Non si fermarono nemmeno per un secondo ed Allison sembrava ben decisa a non deludere la sua padrona e quindi di continuare a volare. Susan non disse nulla finché la piogerella non si trasformò in una vera e propria pioggia, anche se ancora piuttosto quieta.

Susan aveva una strana sensazione oltre al fatto che temeva per il Pegaso.

- Sarebbe meglio scendere. -

- Manca poco, non abbiamo fatto ancora neanche metà strada e vorrei raggiungere quella meta il prima possibile! -

- Allison potrebbe essere stanca! -

- I Pegaso possono percorrere molti più chilometri di così! Non è stanca! -

- Il fatto che possa non vuol dire che in questo momento ci riesca! - Ma la voce di Susan venne sovrastata dalla pioggia.

- Thalia, per favore, ho un brutto presentimento! La pioggia si fa più intensa, dobbiamo scendere! -

Tuoni e lampi non si fecero aspettare. Allison continuava a volare ininterrottamente, concentrata sull'andare sempre avanti proprio come la sua Cacciatrice. Fu in quel momento che Susan notò qualcosa seguirle.

Una nuvola verde, che si confondeva tra le nuvole grigie sopra di loro, ma che lei aveva visto perfettamente. E le seguiva.

- Thalia! -

- Cosa?! - Alzò la voce, irritata, girandosi verso Susan.

Quest'ultima le indicò la nube verde sopra la loro testa che compariva e spariva. Non era grande, ma sembrava inquietantemente viva e intenzionata a seguirle. Tentava di nascondersi, ma loro l'avevano vista oramai. Fu in quel momento che Thalia si rese conto del chaos intorno a loro che stava crescendo a dismisura.

- Dobbiamo scendere! - E senza esitare, scese in picchiata. Susan si tenne stretta a Thalia.

Improvvisamente, sentì una voce. I tuoni imperversavano e più imperversavano più la voce diveniva forte e tuonante dentro il suo cervello. Proprio la voce che la spaventò al punto da farla correre via dal Campo Mezzosangue, dicendole che doveva andarsene. Ricordò benissimo le sensazioni orribili che provò quel giorno. Ebbe quasi la sensazione di stare scappando non per volontà sua.

Poi un tuono particolarmente forte spaventò così tanto Allison che Thalia e Susan vennero disarcionate. Caddero e ci avrebbero messo pochi istanti a spiattellarsi contro la strada se non fosse stato perla nube verde che le raccolse in un secondo. La tempesta sparì e come ultimo pensiero prima che il buio inondasse i loro sensi, entrambe temettero che, di quel passo, non sarebbero mai giunte alloro obiettivo.

Quello che non sapevano era che da li a poche ore avrebbero ricevuto una iuto molto speciale e soprattutto davvero inaspettato.

Il sonno di Susan venne tormentato ancora da sogni pieni di volti e luoghi si e no sfuocati. Vedeva il solito castello sull'altissima scogliera, in fiamme. Rumori di spade che si scontravano tra di loro, urla di disperazione e di rabbia.

- Porta via la bambina! - Ordinò un uomo.

- Non farti uccidere! - Rispose una donna.

Il caos. Il caos più totale.

Poi tutto si fermò e il suo sonno ricadde nel buio. Susan sognò ancora di quel luogo e di quelle persone, ma al suo risveglio non avrebbe ricordato quasi nulla.

- Susan, svegliati. Hai dormito fin troppo. -

La voce di Thalia le arrivò forte e chiaro. Susan aprì gli occhi,bsentendo i suoi sensi cominciare a percepire l'ambiente intorno a se. Era distesa su un divanetto. Il soffito era di un bel colore viola. Si mise seduta, notando che si trovava in una specie di studio, sembrava il laboratorio di una strega.

L'Unica Figlia Di Artemide - Il Sigillo Dell'OlimpoWhere stories live. Discover now