26

176 14 13
                                    

SUSAN

La mattina seguente per Susan fu meno calma del solito. Thalia aveva deciso di distruggerla per bene.

- Continua, più forte e più veloce! -

- Ci sto provando! -

- Be', devi provarci di più! -

Thalia era piuttosto severa come insegnante. Si erano svegliate alle cinque ed era un ora e mezza che Susan menava fendenti all'aria. La spada, comunque, non voleva proprio adattarsi a lei. Usava Aster poiché era ancora buio e il sole non era spuntato.

Ma ancora non capiva come funzionassero quelle spade... Aveva capito che Aster si allungava solo grazie alla presenza della luna e Dokos del sole. Eppure Aster era riuscita ad allungarsi anche senza la presenza della luna.

Susan si fermò, riprendendo fiato.

- Che cosa intendevi con l'essere degna delle spade? -

- Qualcuno ti ha detto di fermarti? -

- Dai, rispondimi. Ieri sera non l'hai fatto! -

Thalia sbuffò, smettendo di masticare la sua barretta e ingoiando il boccone con tutta la sua calma.

- Quelle spade sono più vive di me e te. Sono orgogliose. Si allegeriranno quando diventerai una combattente degna di questo nome. -

- Ma se si alleggerissero già da adesso, forse il processo potrebbe velocizzarsi, no? - Rispose giustamente Susan.

Thalia alzò le spalle. Susan roteò gli occhi al cielo e fece rimpicciolire la spada passando il pollice sulla luna incisa nell'elsa.

Raccolsero le loro cose e partirono, raggiungendo l'uscita del bosco in quindici minuti. Forse anche meno. Thalia era molto brava ad orientarsi, non per nulla era una Cacciatrice.

Thalia guardò la mappa, mentre Susan dava qualcosa da mangiare a Allison dato che solo lei non aveva fatto colazione quella mattina.

- Siamo vicino St. Louis, nel Missouri. Siamo ancora piuttosto distanti da Los Angeles. Dovremmo trovare un modo per velocizzare il viaggio. Per adesso siamo fuori strada o almeno abbiamo preso la strada più lunga. Devo essermi distratta in volo, che idiota. Dobbiamo trovare il modo di raggiungere Denver più velocemente e, semmai fosse possibile, addirittura Los Angeles, ma con la nostra fortuna non credo ci capiterà. Allison sta bene? -

- Si, è pronta per volare. -

Entrambe salirono sul dorso di Allison, che era sempre molto tranquilla e obbediente, e finalmente partirono.

Erano parecchio in alto e Susan non si era ancora abituata a tali altitudini. Era bello ma allo stesso tempo incredibilmente spaventoso. La sua felpa, più quella di Thalia, non la riscaldava abbastanza e la cosa più irritante era che Thalia sembrava non soffrire di quegli stessi fastidi.

- Te l'ho detto di prendere anche la mia di felpa! - Urlò Thalia cercando di sovrastare il rumore del vento.

- Guarda che ce l'ho addosso! -

Thalia la mandò a quel paese con un gesto. Che antipatica era quando faceva così! Ma qualche minuto dopo si abbassò di quota e anche se la situazione non cambiò del tutto, Susan si sentì meglio. Volarono per un altra buona mezz'ora. Niente mostri ad attaccarle, niente pericoli.

Per una volta da quando era partita Susan non era stata attaccata da niente e nessuno. Ma ciò che non aveva ancora imparato era di non parlare troppo presto...

La mezz'ora dopo, il chaos venne a prenderle, ma con molta cautela.

Prima cominciò una leggera piogerella. Niente di che, continuarono a volare. Ogni tanto Thalia si abbassava di quota ulteriormente per capire dove fossero e quando aveva appurato di essere sulla buona strada, il viaggio in volo sulla groppa di Allison continuava.

L'Unica Figlia Di Artemide - Il Sigillo Dell'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora