After Life

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Harry cadde al suolo e mentre i celestiali accorrevano da lui preoccupati, lui entrava in un sorta di limbo. Per meglio dire un corridoio annesso tra il velo e i luoghi celesti. Camminava senza sapere dove andare, attraversava porte e come in un labirinto non ve ne trovava l'uscita. Attraversata una nuova porta un posto meraviglioso e tranquillo apparve ai suoi occhi. C'era verde ovunque, un lago con una cascata. Anime che festeggiavano e parlavano tranquille. Una in particolare però attirò la sua attenzione. Una donna dai capelli biondi e occhi verdi, insieme ad un uomo dai capelli e occhi castani.

"Mamma... Dan" disse con voce tremante

"Asmodeus, sei arrivato finalmente" disse una ragazza coi capelli lunghi castani e un carattere allegro.

"Ella" 

"Sei in ritardo fratellone" disse una bambina

"Trixie, Charlie" con le lacrime mi gettai al collo di mia madre e piansi di gioia

"Il mio bambino... cosa hai dovuto passare" disse anch'essa con le lacrime

"Mi dispiace di non esserci stata per te" pianse

"No, mi hai dato la vita, per me questo basta" dissi sincero

"Chi vuole del puddin?" chiese Dan sorridendo

"Sei fissato eh!" commentò ridacchiando Chloe

"E' buonissimo! In più qui non c'è tuo marito a rubarmelo" disse col broncio facendomi ridere

Passarono così gli anni, in famiglia, a giocare e parlare. A godersi la vita dopo la morte, ma non era per sempre. Asmodeus doveva tornare indietro. Per quanto il tempo passi diversamente sulla Terra lui aveva percepito i cuori dei suoi fratelli. Volevano la guerra per aver distrutto la sua vita, ma non potevano. L'umanità non poteva combattere contro i cieli.

"Sai sarebbe bello se voi poteste tornare" dissi mogio

"Non possiamo, ma staremo sempre qui ad aspettarti" disse Chloe

"Sono immortale proprio come papà, non morirò" disse triste

"Anche tuo padre era immortale, ma quando si è innamorato di me, è diventato vulnerabile e mortale" spiegò con un sorriso

"Davvero?" chiesi speranzoso

"Si, dovevi vedere che scene" disse ridacchiando Dan

"O le sedute... gli dicevo una cosa e la capiva come un'altra. Credo che quello però fosse un dono di famiglia" disse sorridendo divertita Linda

"E se alla mia morte andassi all'inferno?" chiesi preoccupato

"Perchè mai dovresti piccolo" disse sorridendo Charlotte

"Perchè ho fatto cose terribili e perchè l'ho ereditato da papà" dissi preoccupato

"Tesoro" disse Chloe poggiando le mani sulle mie spalle e guardandomi negli occhi

"Non importa, ovunque sarai noi saremo sempre con te. Abbiamo vissuto abbastanza a lungo tra le assurdità angeliche che sappiamo che niente è impossibile" disse sorridendo

"Ora però devi tornare indietro cucciolo. Ti stanno aspettando tutti. Da loro sono passati pochi minuti, ma non puoi farli attendere oltre" mi incitò Dan

"Non voglio andare" dissi con le lacrime

"Non voglio lasciarvi di nuovo" continuai

"Sai cos'è il bello di avere le ali?" chiese Chloe

"Volare?" chiesi di rimando

"Ovunque" disse solo.

Con quelle parole mi feci coraggio, sapendo che un giorno sarei tornato, e oltrepassai la porta.

Quando aprii gli occhi vidi tanti angeli intorno a me che mi guardavano preoccupati. Uno in particolare però catturò la mia attenzione. Era alto, e carismatico, con un sorriso tentatore e il cuore più buono dell'universo.

"Papà" dissi senza parole

"Bentornato" disse sorridendo. Mi alzai e corsi ad abbracciarlo. Tra le sue braccia mi sentii al sicuro, amato e protetto. Era la sensazione più bella del mondo, e non potendo resistere alle troppe emozioni scoppiai in lacrime portandomi dietro anche lui.

"Mi dispiace! Non avrei dovuto abbandonare le ricerche. Non avrei dovuto affogare il lutto nel lavoro. Se fossi stato con te e Dan, sareste entrambi vivi e felici" disse col dolore nella voce

"Sai l'ho incontrato prima... lui non ti biasima ne ti odia. Affatto. Sai gli manchi, gli manca litigare per le cose stupide, i tuoi scherzi elaborati. Gli manchi anche se non lo dirà mai a voce alta" finii ridacchiando

"Mi sono arreso e tu hai sofferto. Come puoi perdonarmi così in fretta" disse spezzando l'abbraccio e guardandomi

"Ho 4500 anni, un paio di esperienze sulla morte e un diavolo come padre. Mi sembra ragionevole no?" disse scherzando

"Sono serio, come?" chiese

"Perchè la mamma, Linda, Dan, Charlotte, Ella, Trixie e Charlie ti conoscono. Ti amano e ti hanno perdonato. Mi hanno raccontato ogni cosa. E come potrei odiare colui che per otto anni non si è mai fermato a riposare pur di trovarci?" chiesi sorridendo

"Non vorrei interrompere, ma abbiamo un piccolo problema" disse Life indicando Severus a bocca aperta

"Mi ero dimenticato fosse qui" disse Harry

"I-Io..." svenne senza aver completato la frase

"Poverino... troppo per le sue orecchie umane" disse scherzando Fate

"Prova tu a essere umano e ritrovarti circondato da angeli, la morte, il diavolo e dio con sua moglie" dissi guardandolo storto

"Non vedo il problema. Basta cancellargli la memoria" disse semplicemente Dio

"Che nessuno lo tocchi!" ringhiai feroce

"Perchè mai. Vuoi che sappia tutto?" chiese un angelo

"Si. Anche se è stato uno stronzo per tutti i miei 3000 anni, non ha mai smesso di proteggermi, e in ogni vita la sacrificava per me. Quindi, se alzerete anche un solo dito contro di lui, farò in modo che soffriate le peggiori pene dell'inferno. Anche se esso sarà uno scherzo al confronto" disse serio

"Bravo il mio bambino!" dissero in coro Death e Lucifer

"Come preferisci" disse Dio facendolo comparire nelle sue stanze

"Dov'è!" dissi furioso

"Nei suoi alloggi. Ha bisogno di riposo" spiegò lui facendomi rilassare.

"E' sinceramente il giorno più strano della mia vita" dissi guardando la schiera di angeli

"Anche il mio. Non avevo mai visto papà scendere sulla Terra" disse Lucifer

"Mio nipote aveva bisogno d'aiuto e io sono partito" disse semplicemente.

"Quindi tuo nipote chiama e arrivi, ma se lo fa tuo figlio no? Senza offesa ma sei un padre terribile" dissi rancoroso

"Non ha tutti i torti caro" disse Madre

"Anche tu? Prima lui, poi sua moglie e ora suo figlio. E' ereditario?" disse sconsolato

"Si! E' ereditario" dissimo in coro io e mio padre

"Passando ad argomenti più importanti. Cosa diamine è successo. Chi ti ha rapito e orchestrato tutto questo" chiese Zacaria confuso

"Posso mostrarvelo? E' più veloce" dissi, e dopo i cenni di assenso tutte le mie memorie vennero mostrate. 

Dire che erano tutti adirati era un eufemismo. I loro cuori e non solo urlavano guerra, persino Dio e Madre fremevano d'odio. Quella era una dichiarazione di guerra verso la Terra. E lui non aveva idea di come fermarla.

God save the Nephilim - Harry potterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora