Sirius

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Il cuore le batteva all'impazzata, sempre più veloce, il respiro affannato non le riempiva i polmoni, la vista iniziava ad appannarsi, le gambe tremanti cedettero e crollò a terra. Il contatto con il pavimento di marmo la fece rabbrividire.
L'hai ucciso. Dopo tutto ciò che ha fatto per te, l'hai ucciso.
Un'ondata di nausea la pervase al ricordo di cosa era appena accaduto.

                                             * * *

Caos.
Tutto intorno a lei c'era il caos. Dovevano essere passate ore da quando avevano fatto irruzione nell'ufficio misteri per rubare la profezia dalle mani di Potter. Avevano passato l'ultima ora ad inseguire quei maledetti mocciosi in quel labirinto dell'Ufficio Misteri.
Proprio quando Potter stava per consegnarli la profezia, l'Ordine della Fenice era apparso. Gli incantesimi avevano iniziato ad attraversare la stanza, creando un gioco di luci accecante, e facendo esplodere muri e pavimenti.
Bellatrix si era appena liberata di Tonks, che ora giaceva svenuta ai piedi delle scale dalle quali era appena caduta, e stava per rilanciarsi nella mischia quando Sirius l'aveva presa di mira. Un getto di luce rossa l'aveva mancata di pochi centimetri.

Tutto intorno a loro era il caos. Urla, boati, ed esplosioni assordanti rimbombavano nella stanza assordando e disorientando i duellanti.
Bellatrix e Sirius erano entrambi troppo concentrati sul proprio duello, i loro gesti così rapidi che le bacchette non si vedevano, per rendersi conto dell'arrivo di Silente.
Bellatrix aveva lanciato l'ennesimo Stupeficio contro Sirius, che lo aveva evitato accucciandosi all'ultimo minuto. Bellatrix era già pronta a scagliare l'incantesimo successivo quando Sirius aveva iniziato a ridere.
"Suvvia Bella, puoi fare di meglio!"

Era tutto accaduto in un batter d'occhio.
La provocazione di suo cugino le aveva fatto perdere il controllo che fino ad ora era riuscita a mantenere per evitare di uccidere il suo opponente. Per quanto fosse un traditore era pur sempre un Black.
Un altro lampo rosso era uscito dalla sua bacchetta colpendo Sirius dritto al cuore. I suoi occhi si erano spalancati, l'espressione di scherno ancora disegnata sul suo viso.
Era come se il tempo si fosse fermato. Il corpo di Sirius si era curvato ed era affondato all'indietro attraverso l'arco.

Bellatrix vide l'espressione sorpresa e spaventata attraversare la faccia consumata ed un tempo affascinate del cugino mentre veniva inghiottito dall'arco antico. Gli occhi di lui fissi sui suoi.
Ci vollero un paio di secondi prima che Bellatrix realizzasse cosa era appena accaduto. Un urlo scappò dalle sue labbra, mentre si guardava intorno, cercando una via di uscita. Doveva andarsene. Doveva scappare da quel labirinto infernale.

Quando il cruciatus di Potter l'aveva colpita aveva sperato di provare dolore. Il dolore fisico era l'unica cosa in grado di zittire le voci che la stavano facendo impazzire. L'hai ucciso. Dopo tutto ciò che ha fatto per te, l'hai ucciso. Ma il dolore era durato solo per qualche secondo.

                                        * * *

L'hai ucciso. Dopo tutto ciò che ha fatto per te, l'hai ucciso.

Bellatrix alzò lo sguardo e incontrò il suo riflesso nello specchio del bagno in cui era riuscita a trascinarsi. Gli occhi rossi e gonfi, le guance rigate dalle lacrime che continuavano a sgorgare da quei pozzi neri.
Sei un mostro. Un mostro. L'hai ucciso. Dopo tutto ciò che ha fatto per te, l'hai ucciso.
"Smettila, smettila! Non sei reale, non sei reale! Smettila!"
Il rumore di vetri infranti la riportò alla realtà. Aprì gli occhi che non si era resa conto di aver chiuso. Lo specchio era distrutto, il suo pugno destro era teso di fronte a se, un grosso pezzo di vetro infilzato nel palmo mentre le sue nocche erano costellate di frammenti che avevano penetrato la pelle. Grosse gocce di sangue stavano iniziando a imbrattare il lavandino di marmo bianco. Bellatrix afferrò il pezzo di specchio penetrato nel palmo con la mano tremante e lo estrasse. Il sangue aveva iniziato a sgorgare copiosamente dalla ferita.
Per diversi minuti Bellatrix rimase immobile a fissare il sangue che colava sul marmo bianco con sguardo pacifico. Il dolore proveniente dalla ferita un dolce sollievo.

Sei un mostro. Un mostro. L'hai ucciso. Dopo tutto ciò che ha fatto per te, l'hai ucciso.

Il suo respiro si fece nuovamente affannoso, le mani ripresero a tremare e le gambe cedettero nuovamente. Si ritrovò accasciata sul pavimento gelido, nuovi frammenti di vetro penetrati nelle sue gambe.

