28. Wanna know what's her problem?

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La casa della famiglia Tomlinson era enorme. Louis la odiava. Era una di quelle ville moderne con pareti bianche e mobili effetto marmo, tre piani spaziosi e un esterno con vista, giardino immenso e piscina (con spa, sauna e vasca idromassaggio comprese ovviamente).
C'erano anche dei fottuti camerieri che portavano il cibo nell'enorme sala pranzo che si trovava al primo piano assieme a cucina e salotto.
Al piano di sopra invece c'erano le stanze, quelle adorabili e carine delle sorelle e quella incasinata e completamente diversa rispetto a tutta la casa di Louis (con ogni bagno per ogni singolo di essi, per Dio).
Al terzo piano invece la camera dei genitori e una piscina al coperto (ovviamente).
Per non dimenticare il seminterrato, con una sala giochi e una sala cinema.

Cazzo. La odiava seriamente.
Era troppo spaziosa per i suoi gusti, troppo vuota. L'unico posto che non odiava era la sua stanza, dove si rinchiudeva e si sentiva sempre al sicuro.
Ma ormai non viveva lì da otto anni, e tornarci qualche volta non gli dava fastidio come viverci.
Ognuno di loro aveva già visto la casa (beh, tranne Liam che rimase allibito da ogni singolo e costosissimo oggetto, presentandosi poi anche alla famiglia di Louis come un nuovo amico dei ragazzi, migliore amico di Harry e ragazzo di Zayn).

Ed erano tutti seduti lì a mangiare. Louis vicino ad Harry (perché ormai aveva deciso di voler stare accanto a lui ancora) con di fronte Niall, Zayn e Liam.
I genitori del liscio a capo tavola e le sorelle vicino al fratello.

Félicité non si era ancora svegliata, ma avevano deciso di prendersi una breve pausa dall'ospedale e pranzare tutti insieme.

-Da quando state insieme?- Phoebe e Daisy erano stranamente curiose dalla coppia, e continuavano a fare domande del genere come "Come vi siete conosciuti?", "Com'è stato il vostro primo appuntamento?", "Chi dei due ha chiesto all'altro di stare insieme?".
E a Louis stava esplodendo la testa.

-Poco.- Liam rispose cordialmente e vago, con un sorriso dolce sul viso. Non aveva voglia di spiegare anche i secondi esatti di quanto sia passato.

-Smettetela di importunare Zayn e Liam.- almeno Lottie si trovava ad essere d'accordo con il fratello.

-Comunque, come mai tutti voi qui e Eleanor no? Non porti la tua ragazza con te?- Louis non capirà mai perché Mark si interessasse così tanto alla sua relazione, ma ormai si stava stancando. -Qualche problema con lei?-

Sì, era esausto, quindi decise di fare la più grande cazzata che gli fosse venuta in mente.
Ingoiò l'ultimo boccone della sua carne, poi guardò furioso il padre.
-Sì, vuoi sapere qual è il suo problema?- sorrise, mentre gli altri lo fissavano.

Zayn e Niall avrebbero voluto fermarlo, perché sapevano che qualunque cosa fosse uscita dalla sua bocca, sarebbe stata solo una grande puttanata.

-È che non ha il cazzo.-

Appunto. Avevano perfettamente ragione.

Niall sputò quasi tutta la sua acqua in faccia a Zayn e si stava davvero trattenendo dal non ridere (anche se nel frattempo il pakistano lo stava insultando).
Gli altri lo guardarono in silenzio. L'aveva seriamente detto? Davanti a tutti?
Anche il cameriere che stava lentamente versando un bicchiere di vino al padre era rimasto fermo.

Mark non sapeva cosa dire.
Non era schifato, era solo senza parole per i termini poco fini del figlio.
Johannah avrebbe voluto tappare le orecchie a Phoebe e Daisy, ma ormai era troppo tardi.
Lottie vuole unirsi a Niall e ridere insieme a lui invece.

-Oh andiamo, prima o poi doveva uscire fuori.- fece spallucce.
Sì, doveva dirlo, ma non in quel modo.

-Boo, sul serio...- Jay sospirò, scuotendo la testa in continuazione e chiamandolo con quel soprannome che usava da quando era piccolo. -Potevi dirlo in qualunque modo, e hai scelto questo.-

Strawberries & Cigarettes; Larry StylinsonTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang