ha detto che può produrre un antidoto che elimina l'effetto di quello strano siero dell''Hydra!»
Dico con euforia e andando verso di loro.
«Davvero?»
Chiede James al dottore e questo annuisce, così entrambi mi stringono in un abbraccio.

«Ci vorrà un po' di tempo per procurare gli ingredienti ma ne varrà la pena»
Affermo, sciogliendo l'abbraccio.
«È fantastico»
«Già»
Guardo James con un sorriso a trentadue denti, mentre Finn ci si avvicina.
«Bene, vi lascio soli. Ti aggiorno appena trovo tutto»
«Grazie infinite, Finn»
Lui sorride e poi passa tra Steve e James per andarsene.
Tiro un sospiro di sollievo e alterno lo sguardo tra i due davanti a me.
«Volevate dirmi qualcosa?»
«Oh no, volevamo vedere se eri viva»
«Mi ritengo offesa, Rogers»
Ridiamo insieme finché mi accorgo di un gran via vai al piano terra, così mi sporgo dal parapetto per guardare di sotto.
«Wow, e tutta questa gente?»
«Si staranno preparando per la missione»
«Mh»
I due mi affiancano e insieme osserviamo la situazione: c'erano diversi uomini in uniforme che stavano spostando delle scatole forse contenenti armi, altre persone che aprivano dei pacchi con dentro dei fumogeni e altri che semplicemente andavano in giro disordinatamente scrivendo su dei fogli.
Alzo lo sguardo e vedo sull'altro corridoio Stark e Hill che sembrano discutere animatamente, di nuovo.
Di una gomitata ai ragazzi e gli faccio un cenno con il capo in direzione degli uomini.
Star sembra davvero turbato e ad un certo punto indica dalla nostra parte, come se stesse parlando di noi, e volta la testa, trovandoci a fissarlo.

Hill segue il suo sguardo e alla fine entrambi si accorgono che li stavamo osservando, così Edward lo invita a continuare la discussione dentro l'ufficio, lontano dai nostri occhi.
Sospiro, spostandomi dalla ringhiera.
«E ora cosa facciamo?»
Steve ci guarda con uno strano sorriso sul volto e capisco subito che cosa abbia in mente.
«No Steve, non ci alleneremo»
Mi precede James, facendomi ridere.
«Facciamo un giro?»
Propongo io, al che i due annuiscono.
Iniziamo a scendere le scale e mi sento già particolarmente divertita dal vedere tutte quelle persone muoversi nervosamente di qua e di là.
«Ti diverti, eh?»
Mi prende in giro James, come leggendomi nel pensiero.
«Molto»
Camminiamo lentamente nella sala principale, osservando cosa contenevano le grandi scatole che vengono sistemate ordinatamente, forse per ordine di Hill, una accanto all'altra.
Mi avvicino ad una di queste e mi sporgo, trovando dei fucili all'interno.
«Wow, questa roba è seria»
Urla James per sovrastare il mormorio e la confusione.
«Già»
Affermo, tornando a guardarmi intorno.
Nella confusione individuo una figura familiare, Val, che sta dicendo ad un impiegato che cosa fare con la scatola che teneva tra le mani.

«Ragazzi!»
Ci giriamo appena sentiamo qualcuno che ci chiama e Hill appare davanti a noi, seguito da almeno una decina di uomini.
«Dobbiamo discutere gli ultimi dettagli del piano, avete qualche minuto?»
Lo guardo confusa, convinta che ormai era tutto deciso, ma alla fine acconsento, ricordando le parole di Val sul fatto che Edward sta diventando sempre più lunatico.
«Barnes vai con Trevor e gli altri, invece voi due venite con me»
Afferma indicando me e Steve, così prima di separarci do un veloce bacio a stampo a James, che poi si allontana sorridendomi.
Seguiamo i due Hill fino all'ufficio di Edward ed entriamo, seguiti dagli uomini che ha messo con noi nell'operazione.
«Questa è la vostra squadra: Val e poi loro sono Logan, Kevin, Hudson, Chic, Josh, Ethan, Tod e Clarke»
Sorrido in segno di saluto a tutti e ritorno con lo sguardo su Hill, che si siede.
«Ognuno di voi avrà un fumogeno e un fucile, più una pistola di sicurezza. Il piano è questo: vi dividerete per la struttura. Ipotizziamo ci siano 4 stanze, quindi individuate la più grande e lì andranno Steve, Anne, Logan e Josh, poi Val, Kevin e Hudson in un'altra, Chic ed Ethan in un'altra e Clarke e Tod nell'ultima, avete capito?»
Tutti annuiscono con serietà, non facendo domande.
«Io entrerò con voi e vedrò se qualche gruppo è in difficoltà, sarò armato anche io.
Poi piazziamo la bomba e usciamo»
«Tutto chiaro»
«Va bene, ora seguitemi, vi faccio vedere tutte le armi che dovrete prendere, così faremo più in fretta»
Tutti ci alziamo e seguiamo Hill di nuovo al piano terra.

