42 - Ma non scherzare!

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I giorni successivi furono intensi e febbrili.

La decisione presa cambiò completamente il ritmo delle loro giornate. Adesso avevano uno scopo: verificare la fattibilità del business. Interpretavano quella missione come qualcosa di entusiasmante. Una risoluzione che li portò a cambiar vita. Il rischio, anziché fermarli, diede maggiore propulsione alla loro determinazione.

Entrambi si mossero alla ricerca di persone che potevano essere interessate all'affare. Il loro obiettivo era convincerli della vantaggiosità dell'offerta e della prospettiva di una collaborazione continuativa. Immaginarono un sistema piramidale in cui al vertice c'erano loro e sotto tutti gli altri.

Un po' di diffidenza la trovarono e qualcuno pensò pure alla fregatura, ma loro sapevano essere convincenti. Euforia e ottimismo accompagnavano le loro conversazioni, prevalentemente vis-à-vis e sottovoce. Il linguaggio era fatto di parole precise, accompagnate da gesti, sguardi e prospettive future. La loro comunicazione era suggestiva e persuasiva: «Abbiamo una trattativa in corso e tu potresti essere il nostro punto di forza. Se ti unisci a noi puoi trasformare il tuo hobby preferito in un sistema redditizio a tempo indeterminato, e fare un sacco di soldi. Tutto dipende da te. Adesso ti spiego meglio.»

Molti furono convocati a casa, altri incontrati all'università, in locali o per strada. Per spingere all'acquisto adottarono strategie di marketing. Come un mercato all'ingrosso maggiore era la merce comprata minore il prezzo praticato. Di base proponevano il loro stesso modello di business: «Ne piazzi un po' ai tuoi amici e con quella che ti resta fumi gratis. Provaci. È più facile di quanto pensi». La difficoltà maggiore era convincerli ad anticipare parte della somma necessaria all'acquisto, dato che la stessa doveva essere versata in acconto sul giorno della consegna.

Dato che tra i loro amici e conoscenti c'era parecchia gente che fumava, agganciarli al business fu più facile del previsto. Alessandro e Riccardo ispiravano fiducia, e nessuno si sarebbe mai aspettato un bidone da loro. Sapevano che potevano fidarsi.

Alla fine, quello che pensavano fosse un'impresa impossibile, si trasformò - con sollievo - in un rapido successo.

Stoner fu il prima a passare da venditore ad acquirente. Il prezzo che gli venne proposto fu addirittura inferiore a quello che lui stesso praticava, e di questo ne fu molto felice: «Cioè, mi costa meno che comprarla da mio cugino. Pazzesco».

Non restava che mettersi in contatto con gli amici di giù e informarli della possibilità di giungere quanto prima alla chiusura delle contrattazioni. Questi, a loro volta, ribadirono la loro disponibilità alla "visita" e diedero garanzia che, alla conferma dell'ordine, si sarebbero messi in viaggio.

Tutto stava andando secondo i piani.

Data la convergenza dei vari fattori, Alessandro e Riccardo iniziarono a raccogliere l'anticipo sulla consegna. Allo scopo Riccardo recuperò un vecchio diario in pelle e fece una lista con i nomi dei potenziali clienti. Man mano che loro passavano da casa associava a ogni nome la quantità, il prezzo e la somma versata. Il lavoro di persuasione continuò e alcuni dubbiosi diedero disdetta, ma ciò non li fermò e in pochi giorni raggiunsero la cifra necessaria a saldare il primo carico.

Come ultima cosa Riccardo comprò un bilancino di precisione e un servizio di benvenuto che sapeva i suoi amici avrebbero apprezzato.

Erano pronti per dare il via all'operazione "Grande business".

All'ora di pranzo i ragazzi furono avvisati e questi, a sera, si misero in viaggio.


Adesso la sequenza di eventi doveva seguire un ordine preciso e cadenzato, essere veloce e senza intoppi. Bisognava ricevere e distribuire. I due rianalizzarono ogni cosa e concordarono una scaletta di consegna, fissando gli appuntamenti per il giorno dopo con ogni cliente.


Per evitare potenziali seccature Alessandro lasciò Adele all'oscuro di tutto e con una scusa dormì a casa da solo, anche perché, quando le aveva accennato dell'eventualità di una possibile espansione del business, lei lo aveva fulminato con uno sguardo cattivo e ripreso con un: «Ma non scherzare! Fumare sì, ma senza fare sciocchezze. Mi raccomando!»

Il suo sistema di regole non prevedeva eccezioni. Alessandro aveva accolto la sua reazione come una doccia gelata. Avrebbe preferito essere appoggiato e magari condividere l'entusiasmo con lei, invece, quella replica gli aveva lasciato l'amaro in bocca.

«Cioè, qualche grammo in più, ma probabilmente non se ne farà niente» aveva corretto lui, intuendo che era meglio muoversi nell'ombra. 

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