Sei un mostro. Un mostro. L'hai ucciso. Dopo tutto ciò che ha fatto per te, l'hai ucciso. Mostro. Sei un mostro. Meriti di soffrire. Mostro.

Con mano tremante appoggiò il frammento di vetro estratto dal suo palmo sul suo braccio e iniziò a fare pressione fino a quando la punta non scomparve sotto la pelle per poi farlo scorrere, facendo comparire lunghi e profondi tagli lungo il braccio mentre mormorava "Non volevo, non volevo...Perdonami...Non volevo!" 
Ad ogni nuovo taglio il suo corpo si rilassava sempre di più, il sangue caldo e appiccicoso scorreva lungo i suoi arti fino a raggiungere il pavimento formando delle pozze tutto intorno a lei. "Perdonami" sussurrò un'ultima volta mentre infilava il vetro nella sua pelle prima di crollare a terra esausta.

                                        * * *
"Bellatrix? Bella? Sei qua?" Sirius la stava chiamando. La porta della sua camera si era aperta e nel giro di qualche istante gli occhi grigi del cugino la stavano fissando preoccupati. E quello sguardo era bastato a farla singhiozzare disperatamente. Era anni che accadeva. Si svegliava la mattina priva di ogni forza di volontà, incapace di muoversi dal letto, un angoscia soffocante e le voci dentro la sua testa che le ricordavano quanto fosse sbagliata. Sirius era l'unico a sapere di questi episodi e l'unico in grado di calmarla. "È tutto ok Bella, va tutto bene." Ma i suoi singhiozzi si erano tramutati in urla strazianti, le urla di un'anima ferita. "Bella calmati! Calmati! Respira!" Prima che se ne potesse accorgere Sirius l'aveva presa tra le sue braccia e la stava cullando. "Bellatrix sei bollente, da quando hai la febbre?". Aveva aperto la bocca per rispondere, ma le parole rimanevano bloccate in gola. Lacrime di frustrazione avevano iniziato a rigarle il viso. Sirius aveva continuato a fissarla con sguardo incoraggiante. Sapeva che stava lottando per riuscire a formulare una risposta.
"Bella forse è meglio se chiamo un medico".
Il panico la pervase e riuscì a gridare un "No" strozzato.
Sirius l'aveva guardata combattuto per un attimo e poi aveva annuito dicendo "ti preparo un bagno caldo". L'aveva sollevata e trasportata fino al bagno.
Con un movimento della bacchetta aveva riempito la vasca da bagno per poi aiutarla a spogliarsi.
"Oh Bella..." Il suo sguardo era fisso sul suo ventre ricoperto di profondi tagli. Ce ne dovevano essere circa un centinaio ed alcuni erano infetti. "Bella...devi vedere un medico. Se continui così..." fissò per un attimo il suo corpo ricoperto di cicatrici "...non puoi continuare così. Hai bisogno di aiuto." Poteva sentire le lacrime ricominciare a rigarle il viso e lentamente annuì.

                                          * * *
"Bellatrix?! Bella tu es là?"
Erano passate ore da quando aveva visto Bella durante la battaglia. Si aspettava di trovarla al fianco dell'Oscuro Signore al quartier generale per riportare quanto accaduto, ma quando si era materializzato a Malfoy Manor Bella non era li. Il panico l'aveva pervaso. Nessuno dei presenti l'aveva vista.

"Aaaaaahhh!" L'urlo agghiacciante di Narcissa l'aveva riportato alla realtà.
"Narcissa?! "  Rodolphus strinse la bacchetta e si precipitò al piano inferiore dove Narcissa stava cercando Bella.

Narcissa era carponi di fronte alla porta spalancata di uno dei bagni di servizio intenta a rigettare la cena. "Narcissa cosa..." ma le parole gli morirono in gola. La scena di fronte a lui lo fece rabbrividire.
Il corpo di Bellatrix era accasciato a terra, una pozza di sangue tutto intorno a lei. Frammenti dello specchio conficcati in ogni centimetro del suo corpo, sangue sgorgava da 10 profondi tagli sul suo braccio destro nel quale un grosso ed affilato frammento di specchio era conficcato.

"Bella" riuscì a mormorare mentre osservava la scena sotto shock. I vetri scricchiolavano sotto le sue scarpe mentre si avvicinava al corpo della moglie.
"Narcissa porta qua Severus e di all'Oscuro Signore che l'abbiamo trovata. Non aggiungere altro. Nessuno deve sapere."
Rodolphus si inginocchiò affianco al corpo di Bellatrix e le sollevò la testa. Piccole schegge di vetro le avevano perforato lo zigomo sporgente. Il suo sguardo si spostò sul braccio sanguinante, la mano sinistra ancora stretta attorno al frammento conficcato nel braccio destro.
"Oh Bella...qu'as-tu fais?"

Gli occhi di lei si socchiusero.
"Sirius?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 12, 2021 ⏰

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