Dopo circa un quarto d'ora, Edward ha finito di spiegare e ormai tutti sono stanchi di sentire piani e strategie, quindi questo ci lascia liberi.
Vedo James arrivare in lontananza e si avvicina subito a me e Steve, forse anche lui aveva finito con il suo gruppo.
«Santo cielo! Non ne posso più con tutte queste spiegazioni»
«A chi lo dici!»
Risponde Steve dandogli una pacca sulla spalla.
James mi allaccia un braccio in vita senza guardarmi, come se gli fosse venuto spontaneo, cosa che mi fa sorridere.
In poco tempo si fa ora di pranzo, quindi ci raduniamo tutti nella mensa, anche se l'agitazione non mi fa mangiare tanto.
«Ehi, mangia. Hai bisogno di forze»
Mi dice James, notando il mio poco appetito.
«Scusa papino»
Lui alza gli occhi al cielo e addenta voracemente il pezzo di pane che aveva davanti a lui.
«Dico davvero, Anne»
Ritorno seria e alla fine mi convinco a mangiare qualcosa, lasciando però le zucchine, che non mi sono mai piaciute.
Dopo circa mezz'ora, io, Steve e James siamo seduti sul mio letto a parlare, come ci fossimo solo noi in questo posto così strano.
«Non è buffo?»
Chiede James di colpo, al che io e Steve lo guardiamo confusi.
«Siamo qui, lontano dall'accampamento dove i nostri compagni magari rischiano la morte..»
«Non ricordarmelo..»
«Si è strano» risponde Steve «Non sembra casa»
«Perché non lo è»
Affermo con convinzione, guardandolo negli occhi.

Il silenzio cala tra di noi, ormai la tensione sta diventando palpabile. Non perché avevamo paura di morire, anzi, al campo era molto peggio. Ma perché qui tutto era nuovo e non sapevamo cosa aspettarci.
«State attenti»
Dico dopo un po' di tempo, sentendo i loro sguardi posarsi su di me.
«Non ho intenzione di perdere nessuno di voi»
«Anche voi»  risponde James «Io me la cavo con Trevor, è un ragazzo in gamba. Voi guardatevi le spalle»
«Divertiti con Teresa»
Lo prendo in giro io, sorridendo.
«E tu con Val»
«Oh, potrei vomitare»
Ci giriamo verso Steve lanciandogli un'occhiataccia,  tanto che lui alza le mani in segno di resa e noi scoppiamo a ridere.
«Ah Steve, cosa ti ha detto Val l'altro giorno?»
Chiedo poi, ricordando che i due si erano fermati a parlare.
«Niente di che, solo che mi stima per tutto quello che mi è successo e voleva conoscermi un po' di più. È davvero simpatico»
Guardo James che ora ha un'espressione quasi schifata, tanto che scoppio a ridere.
«Attento Barnes, stai per essere rimpiazzato»
«No Buck stai tranquillo, sei insostituibile»
Lo consola Steve, al che li guardo con uno sguardo pieno di affetto.

«Bene ragazzi, non vi sto cacciando ma vorrei riposarmi un po' prima di partire»
Affermo alternando lo sguardo tra i due, che subito si alzano.
«Certo, ne approfittiamo anche noi»
«Va bene, a dopo»
Ah... la quiete prima della tempesta.

Falling for you ~ Bucky Barnes Место, где живут истории. Откройте их для себя